talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

30 settembre 2013

Rosicchiamento notturno

Volevo dormire ma fa troppo caldo e non ci riesco. Però non voglio aprire la finestra, perché se no sveglio la Giusy che dorme della grossa. E allora mi sono alzato.

Anzi mi sono seduto al computer. La Roma ha vinto 5 a 0 contro il Bologna, doppietta di Gervinho, ce l’ho al fantacalcio ma l’ho messo in panchina. Se Vucinic, che ho messo titolare, non prende il voto – era in panca, ha giocato soltanto 12 minuti, speriamo che non gli diano il voto anche se ha fatto un bel tiro contro il Toro – allora mi subentra Gervinho. Se Gervinho non entra, rosico, perché già l’altra volta non l’ho messo, contro la Samp, e ha fatto gol.

Oggi Pietruzzo ha fatto i compiti di scuola. Li fa una volta alla settimana, la domenica, perché gli altri giorni sta in classe fino alle 16,30 e per fortuna non deve fare nulla quando torna a casa. Ci mancherebbero soltanto i compiti quotidiani.

Bei quaderni ordinati, quelli di Pietruzzo, che mi sembra un bambino molto sveglio. Speriamo bene che la performance scolastica sia buona, senza grossi problemi.

Oggi raccontava del suo compagnuccio, Gaetano, che ha preso dieci stelline a scuola e per questo si è meritato un premio. “Mi sono rosicchiato le mani perché Gaetano si è preso la macchinina, l’unica che c’era in palio”, ha detto Pietruzzo, rosicone come me, talis pater qualis filius. Speriamo che gli passi il rosicchiamento come lo chiama lui, che poi è la classica rosicata del rosicone, che è una brutta bestia.

In effetti ho notato che Pietruzzo è discretamente rosicchione o rosicone in tutto. L’altro giorno l’ho baccato a Indovina chi e dopo tre partite non ha più voluto giocare. Al parco, abbiamo fatto tiri e gol e ogni volta che la buttavo dentro lui diceva che era fuori, e se insistevo che era gol mi tirava dei pugni nel torace. Insomma, si rosicchia le dita Pietruzzo.

Mancini è il nuovo allenatore del Galatasaray, grande Mancio. La Samp è all’ultimo posto con il Sassuolo, belin che brutta storiaccia questo campionato serie A Tim 2013-2014 per noi blucerchiati, sarà un anno di pura sofferenza, non ci voleva.

Il post che ho messo sul "Terzo mese di Marat" ha fatto il record di tutti i tempi di pagine viste sul mio blog. Che figata. Mi sa che ora torno a letto, si è rimesso a piovere, e mi leggo il romanzo di Piazzese. Mi mancano una trentina di pagine. Magari lo finisco. Ho anche capito più o meno che cos'è la peristalsi, Piazzese lo usa sempre questo termine insieme a washingtonie, è il movimento della panza su e giù. Più o meno.

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29 settembre 2013

Un bel Petagna non salva la Samp

Ieri la Samp ha buscato a San Siro contro il Milan, 1 a 0 gol di Birsa, ex di Toro e Genoa. Tiro di sinistro dal limite, incontrastato, che si infila a fil di palo con Da Costa che come spesso gli capita, purtroppo, si butta troppo lentamente. Amen.

Eppure, ieri la Samp mi è piaciuta più di altre volte. A onor del vero è stata anche sfortunata perché nel primo tempo Costa con un colpo di testa a botta sicura su calco d’angolo ha sfiorato il palo ad Abbiati battuto. Un po’ di sfortuna ce l’abbiamo avuta, perché se vai in vantaggio magari la partita si mette su un binario diverso. Ma è un periodo che dice male alla squadra, al di là delle lacune e del livello basso della rosa, per usare un eufemismo.

Ieri non mi sono dispiaciuti in difesa Mustafi e Regini. Tutt’altro che scarsi e meglio di Palombo e Gastaldello, penso che oramai i due veterani della Samp non saranno più riproposti in difesa. Almeno me lo auguro, e quanto meno non tutti e due insieme. Gastaldello in panchina ci può anche stare, visto il grigiore del suo rendimento. Palombo riportato a centrocampo, invece, non ha inciso. Non costruisce ed è molto lento. L'esperienza è un plus se porta qualche vantaggio, altrimenti è meglio puntare su gente che corre, picchia e ce la fa fisicamente.

Krsticic ha sostituito Palombo al quarto d’ora della ripresa e ha giocato molto meglio delle altre volte. Peccato che si è mangiato un gol, lanciato in profondità non ha tirato, eppure ce l’aveva sul sinistro che è il suo piede. Ha tentato un improbabile assist centrale per Petagna, che non si è concretizzato, dilapidando l’unica vera occasione costruita dalla Samp in tutta la partita. In più per frustrazione ha falciato uno del Milan e la prossima Krsticic sarà squalificato. I ragazzi non sono sereni, giocano con il freno a mano tirato, fanno il compitino e si svegliano sempre troppo tardi.

