talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

24 giugno 2012

Balotelli pensaci tu

Stasera c’è Inghilterra-Italia, quarti di finale dell’Europeo. Speriamo bene, intanto è andata meglio del Mondiale di due anni fa e dell’Europeo del 2008 dove non avevamo nemmeno passato il primo turno. Un po’ la partita la sento, quando vince l’Italia fa sempre piacere e quando perde, volente o nolente, un po’ ci rimani male. Non è la stessa cosa della Sampdoria, però se vinciamo sarebbe una figata, anche perché l’ultima volta che siamo andati avanti all’Europeo è stata nel 2000, quando abbiamo perso in finale contro la Francia di sfiga nera, con il golden gol di Trezeguet e il pareggio acciuffato dai francesi al 93esimo con Wiltord. Me lo ricordo bene, l’avevo vista a Piazza Duomo a Milano con Marco.

L’Europeo un suo fascino ce l’ha. La partita con l’Inghilterra poi è un classico che non c’è mai stato negli ultimi anni e quindi, speriamo che sia una bella partita, combattuta, e di fare qualche pera.

Sarebbe bello per una volta vedere l’Italia che impone il suo gioco e non si fa prendere dall’ansia del risultato. Non so se sarà mai possibile, anche contro la Croazia si è vista una squadra che appena è andata in vantaggio si è preoccupata di più di mantenere il risultato invece di chiudere il match cercando il secondo gol. Lo stesso si può dire della partita contro la Spagna. Eravamo andati in vantaggio ma lo abbiamo mantenuto soltanto per quattro minuti, belin, se vinci devi cercare di tenere meglio il risultato. Stasera speriamo bene, se pensi al ct dell’Inghilterra, Roy Hogdson, che è arrivato da due mesi, allora ce la possiamo fare.

L’Inghilterra l’ho vista nel secondo tempo contro la Svezia, era in vantaggio, si è fatta superare, ma poi ha vinto alla grande, con un gol di Wellbeck da cineteca. In quella partita è stato fondamentale Wallcot, entrato dopo il 2 a 1 per la Svezia, una scheggia velocissima, secondo me il più pericoloso degli inglesi. Non so se giocherà stasera, di sicuro gioca Rooney, ma a me fa più paura Wellbeck, non so perché, mi sembra fortissimo.

Ieri e oggi siamo stati in piscina con Pietruzzo, è andata bene, ormai è grande. Stasera viene a vedersi qui la partita Tommaso, mi fa piacere vedermela con qualcuno.

Fa caldo in questi giorni, caldo africano, il prossimo weekend sono molto contento perché andiamo tre giorni a Gaeta al mare e sono curioso di vedere com’è il posto. Andiamo in treno, così non c’è nemmeno la menata della macchina.

Intanto oggi dopo la piscian Pietro è andato a una festa di un amico e nell’ordine ha preso una botta in faccia giocando a ruba bandiera e gli è uscito un litro di sangue dal naso. E poi lo ha punto una vespa, meno male che non c’ero io a controllarlo, magari oggi l’Italia vince.

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09 giugno 2012

Belin ansia playoff

Fra cinque ore c’è la finale di playoff all’Ossola di Varese, Mauri ha chiamato e stava andando lì. Speriamo bene, belin, sono teso come una corda di violino arrugginito. Mi sa che mi devo andare a comprare un pacco nuovo di sigarette, me la vedrò su Sky da solo, ma non sarò certo l’unico a soffrire come un cane stasera. Spero soltanto che non sia una partita come il ritorno contro il Sassuolo perché se no ci lascio altri due o tre anni di vita su quel divano.

Ho letto che mister Iachini non vuole cambiare modulo, almeno all’inizio tiene il trequartista. Forse meglio così, i ragazzi sono abituati a giocare in quella maniera, anche se alla fine del match di andata con l’ingresso di Pellè il Varese ha sofferto i suoi chili e centimetri in attacco. Però i rincalzi ci sono, Soriano c’è e pure Kristicic è tornato dall’under 21 serba, quindi saranno in panchina. Speriamo che tengano e non si facciano fottere dalla tensione e dalla velocità del Varese, che a Marassi ha dimostrato di essere più in palla fisicamente.

