talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

25 febbraio 2011

La prima volta che vado dal medico


Oggi sono andato dal medico, è la prima volta che ci vado da quando vivo qua. Da nove anni vivo qui e non ero mai andato dal medico. Ho rotto il ghiaccio, simpatica la mia dottoressa, era il momento, tra l'altro mi ha risolto il problema, ho un'infezione alle vie urinarie (cistite) che ora so cosa vuol dire. Me l'ha chiesto lei se mi bruciava quando andavo al bagno. Eh sì che mi bruciava, ma come ha fatto a indovinare? Mi aveva appena tastato la pancia. Boh. Chissà quante volte ce l'ho avuta in tutti questi anni, senza saperlo, la cistite, perché non è la prima volta che mi brucia quando vado al bagno. Poi mi ha detto che se smetto di fumare magari ingrasso un po' e non è un problema perché sono magro.

Anche se adesso che lo so, quando cammino è come se mi sentissi tutto il tempo la presenza delle vie urinarie, che prima non sapevo nemmeno come si chiamavano. Adesso ci parlo, con le vie urinarie. Mi viene in mente un cunicolo, una specie di tunnel sotterraneo, una galleria di una miniera con tutti i carrellini di carbone che rotolano sui binari fino all'uscita.

Un po' come quando ti fissi su una parte del tuo corpo, come se ce l'avessi sempre presente. Chessò, il cuore quando ti salta un battito, e allora tu stai lì, tutto il tempo in allerta, in attesa che salti un altro battito e ti dici ma allora non batti più. A me con il cuore di solito mi succede quando vado a dormire.

Ogni tanto lo sento che mi salta un battito e poi il problema è che se metti la testa sul cuscino il battito lo senti di brutto. Certe volte mi fisso sul battito e quando sento che c'è uno sbalzo nel ritmo del battito mi prendo una strizza da paura e mi siedo sul letto. Di solito mi viene la tachicardia. E poi, quando sono sul punto di dormire, a volte mi risveglio all'improvviso perché salta un battito. Ma poi di solito, se salta un battito, dopo un po' ne fa due ravvicinati di battiti e recupera quello perso. Amen.

Insomma, era da un po' che volevo scrivere qualcosa, il problema è sempre cosa scrivere, allora stavolta ho detto apro il sistema editoriale che qualcosa salta fuori. Come quando uno ha voglia di farsi una corsetta. Intanto ti metti la tuta ed esci di casa, poi si vedrà quanti chilometri mi faccio di corsa. O no. Se non apro mai il sistema editoriale del blog non scrivo sicuro, allora tanto vale aprire che poi qualcosa arriva.

Sai, il dubbio c'è sempre, il tarlo scava le sue vie urinarie, va giù bello profondo e la domanda arriva sempre: ma non avrò più niente da dire? Ma non sarò più simpatico? Ma non sarò più capace a scrivere? Un po' come uno che si sta preparando per fare la seconda manche di slalom speciale, secondo me lassù al cancelletto prima dello start chissà che paranoie si fa adesso salto il paletto e non arrivo manco giù. Ma intanto giù ci arrivi lo stesso, cambia soltanto il tempo che fai. Certo che se vuoi vincere tocca spigolare di brutto.

Al medico, che poi è una dottoressa, gliel'ho chiesto se per caso questo prurito al sedere che mi viene ogni tanto era una cosa grave, gliel'ho chiesto anche perché lì, in sala d'attesa, c'era tutto un manifesto grosso sui sintomi del tumore al colon, che è un'altra galleria che c'è nella pancia della gente, e lei mi ha detto tutta professionale che no, non è niente di grave e che anzi è molto diffusa negli uomini adulti della mia età. E' un sintomo di nervosismo, e io a dirle sì, hai ragione, ok, ci avevo pensato già prima io, senza di te, è per questo che si dice ti rode il culo. E lei mi ha detto di sì, che è quello lì il rodimento di culo, un sintomo di nervosismo. Diagnosticato.

Rideva, io no, poi mi è venuto in mente l'ispettore del libro "Il lercio" di Welsh, quello che ogni tanto al bar o mentre interrogava qualcuno gli saliva un sudore freddo che gli imbrattava la camicia e correva al bagno e si grattava il culo a sangue per il prurito e alla fine usciva sfiancato con le chiappe squamate, con quella pomata lurida. Che poi sto rodimento non c'entra niente con le emorroidi, che sono un'altra cosa terribile, ce le avevo ma non più, è per questo che molta gente le augura al suo nemico.

Mi piacerebbe andare a sciare, oggi ho visto su internet che un medico di 64 anni è grave dopo una collisione in pista con uno di 21 anni illeso. Che sfiga. Una volta a Limone Piemonte ho centrato uno che stava in fila allo skylift e ho fatto un effetto domino che sono caduti in cinque o sei. Mi sono rialzato, mi sono messo in coda, volevano linciarmi lì sul posto. Gli ho chiesto scusa e gli snowboard non c'erano ancora.

Io gli snowboard li odio. Secondo me gli snowboard dovrebbero andare in piste separate, sono dei pazzi e poi ti tagliano sempre la strada e se ne fregano. Ma penso che ormai ci siano i vigili sulle piste da sci, sono anni che non scio più, l'ultima volta a Livigno mi ero affittato i carving ed era la prima volta che li vedevo ma i Blizzard da uno e novanta chissà che fine hanno fatto laggiù in cantina.

Perché ultimamente le uniche cose che scrivo sono le lettere nelle parole crociate e dopo un po' scrivere dentro i quadratini ti rompi le palle, anche perché mi macchio sempre la mano di inchiostro e poi i rebus non li so fare.

L'altra volta all'aeroporto mi sono comprato il Blocco Enigmistico, il mensile della Settimana Enigmistica, perché la Settimana Enigmistica me l'ero dimenticata a casa. Il Blocco lo apri tipo bloc notes, è una figata e poi i cruciverba sono un po' più facili e ci sono le soluzioni alla fine anche se non le ho sbirciate mai.

Ok, soltanto una volta, avevo scritto "lava" invece di "magma" e non riuscivo a uscire dal tunnel delle vie urinarie. Che poi lì dentro fa anche un po' freddo, sembra una miniera, e la luce è fioca, come in galleria. E con tutto quel carbone in giro esci che sei nero.

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