Petagna ha fatto l’esordio, subentrando ad un evanescente Gabbiadini. Per me Petagna è stato un bella sorpresa. Ha un gran fisico, tiene la palla e la difende. Smista e conclude pure in rete. Direi che a questo punto bisognerebbe puntare su di lui, mi ricorda moltissimo Icardi fisicamente, anche se da quello che si è visto ieri sera, tratta il pallone meglio di Maurito.

Gabbiadini non è una prima punta, è troppo leggero, non tiene la palla, non fa salire la squadra. Secondo me dovrebbe giocare seconda punta a sostegno di Petagna, visto che Pozzi per i noti problemi fisici di cui soffre non è possibile metterlo titolare. Petagna tiene la palla, Gabbiadini è troppo leggero per reggere l'attacco.

Appare sempre più grave e incomprensibile la campagna acquisti della Samp di quest’anno. Hanno preso una serie di giocatori che non sono adatti per il 3-5-2 di Delio Rossi, che nelle ultime due partite, contro Roma e Milan, ha dovuto schierare diversi giocatori fuori ruolo. Per fortuna, ha rimesso Regini centrale di difesa, che è il suo ruolo naturale. All’inizio aveva tentato di spostarlo sulla fascia, ma si vedeva che non era a suo agio. Mustafi e Regini devono giocare in difesa, titolari.

Insistere su Wszolek non so quanto sia utile. Il ragazzo non è male, ma ha 21 anni, è appena arrivato dalla Polonia e non so quanto possa reggere la pressione. Ma se gioca lui si vede che non c’è di meglio. Probabilmente pensavano che Eramo fosse già pronto per la serie A, ma non è così. E Gavazzi chi l'aveva mai sentito. Oh, regà, questa è la Serie A Tim, mica il torneo Uisp di Ca' De Rissi.

Ripescare Maresca in questo marasma tattico non sarebbe certo una bestemmia. Visto che giocano tutti, da Barillà a Bjarnason a Soriano, che purtroppo in blucerchiato non riesce a esprimersi per quanto potrebbe, una chance al vecchio Maresca ci starebbe tutta. Che dire, un buon Petagna fa venire al pettine il nodo di una campagna acquisti al risparmio, incentrata sull'equivoco tattico di Gabbiadini, che non è una punta centrale, lo diceva ieri sera anche Luca Marchegiani a Sky durante la telecronaca.

Ma ora bisogna soltanto pedalare e fare punti dal Toro in poi per cercare di risalire la china. Io personalmente non manderei via Delio Rossi. Gli darei almeno le prossime cinque partite per trovare la quadratura del cerchio. E poi a gennaio aprirei un po’ il borsellino perché senza gli ingredienti andiamo avanti a pane e cipolla. Siamo a 17 partite senza vittorie, se si esclude la farsa contro la Juve all'ultima di campionato dell'anno scorso.

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28 settembre 2013

Il terzo mese di Marat

Stamattina non riuscivo a terminare un cruciverba della Settimana Enigmistica. Una delle definizioni era “il terzo mese di Marat”. Io mi ricordavo soltanto brumaio, così ho pensato di cercarlo su Google.

Ho fatto la ricerca, inserendo nello spazio “terzo mese di Marat” e con mia somma sorpresa il primo risultato era un tizio che su Facebook, nel gruppo dedicato alla Settimana Enigmistica, chiedeva alla community qual’era la risposta esatta. Un altro tizio, super esperto, rispondeva. E così l’ho presa da lì la risposta giusta, il terzo mese di Marat è frimaio.

Nel frattempo, sempre vedendo le risposte del maestro dei cruciverba su Facebook, mi sono reso conto che avevo sbagliato altre due definizioni dello stesso schema. Le ho corrette, grazie alla community su Facebook raggiunta con Google. Belin, mi ha fatto impressione questa creazione di link virtuali.

Finito il cruciverba, mentre Pietruzzo giocava sul mio smartphone che riesce a sbloccare con una semplicità digitale disarmante, ho fatto la mia formazione del fantacalcio con il nuovo programma di Fantagazzetta. Bellissimo. Gervinho non l’ho messo in campo, perché danno titolare Ljaic e Vucinic. Ho tolto pure Pirlo, che rischia di stare in panca nel derby perché mettono Pogba e Marchisio titolari, e ho messo Biabiany che domani gioca centravanti per sostituire Amauri, squalificato, che mi ha fatto pareggiare l’ultimo turno totalizzando un bel 3,5 in pagella. Belin, Amauri.

Per il resto, ieri sono andato dal fisioterapista, ho fatto l’ecografia all’inguine, ho uno stiramento degli adduttori, devo fare dieci sedute di tecar e laser. Almeno mi curo un po’.