Non so che dire, belin è durissima. La cosa che mi è piaciuta di più all’andata di mercoledì è stata la grinta e il fatto di non mollare fino alla fine. Un carattere che spero si vedrà in campo anche stasera, fin dall’inizio. Iachini comunque vada ha fatto grandi cose e la sua impronta nella squadra si vede eccome. Metto le mani avanti, confido in Eder che in contropiede può fare male. Spero che non si chiudano troppo nel bunker perché sarebbe sbagliato affrontare la partita senza cercare di imporre il nostro gioco. Vediamo come va, forza Renan che hai un sinistro al fulmicotone, il nuovo Dunga Renan. E forza Obiang, penso che starà fisicamente meglio di mercoledì, quando ha giocato acciacato. Un bel metronomo di centrocampo, ricorda molto Vieira dei bei tempi.

Dopo un’annata da dimenticare come l’anno scorso siamo tutti qui a soffrire e sperare che la palla giri e anche un po’ di fortuna non guasterebbe, ma ce la dobbiamo giocare fino alla fine. All’andata abbiamo visto che ogni palla inattiva può essere un’occasione favorevole, speriamo di sfruttare le loro magagne difensive e siamo sempre la Sampdoria e non ce lo dobbiamo dimenticare questa sera.

Un imbocca al lupo a Da Costa, lui c’era anche l’anno scorso e che stia sereno, senza regali agli avversari dalla difesa. Ragazzi, in culo alla balena. Ora sto uscendo, vado un po' al parco con Pietruzzo. Belin che ansia sti palyoff.

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03 giugno 2012

Weekend col rutto in via Boiardo

Weekend col rutto in via Boiardo 17. Molta movida in questo inizio giugno, con il termometro che si attesta ormai sopra i 30 gradi. Pietro in gran forma e Samp che arriva in finale di playoff con sofferenze inaudite, che mi hanno tenuto incatenato alla radio con un pacco di sigarette e una boccia di vino trincata quasi in solitaria, perché quelli del Sassuolo ci hanno preso a pallonate. Spero che la finale con il Varese sia un po’ meno pesante per la salute.

Stasera siamo andati nella chiesa di piazza del Popolo. C’era un concerto di musica sacra, cantava la mamma di una compagna di Pietro, per questo siamo andati con i nostri amici e la loro figlioletta, nonché compagnetta di Pietro. Dopo dieci minuti siamo stati costretti ad andarcene dal concerto, peraltro molto bello, perché Pietro aveva nell’ordine urlato nel silenzio della chiesa, biascicato una Fruitella in dolby surround nelle uegie dell'uditorio, parlato a volume da stadio nel silenzio completo della chiesa in attesa della musica, emesso un grugnito tipo maiale castrato e per finire mollato un rutto a decibel oltre la norma in una pausa silenziosa del concerto.

Belin, da panico Pietruzzo, davvero Emil di Lunneberga gli fa un baffo, e dire che va in una scuola privata e che la Giusi ed io anche, nel mio piccolo, tentiamo di trasmettergli un'educazione buona. E' il nostro core business, detto fra noi, ma dopo stasera mi sa che dovremo rivedere le nostre strategie.

Insomma, ce ne siamo dovuti andare per manifesta incapacità a farlo tacere e stare fermo. Punizione, a casa senza pizza con Bianca, sgridata ecc. Pesante fare i genitori, però penso che o fai così oppure veramente il piccolo Pietro diventa una piccola teppa patentata senza passare dal via. Mi spiace molto per lui, ma anche per noi, però davvero non è possibile che si comporti così, senza alcun senso del limite. Certo, poi ti viene in mente che è colpa tua se lui è così, però cosa si fa con uno che ad esempio stamattina al parco con un altro bambino più grande vicino allo scivlo urla “cazzo” ma forte, e non ha nemmeno cinque anni? Io cerco di ragionarci con lui, di parlare con lui e dirgli quello che non si può fare, non posso nemmeno prenderlo a sberle, non sempre comunque. Ma non ci sente. E' davvero un peccato.

Belin, difficile. E dire che prima del concerto eravamo andati a vedere "Men in Black 3" al cinema e si era comportato bene. Non è che non gli stiamo dietro, anzi. Oggi ha giocato al computer, stamattina al parco, poi cinemino e di sera, come dicevo, concerto di musica sacra. Doveva stare zitto dieci minuti, non ci è riuscito o ha deciso che non voleva farlo. E belin, non si può mica. E prima ancora passaggio a Monti, dove ha giocato in piazzetta con l’amichetta. Con breve sosta anche lì in chiesa, si sono intrufolati dentro la chiesa crsitano ortodossa durante la funzione cantata, era pieno di russi, una marea di suore russe che cantavano con il messale in cirillico, che cantavano con il pope che celebrava e il turibolo. Ma lì sono stato abbastanza lesto da portarli fuori al volo per non fare casini strani.