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24 settembre 2013

Strappo all'inguine

Oggi sono andato dalla mia dottoressa, volevo chiederle cosa ne pensa del mio dolore all’inguine, dopo lo strappo che mi sono procurato tre mesi fa giocando a pallone. Mi ha detto che sono cose lunghe, che l’unico rimedio è rimanere a riposo. Non voleva nemmeno che andassi da uno specialista, dice che costa caro e che alla fine anche la fisioterapia non è che faccia miracoli.

Alla fine ho un po’ insistito e mi ha prescritto una visita dal fisiatra, andrò quindi all'Usi di via Machiavelli mercoledì mattina. Almeno mi visita un medico specialista. Dice la mia dottoressa che la terapia giusta, quella usata dai calciatori per questo tipo di lesioni muscolari, è la tecar. Vedremo se sarà quella che mi faranno fare. Intanto, mi farò fare un preventivo per capire quanto costa. Poi si vedrà.

Quel che è certo è che la mia carriera di calciatore è a un bivio. Lo sapevo già, sono tre mesi che non gioco e ancora adesso certi movimenti bruschi mi procurano delle fitte di dolore. La mia dottoressa, su mia esplicita domanda, mi ha detto che non devo ancora farmi alcun controllo alla prostata né alcun check-up medico particolare. “Hai 42 anni, sei giovane, aspetta almeno fin dopo i 50 anni”, mi ha detto. Oh, io mi fido. Meglio così, non ci tengo a mettere le mie parti basse in mano a qualcuno con i guanti di lattice.

Nel pomeriggio, dopo un pranzo in cui mi sono scofanato i residui della pasta alla norma di ieri – ma ce n’è ancora – Amadis mi ha propinato un pezzo di baccalà che più salato di così si muore. Me l’aveva detto in anticipo che le era venuto un po’ salato, ma belin, era talmente salato che mi sembrava di bermi un bicchiere di acqua di mare greco, oppure un bicchiere preso direttamente da una salina di Capo Verde, quella dove una volta mi ci sono fatto il bagno e galleggiavo che sembravo un palloncino.

Poi, me ne sono andato a prendere Pietro a scuola e già che c’ero l’ho portato alla prima lezione di mini basket. Tutto ok, gran bell’allenamento nel cortile, con una ventina di altri bambini classe 2007. Così, il buon Pietruzzo si sparerà d’ora in poi lunedì e giovedì mini basket con la squadra dell’Esquilino Basket e martedì e venerdì nuoto al Santa Maria. Belin, un soldatino Di Livio ante litteram, me lo merito merito io, Buondì Motta, Buondì mio. E scusa sai ma l’altleta chi lo fa, a colazione a merenda me lo merito merito io, Buondì Motta, Buondì mio.

All’uscita, però, non si è preso il Buondì Motta ma le patatine, che più o meno è lo stesso. Speriamo che non scleri per eccesso di attività sportiva. Per ora, il nuovo regime scolastico sembra che lo abbia digerito bene, anzi, meglio del previsto. L’altra mattina, domenica, ha fatto anche i compiti senza battere ciglio, meglio così.

Fantacalcio, esordio con sconfitta. Ma mercoledì c’è un turno infrasettimanale, vediamo se rosicchio qualche punticino. De Silvestri titolare.

Dulcis in fundo, la news più bella della giornata. Mi sono accorto di aver perso il mazzo di chiavi del motorino. Ho controllato dappertutto, nel borsello non c'era più il portachiavi nero. Il motorino era ancora lì, non me l'hanno fregato. Poi, botta di deretano, ho chiesto a Serena, la portinaia, e l'aveva trovato lei.

Qualcuno nel weekend - l'ultima volta che ho preso il motorino era venerdì sera, quando davanti a Termini una riga di trans e mignotte mi ha dato del gay perché a) non gli ho offerto una sigaretta b) non mi sono fermato per fruire dei loro servigi - ha trovato il portachiavi chissà dove, probabilmente in terra per le scale dell'androne o magari di fronte al portone di casa, sul marciapiede. Mi sarà scivolato dal borsello, e quest'anima pia, che ringrazio di cuore, l'ha messo sopra al neon della portineria, così Serena l'ha preso in carico. Deo gratias, che fortuna per una volta. Un po' di buona sorte ogni tanto ci sta. A caval donato non si guarda in bocca e gira la ruota gira la ruota. La fortuna è cieca e aiuta gli audaci.

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22 settembre 2013

Pranzetto panormita

Oggi è stata una tranquilla domenica panormita, la Roma ha vinto il derby meritatamente. Ce la siamo vista su Sky, con Stefano che era al settimo cielo. Due a zero, gol di Balzaretti e Ljajic su rigore. Poi ho lavato i piatti, erano tanti perché a pranzo ci siamo fatti una mangiata di roba sicula da competizione.