Ieri sera ne vengo da questo playoff da panico per la Samp, è andata di lusso, adesso ci possiamo giocare la finale con il Varese. Non so come andrà a finire, ma devo dire che il Sassuolo è stato un ostacolo davvero ostico. Insomma, è andata bene e speriamo che continui a girarci bene con la fortuna, anche se ho sofferto come un cane in radiocronaca mi sono cremato un pacco di Fortuna Blu e il secondo tempo l'ho finito con la radio sotto il computer e io che giocavo a flipper al pc e stavo diventando matto per la tensione. E' finita al 96esimo, il nostro grande Da Costa è stato il man of the match, ha parato di tutto di più, sembrava Pagliuca dei bei tempi.

Altre cose, ieri mattina ho lavorato. Di pomeriggio siamo andati al museo di Zoologia, una veltronata di gran lusso vicino al Bioparco, con un sacco di scheletri di giraffe e animali di ogni tipo. Molto carino il museo, Veltroni è sempre Veltroni e in queste cose è imbattibile, anche se doveva andare in Africa ma poi è sempre qui anche se compare meno di prima. Pietruzzo ha gradito il museo, peccato che gli facessero male i denti davanti, sono diventati quasi neri dopo la botta di qualche settimana fa in piscina. Poveretto, gli facevano male, l'ho pure portato in braccio attraverso Villa Borghese, 20 chili sulle spalle e oggi la sciatica si fa sentire. Oggi per fortuna il mal di denti gli era passato e domani andrà di nuovo dal dentista, vediamo se dovrà farsi un lavoretto ai nervi. Spero di no, ma la possibilità di ascessi e infezioni c’è e averlo in difficoltà magari in vacanza ad agosto sarebbe peggio. Vediamo.

Stamattina con Pietruzzo abbiamo giocato un po’ a pallone a Piazza Vittorio, si diverte ed è pure abbastanza coordinato, le scarpette ortopediche hanno fatto il loro dovere e ora non cade più ogni due secondi. Poi le giostre, mi sono limitato a cambiare tre euro, di solito in media sono sette euro che volano via. Poi ai giochi e come accennavo prima quel “cazzo” a voce forte e distinta, in mezzo a mamme e papà, che in bocca ad uno che non ha ancora cinque anni per te padre è un pugno nello stomaco. Peccato, Pietruzzo scivola su queste cose che poi alla fine gli creano problemi. Peccato. Speriamo che possa cambiare, per lui dico, anche perché sentire magari in giro che la gente poi dice che lui è irruento e maleducato un po’ mi girano a elica con il mazzo tanto che ci facciamo per stargli dietro io e sua madre. Amen.

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02 giugno 2012

Vigilia di playoff

Domani c’è il ritorno della semifinale dei playoff contro il Sassuolo a Modena e sono qui che ci penso. E’ quasi l’una di notte, sono un po’ teso perché domani ci sono un po’ di giocatori diffidati e non sarà certo una passeggiata. L’andata è finita bene, domani almeno i ragazzi non dovrebbero sentire l’emozione, l’esordio è passato. Speriamo di segnare un gol nel primo tempo. Le partite andata ritorno sono sempre una cosa strana, la prima è come se fosse il primo tempo.

Prima stavo cercando di dormire e non ci riuscivo, pensavo al modulo della Samp, certo che il trequartista sembra roba di altri tempi, però ci sta in una squadra anche oggi. Da quando c’è Iachini non ci sono più le ali, è vero che Eder si allarga spesso, perché è una seconda punta di ruolo. Sarebbe bello che segnasse qualcuno che non è una punta, magari su schema, magari su calcio da fermo, magari di culo o da fuori area. Io punto su Renan, è mancino come me e da fuori tira delle lecche mica da ridere.

La terrazza Martini vista dalla cima della scalinata di Via Nizza è la foto che vorrei mettere sulla copertina del mio libro, quando lo scriverò.

Una pubblicità uguale del Martini c’è anche qui a Roma, la vedi in via Veneto quando arrivi giù per svoltare in via Bissolati. E’ uguale, ogni volta che la vedo ripenso a via Nizza, in cima alla scalinata prima di scendere che ti fermi un attimo a prendere la rincorsa, sembra di stare in cima al trampolino olimpionico dalla piattaforma di dieci metri. Invece ogni volta che sono in via Prenestina non so perché penso a Klose, il bomber della Lazio. Ma forse invece so perché, al semaforo all'incrocio con Cinecittà ci sono sempre i venditori di giornali e quest’inverno Klose era sempre in prima pagina su Tuttosport. Questa mattina all'incrocio c'erano i giocolieri.