Abbiamo ordinato la qualunque alla pizzeria siciliana che si trova in via Emanuele Filiberto. Mi era venuta voglia di mangiare siculo perché in questi giorni mi sto leggendo uno dei romanzi di Santo Piazzese, un autore che non conoscevo e che davvero mi convince appieno. Un giallista da deca e lode, tutto ambientato a Palermo.

Ci sono descrizioni di panzate palermitane che ti fanno venire l’acquolina in bocca. Ieri sera a letto mi stavo leggendo un po’ di romanzo e la decana di Piazzese ordina sei, dico sei, pani con la meusa, maritati e schietti.

Mi è venuta una voglia di pane con la meusa da paura, peccato che qui non la fa nessuno, anzi ho scoperto che c’è un posto a Roma dove la fanno, ci devo andare.

Per supplire all’assenza del pane con la meusa la Giusy ha pensato di svaligiare la rosticceria di via Emanuele Filiberto, si chiama il Veliero.

Menu: 1) Maxi teglia di anellini alla norma, 2) teglia di panelle, 3) una vagonata di sfincione.

All’una spaccata mi sono presentato per ritirare le vettovaglie e il cuoco palermitano mi ha incartato tutto davanti agli occhi. Facevo il vago e fingevo di ascoltare il giornale radio. Ma era dura mantenere un contegno distaccato. Alla fine, ha incartato tutto, mi ha guardato negli occhi e mi ha chiesto, un po’ allibito e un po’ provocatorio: “E i cannoli?”.

L’ho guardato e mi sono sentito un inetto. Ovvio, se compro una cofanata di roba come quella devo anche pensare al dolce. Vedo le cialde in vetrina, di fianco a pizze multicolor con alici fresche e frutti di mare – robe mai viste – e dico: “Eh già, i cannoli. Ne prendo sei”.

E’ andato di là, li ha riempiti con la ricotta fresca che gli arriva con il camion dalla Sicilia, ci ha messo le scagliette di arancia candita di rito e ho preso tutto. Sessanta euro spesi alla grande, ci stavano tutti, abbiamo fatto una magnata con i fiocchi. Le panelle meravigliose a prima fame, mi ricordano molto la farinata di Genova, anche se la forma quadrangolare e quasi mignon è tutta palermitana.

Pasta alla norma ancora calda, Tina ha fatto il bis, sfincione mangiato a sfizio, favoloso. E i cannoli hanno dato il tocco finale. Ottimo veramente. Non vedo l’ora di tornare a Palermo per farmi un bel pane con la meusa, mi è rimasto lì. You bloody italians, you always talk about food.

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21 settembre 2013

Mamma mia, Samp da panico

Belin, ragazzi, che Samp da panico. Però sta foto di Delio Rossi che esulta dopo il golasso finale è favolosa, l'altra settimana quando Liverani ha fatto la stessa cosa sotto la Nord dopo il gol di Lodi non l'hanno mica cacciato via. E' una sobria esultanza, quella di Rossi, belin, se non gli viene un coccolone in panca quest'anno con la squadra che abbiamo allora vuol dire che è fatto di ghiaccio. Siamo osceni.

Tornando alla partita, che dire, una cosa allucinante. Siamo di una lentezza agghiacciante. Provarli per provarli, ha fatto bene il mister a mettere in campo Gavazzi e Wszolek, nella media dei giocatori di quest'anno non sfigurano. Anzi, devo dire che Gavazzi non mi è dispiaciuto, almeno picchia come un ferraio. E Wszolek, su assist non voluto di Gavazzi, l'aveva pure buttata dentro nel primo tempo, gol annullato ma validissimo.

Certo che quando pareggi per il rotto della cuffia al 90esimo su cappella del portiere Agazzi, dopo il regalo di Curci a Bologna, pareggi all'ultimo minuto e poi ti fai fare una pera assurda su punizione nel tempo di recupero con Krsticic che si toglie dalla barriera e Da Costa che si muove al rallentatore - le punizioni contro quest'anno con lui in porta sono come un rigore - beh, allora sei un babbo.

L'unica cosa buona, almeno ci abbiamo provato fino alla fine, e con un po' di kulovic l'abbiamo sfangata al 48esimo. Altro gollonzo, ma De Silvestri è l'unico che davvero lotta e ci crede e si sbatte come un dannato. D'ora in poi De Silvestri al fantacalcio lo schiererò sempre titolare, è l'unico doriano che ho in rosa quest'anno.

Abbiamo una squadra paurosamente scarsa, di una pochezza che soltanto un mister navigato come Delio Rossi può tentare di tenere in A. Direi che rispolverare Maresca a questo punto è d'uopo. Non possiamo certo permetterci di rinunciare a nessuno in queste condizioni, abbiamo bisogno di tutti. Però, Delio Rossi, dovevi partire con due punte subito, Gabbiadini da solo là davanti fa pena, poveraccio. Non è una prima punta, Gabbiadini. Se vogliamo vincere qualche partita bisogna che giochi Pozzi in mezzo, soprattutto se Eder è fuori causa. Da quando è entrato Pozzi, per quanto sia arruffone e casinista, le cose sono un po' migliorate. Ha fatto l'appoggio a Gabbiadini per il pareggio e fa casino davanti. Speriamo che non si rompa.

Per il resto, abbiamo preso delle rumbe dal Cagliari per tutta la partita. Me lo aspettavo. Un punto d'oro. Grazie Agazzi, che anche sul gol del rocambolesco 2 a 2 ci ha messo del suo. Speriamo che a gennaio prendano un portiere, e in effetti nel frattempo provare Fiorillo o al limite Tozzo non sarebbe certo un'eresia. Il povero Bjarnason è la seconda volta che lo buttano in campo dal primo minuto, è un po' mollo per usare un eufemismo. Ma i giocatori sono discretamente di pasta frolla un po' tutti, il modo in cui ci hanno bucato sul primo gol, triangolo centrale senza nessuna opposizione, è inquietante. Sembrava il traforo del Montebianco. Belle statuine blucerchiate del presepio della Madonna della Guardia.

E' vero anche che, secondo le statistiche, siamo la squadra in serie A che ha subito meno tiri in porta, però siamo riusciti a prendere già 8 gol in quattro partite, una media di due pappine a partita. E poi saremo anche la squadra che tira meno in porta, mai un cross al centro nemmeno se preghi. I due pareggi che abbiamo fatto, entrambi fuori casa perché in casa si pretenderebbe che facessimo noi la partita, sono finiti non a caso 2 a 2. Meno male che c'è De Silvestri, grande De Silvestri. Belin, nella Samp c'è anche uno che si chiama Barillà. Complimenti alla società, avete messo insieme una bella squadretta.

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E oggi si soffre

Cioè, belin, quarta giornata Cagliari Samp, anticipo oggi alle 18,00 a Trieste. Allora, il Cagliari è notoriamente una bestia nera della Samp, tipo l’Avellino e il Catania. L’anno scorso due sconfitte su due, contro il Cagliari, in casa, gol di testa dell’ex mai esploso in blucerchiato, Dessena. E a Cagliari tre o quattro pappine, non ricordo, con tripletta di Ibarbo.

Oggi, speriamo che succeda il miracolo. Almeno un segnale di ripresa, una reazione di orgoglio della squadra. Certo, sarebbe utile fare punti, un pareggino. Perché comunque sia bisogna muovere la classifica.

Ieri sera all’asta del fantacalcio ho preso soltanto un blucerchiato, De Silvestri. Dopo la sbornia dell’anno scorso non ho voluto ripetere l’errore. Delio Rossi ha detto che ci sarà da soffrire. Belin, ce ne eravamo accorti da soli.

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15 settembre 2013

Samp troppo scarsa

Una salvezza tranquilla dicevano. Disfatta della Samp, tre pere dal Genoa e a casa. Nulla da dire, partita senza storia con una constatazione d’obbligo: facciamo pietà. Molto ma molto più scarsi dell’anno scorso, squadra molla e compassata senza la forza di reagire e di proporre un qualche cambio di gioco una volta passati in svantaggio. Davvero un brutto risveglio per tutti. E ora pensare alla salvezza è dura, perché con queste premesse ci sono poche alternative. Samp senza palle, senza ricambi e già nel tunnel alla terza giornata.

I giocatori sono questi e sono scarsi oltre che fragili, di una fragilità disarmante. Non c’è molto altro da dire. Forse è per questo che si limitano al compitino, perché sono consapevoli di quanto sono grammi e cercano di rischiare il meno possibile.

A partire da Da Costa, l’azzardo di tenerlo come titolare è pericoloso. Anzi pericolosissimo. L’altra domenica a Bologna aveva fatto una mega parata su Moscardelli, poi però sul gol che abbiamo subito è stato lento e impacciato. Tiro di Diamanti da lontanissimo e lui in ritardo l’ha messa sui piedi di chi ha segnato, mi sembra fosse proprio Moscardelli, che da due metri ha comodamente insaccato.

Questa sera si è fatto fare la pera da Antonini senza reattività, il secondo gol non è colpa sua, quello di Calaiò. Ma sulla punizione di Lodi l’ha beccato sul suo palo era nettamente in ritardo. Belin, ha segnato Calaiò, ti rendi conto, e Antonini che non giocava a pallone da sei mesi.

Regini improponibile, timido e impacciato, non va sul fondo neanche se lo preghi in tedesco. E sulla copertura di fascia non è il suo ruolo. D’altra parte, lui è un centrale mica un laterale, è l'ennesimo adattato fuori ruolo costretto a fare queste figure perché la società non vuole spendere un soldo per prendere uno di ruolo anche se lo sanno anche i muri che Delio Rossi gioca con il 3-5-2.