Da quando mi hanno trovato la lieve protrusione L3-L4 non posso più dormire a pancia in giù e faccio più fatica ad addormentarmi perché io dormire sulla schiena non ci riesco proprio. Quando mi metto a faccia in su non dormo è matematico, sono un pancia in giù di natura e ora mi devo arrangiare sul fianco e per questo non dormo. Mi tocca mettermi su un fianco, ma cerco in ogni caso di tenere il braccio sinistro piegato sotto il cuscino, ma non è la stessa cosa.

Io quando scrivo non uso mai la parola "infatti" e certe volte è un casino perché ci starebbe bene ma per principio non la uso più. Quando parlo invece la uso. Vedi tu, o così o pomì. Di riffe o di raffe domani sera bisogna buttarla dentro almeno un golletto anche di culo. Ma non penso di vedermela, soffro troppo. All'andata ho giocato al computer, a "Sveglia la scatola 4" con Pietro e mi è passata. Di cabala dovrei fare la stessa cosa domani sera, vediamo come si mettono le cose.

Allora penso alla Samp, ci pensavo anche prima quando non vinceva così spesso e non era il massimo della vita lì sdraiato sul fianco senza dormire perché se sei un pancia in giù resti pancia in giù anche con la sciatica. Allora pensavo a quando eravamo davvero forti. Ma ora invece che siamo ai playoff penso a domani, magari qualche centrocampista la butta dentro. O magari qualche difensore su palla inattiva, prima o poi un bello schema su calcio di punizione potrebbe anche scapparci. Mi piacerebbe, Iachini dice che le situazioni di palla inattiva le cura sempre. Per ora è una cosa che non si è vista nella Samp da quando allena lui. Però, vada come vada, l’allenatore è azzeccato e non è poco dopo i disastri che ci sono capitati negli ultimi due anni.

Certo quando contano i tre punti è tutta un’altra storia, domani sera alle 21.00.

Da un po’ di tempo la sera non riesco più a dormire subito di sera, si vede che sono stressato e ci si mette anche l'L3-L4. L'altro giorno alla festa delle famiglie una mamma alta un metro e ottanta con un figlioletto biondino in braccio diceva che l'L3-L-4 è come il raffreddore, dopo i 40 anni ce l'hanno tutti e che lei in settimana si andava a operare recidiva un'ernia che non la faceva più muovere.

Mi sono un po' consolato, come quelli che guardano i film "disaster movie" e alla fine dicono che tutto sommato le cose potrebbero andare anche peggio nella loro vita. E' per questo che fanno i "disaster movie", così la gente alla fine si rende conto che non è messa così male e che gli potrebbe crollare una parete sulla faccia da un momento all'altro per un maxi meteorite che gli piove in testa e invece sono sempre a posto e si guardano allo specchio per controllare se è davvero così, tutto a posto, tutto a posto. La cosa più assurda però sono i "disaster movie" che sono anche "B movie", quelli dovrebbero davvero abolirli, un po' di tempo fa ce n'era uno con una pioggia di meteoriti con un ragazzo che gli tagliava un braccio una pietra incandescente piovuta dal cielo durante la festa di fine anno del college. Belin, almeno fagli finire la serata e poi sparagli il meteorite addosso, regista dei miei stivali.

Un altro bel panorama di Genova è dall’angolo del terrazzo in via Trento la Lanterna quando non è ancora buio e la luce si è appena accesa.

Quando atterri all’aeroporto di Genova di notte e guardi le luci della città, alla Foce.

La vista dei tetti da spianata Castelletto.

Al Righi, dietro l’arrivo della funicolare, quando guardi giù il porto.

Qui a Roma quando passi in motorino da Ponte Garbaldi l’isola Tiberina ma verso sera e poi se giri la faccia il Tevere e San Pietro.

Il Palatino e lo stadio che è grande come il Circo Massimo e il prato è verdissimo, mi ricorda un po’ quando siamo andati in Messico. Mi piace anche la Cristoforo Colombo quando arrivi verso l'Eur.

Non so come dire, avevo voglia di scrivere un po’, come quelli che prendono la chitarra e strimpellano due note così in libertà, per sgranchirsi le dita. A volte mi viene così, voglia di strimpellarmi il cervello, le cose che mi frullano dentro come un minipigner, ma la maggior parte delle volte poi non scrivo non so perché.

Ma alla fine uno può scrivere così, come quelli che suonano il jazz e dicono che è musica, in effetti il jazz è musica, è quella che ti viene e non la leggi sullo spartito. Improvvisi un po’, per il gusto di sgranchirti le note e suonare, la musica arriva da sé.

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