E dicevano che Estigarribia è grammo, ok, ora ci becchiamo Regini anche perché altri non ce ne sono. Meglio di lui mille volte Berardi, almeno picchia. Volevano vendere anche lui, ma forse non ce l'hanno fatta. Tutti si sono venduti, quelli decenti. Ma i grammoni sono sempre lì.

Bjarnason appena arrivato buttato in campo dal primo minuto così è stato un errore di Delio Rossi, che tanto ha fatto che poi nel secondo tempo ha messo Soriano ma ormai la frittata era fatta.

Obiang e soprattutto Krsticic molli, lenti, prevedibili, mai una proiezione in avanti, mai un tiro in porta. Mai un assist tanto che Gabbiadini per prendere palla era sempre sulla trequarti. Gabbiadini Eder troppo leggeri davanti, poi stasera non c’è stato nemmeno De Silvestri che veniva giù, tutti bloccati dietro. Non un cross in tutta la partita.

Ritmo paraguaiano, Palombo bella statuina, grinta poca, bisogna metterci un difensore vero dietro. Mai un tiro nello specchio della porta. Belin, Petagna lo prendi e non lo porti nemmeno in panca. Ma dai. Eramo fuori dai convocati e in panca Barillà, ma chi è? Insomma, dati via Romero (non sostituito), Poli (sostituito con Bjarnason tre giorni fa), Icardi (sostituito con Gabbiadini che per quante menate dicano non è forte fisicamente come lo era Maurito). Insomma, tre partite, un punto fatto, sei gol subiti e due gol fatti su due cappelle di Curci. Tiri in porta mai.

Vedi tu, e non abbiamo alternative, dobbiamo giocare con quelli di stasera che sono i meno scarsi della rosa. Non ho parole. L’altra sera ho visto giocare il Palermo, in porta c’è Sorrentino, era praticamente nostro ma alla fine non l’abbiamo preso per questione di soldi. A sto modo si va giù diretti, anche perché il Genoa, diretta concorrente, è nettamente più forte di noi. Il Toro l’ho visto e a noi ci dà dei punti. Il Livorno, oggi doppietta di Paulinho (Garrone, ti fischiano le orecchie?). Forse il Sassuolo è peggio di noi, ma il Verona di certo non lo è. C'è anche il Chievo che mi sembra scarso, ma come noi è dura.

Ma i polacchi che abbiamo preso? A cosa servono, a fare numero in panchina? Ma perché li prendono se poi Delio Rossi non li usa mai? Già eravamo scarsi lo scorso anno, quest’anno siamo da paura. Fanno il compitino, compassati e lenti come la fame. Arrivano sulla trequarti e poi non sanno cosa fare. Penosi.

Troppi azzardi, a partire dal portiere per finire con la punta. Non si fa così il mercato, va bene essere oculati, va bene che non ci vuoi perdere troppi soldi, però belin almeno uno buono lo devi prendere, se no finisce a schifio come stasera. E la rosa questa è, non si scappa. Hai fatto piazza pulita per fare tornare a casa Eramo e Regini, ma ti rendi conto. Non hai speso niente. Manco per Emeghara, e hai venduto anche Munari, ma perché.

La vedo male per la salvezza, peggio dell’anno scorso con Ciro Ferrara, perché allora eravamo matricole ma almeno l’allenatore, costretto dal filotto di sconfitte e dalla marea di infortuni, un Icardi se l’è giocato e ci è andata bene. Delio Rossi l’ho visto bloccato nel suo modulo, tutti ammucchiati a centrocampo, mai un guizzo, un’apertura sulle fasce. Niente, un disastro completo. Petagna in tribuna e Pozzi in campo sul tre a zero. Ma belin, cambia modulo prima, persa per persa almeno cambia modulo e prova qualcosa per superare il centrocampo.

Krsticic la controfigura di quello che era lo scorso anno, personalità zero. E di fronte non c’era il Real Madrid, a sto modo buschiamo con tutte. Che brutto risveglio, certo che se non spendi un euro, vendi i più buoni (Icardi era già venduto a febbraio, Romero lo hai cacciato e Poli appena hai potuto l'hai dato via) e compri Regini, Eramo, Salamon, Wszolek e pensi che Gabbiadini possa tenere da solo l’attacco, allora non ci siamo proprio. Una salvezza tranquilla dicevano.

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Vigilia pre-derby

Ieri era il compleanno di Bianca, sei anni. Tina ha organizzato una festa nel giardino della Casa del Jazz, un posto bellissimo soprattutto perché è aperto al pubblico ma penso che pochi lo sappiano. L’ingresso della Casa del Jazz ha tutta l’aria di un luogo privato, ma in realtà il prato e il parco dietro all’edificio centrale, una ex villa sequestrata ad un boss della banda della Magliana, è aperto al pubblico.

E così ieri pomeriggio ci siamo visti lì, ed è stato molto carino anche perché non c’era nessuno. Sembrava un posto privato prenotato.

Pietrone e gli altri bambini hanno giocato con l’animatrice, tutto molto bucolico e gradevole. Insomma, un gran bel compleanno.

Questa sera c’è il derby Sampdoria-Genoa, spero in una bella partita, sarebbe bello fare tre punti perché alla fine del campionato queste partite, scontri diretti, al di là del fatto che si trattati della stracittadina, contano eccome.

La Samp secondo me non deve lasciare punti per strada, quest’anno il campionato nella seconda fascia è più combattuto dell’anno scorso. Non c’è più un Siena a meno sei punti di penalizzazione, e nemmeno un Pescara che obiettivamente l’anno scorso non era attrezzato per la serie A.

Il Genoa non so decifrarlo come squadra. Sicuramente Gilardino è forte, pure Lodi è un buon giocatore. Il portiere Perin è ondivago, potrebbe fare anche il match della vita contro i blucerchiati. Chissà. Matuzalem è il solito mazzolatore, Kucka è forte e vediamo come va.

La Samp dovrebbe rispolverare Soriano, sarebbe bello per una volta vedergli fare una bella partita, finora non è stato in grado di imporsi ma se Delio Rossi l’ha tenuto ci sarà un perché.

Mauro Icardi ha fatto un signor gol contro la Juve, vederlo segnare per l’Inter lo confesso mi dà un po’ fastidio. Peccato che non abbiamo avuto la forza di tenerlo, è davvero forte. Idem per Poli, che nel Milan ha propiziato il rigore finale per il rocambolesco pareggio del Milan. Poli è diventato davvero forte. Mi fa piacere per lui.

Ieri sera ho visto un pezzo di Torino-Milan, il ritorno di Kakà è stato deludente. Me lo aspettavo. Il Toro mi ha fatto un’ottima impressione, sarà un osso duro, molto più forte dello scorso anno. In particolare ha giocato benissimo Immobile e Cerci in posizione più avanzata e centrale può davvero segnare diversi gol quest’anno.

Il Napoli, in casa contro l’Atalanta, ha faticato molto a portare a casa i tre i punti. Fa piacere vedere che Benitez fa il turn over, dopo anni di titolarissimi di mazzariana memoria. Anche se obiettivamente le seconde linee del Napoli sono molto lontane per qualità dai titolari. Però alla fine la squadra di Benitez ha vinto, oltre tutto mi sembra che il mister spagnolo abbia una discreta dose di fortuna, che non guasta mai.

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12 settembre 2013

Biliardo cinque su cinque

Oggi è una buona giornata, ho appena fatto cinque partite di biliardo e le ho vinte tutte. Non sono uno particolarmente scaramantico, di solito. Però, vincerle tutte così, senza mai rischiare di perdere, mi lascia ben sperare. O meglio, mi sento che la voglio buttare in buca e tutto parte da lì, dalle sensazioni del cervello.

Se sei convinto, se te la senti, allora le possibilità di buttarla dentro aumentano. E’ una questione di sicurezza. Ho fatto un paio di buche alla Pizaaaarrrro! cioè in buca centrale, con angolazioni de paura e anche quando ho preso il palo non mi sono scomposto. Ci può stare, un palo ogni tanto.

Ieri è stato il primo giorno di scuola di Pietro, è andata bene anche se quando sono tornato a casa stava martellando come un forsennato nel suo giochino dell’Ikea, il martello per bambini. Stava facendo un rumore infernale, ovviamente si stava sfogando per la novità della scuola.

Poi si è calmato e mi ha aiutato a cambiare due lampadine fulminate. Era ancora vestito con la camicia e i pantaloni lunghi, si è voluto lui mettere elegante per il primo giorno di scuola.

La scuola mi ha fatto una buona impressione. E’ un vecchio stabile, però tenuto bene. Tipico plesso scolastico, mi ricorda molto la Pascoli e la Diaz. C’è un campo di basket regolamentare in cortile e pure il teatro. Insomma, bene così.

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08 settembre 2013

Spiderman a scuola

Ieri pomeriggio siamo finiti in piscina, ma ormai l’estate volge al termine. Faceva freddino e poi alle sette di sera stava già diventando buio. Oggi in piscina non ci siamo andati. Abbiamo invece fatto una passeggiatina, all’Upim e poi all’Oviesse per vedere se c’erano cartelle e cose di scuola per Pietro, che mercoledì esordisce in prima elementare.

L’assortimento all’Upim era piuttosto limitato. Zainetti dei Gormiti e di Spiderman a 60 euro, che secondo me sono un po’ tanto. La Giusy la pensava come me, dice che va a vedere altrove – dall’ex Melbooks in via Nazionale – per capire se ci sono altre scelte, magari un po’ meno care. Ma ne dubito, il business della scuola non mi sembra tanto a buon mercato. In generale.

Mi ricordo quando andavo a scuola io, il primo giorno di scuola in prima elementare di Lollo, mia madre ci fece una foto sul terrazzo prima di uscire. Ci siamo io e Lollo in piedi, con il grembiulino nero e il colletto bianco, che si chiudeva con uno zip. E due maxi cartelle quadrangolari di pelle colorata in mano. La mia cartella era rossa, con pelo triangolare a metà bioanco e marrone. Quella di Lollo era verde, identica, non ricordo il disegno.

Oggi Pietro ha realizzato che quando io e la Giusy eravamo piccoli non esisteva ancora internet e nemmeno il cellulare. Era stupitissimo e chiedeva come facevamo a parlare con gli altri. Gli abbiamo detto che c’era il telefono fisso, ma non sembrava molto convinto. Gli sfuggiva l’idea e rincarava la dose dicendo che lui già sa usare l’iPad “benissimo” e che ha imparato da solo perché “gli interessava molto”. E’ un nativo digitale a tutti gli effetti.

Sarà per questo che era abbastanza refrattario all’Upim per l’acquisto della cancelleria e dei quadernoni scolastici. La Giusy voleva subito acquistare quadernoni con le righe da prima elementare. Non ricordavo questa finezza, della diversa fattura delle righe e dei quadretti a seconda del livello scolastico dell’alunno. Ma ho visto che ancora oggi ci sono queste cose in circolazione.

Tra le altre cose penso che lui, Pietro, la userà molto meno di noi la cartella. Perché ho sentito che lascerà i libri a scuola il lunedì, per riportarli a casa il venerdì. Durante la settimana i compiti li farà a scuola, meglio così. Nel weekend invece dovrà fare qualche esercizio di verifica a casa.

Mi ricordo che ho avuto diversi tipi di zaino a scuola. Ricordo gli Invicta e mai la tracolla, che mi dava fastidio e che non ho mai usato anche se era il tipo di cartella scolastica più utilizzata a scuola.

Oggi poi siamo andati a mangiare, benissimo, da Tina un tipo di pasta abruzzese, con i funghi, molto ma molto buona. Poi mentre Tina e Giusy con i bambini sono andati a farsi un giro me ne sono andato a Colle Oppio e ho finito di leggermi il giornale. Amen.

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07 settembre 2013

Fiore di cactus da deca e lode

Siamo rientrati a Roma dopo le vacanze siciliane. La coda estiva di settembre non molla, con giornate di caldo. Oggi penso che andremo in piscina con Pietro. Viene Chiara per il brunch, poi si vedrà il da farsi. La Giusy è concentrata sulla casa e potrebbe cominciare a fare qualche giretto esplorativo per librerie, mobili, piastrelle ecc.

Questo weekend c’è pausa di campionato, ieri sera la nazionale ha vinto uno a zero con la Bulgaria, gol di Gilardino.

Io e Giusy ci siamo visti “Fiore di cactus”, una commedia bellissima, con Walter Matthau, Ingrid Bergman e Goldie Hawn. Ci siamo fatti grasse risate a vedere le smorfie e l’andatura dinoccolata di un Walter Matthau fantastico, questo film è un evergreen imperdibile.

Film così divertenti non so se li fanno ancora. Boh, non ne ho idea, però mi rendo conto che anche altri film e sceneggiati di un tempo, magari degli anni ’70, hanno uno spessore, una statura completamente diversi da quello che passa oggi il convento delle fiction e dei film in generale.

Ad esempio, stiamo vedendo a puntate (sono quattro in tutto) uno sceneggiato del 1975, si intitola “La baronessa di Carini”, con Adolfo Celi nel cast. E’ fantastico anche quello, rispetto a quello che passa oggi il convento, che io personalmente non ho il coraggio di guardare. Mi riferisco a tutto il baraccone delle fiction, dei Carabinieri e delle mini serie che propina la Rai.

Ogni tanto mi guardo qualche telefilim “Crime” sui canali Sky, ad esempio Crime Scene Invetigation nelle diverse declinazioni, New York e Miami con Orazio che è il mio preferito. Si lasciano guardare e sono puro entertainment, hanno una certa qualità. Ma sono casi rari.

Quest’estate, al cinema all’aperto di Scoglitti, abbiamo visto “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, mi è piaciuto moltissimo il personaggio di Jep Gambardella, il film è andato oltre le mie aspettative. Davvero bello. Super Ferilli, ottima performance la sua, complimenti.

Lo scorso weekend siamo andati a Eataly, all’Ostiense, un’altra bellissima sorpresa sotto il cielo della Capitale, una location che non ti aspetti e offerta di grande varietà. Ci tornerò presto per provare il pesce.

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