talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

21 febbraio 2015

Weekend libero

Oggi è sabato, sono solo a Roma da qualche giorno. La famiglia è in Sicilia e io me la godo. Questi giorni Amadis mi ha lasciato un sacco di cose buone da mangiare: fegato, trippa, torta di mele. Ho un pesce pronto in frigo, non so se è un trancio di salmone, ma oggi ho saltato perché sono andato al ristorante. Bella vita senza la famiglia.

Mi ha chiamato Stefano e mi ha portato a mangiare dallo zozzone, a Fiumicino. Tina sta lavorando alla sede della American Express, lì vicino alla fiera. E allora oggi con Stefano e Bianca l’abbiamo raggiunta e siamo andati da Graziella. Questo ristorante verso Fiumicino un po’ kitsch, con le statue di marmo dentro e le tende verdi, ma si mangia bene. Mi sono fatto un bisteccone con patatine fritte e cicoria e poi tiramisù buonissimo.

Oggi piove, però questa mattina sono riuscito anche a farmi un bel giro in bici alla Caffarella. Ottimo e abbondante. Domani se il tempo tiene minimamente ci torno. Che figata.

Diciamo che io non sono uno che ha delle pretese clamorose, una bella magnata, un bel giretto in bici – però mi devo procurare un casco – e poi al ritorno mi sono fatto una sessione di Super Mario Kart 7 della Wii, fighissimo. Una sessione di un’ora abbondante, con il volante e tutto. Sono anche riuscito ad arrivare quinto alla pista arcobaleno, quella nello spazio profondo, che è difficilissima.

Adesso così, per ammazzare il tempo in attesa del derby della Lanterna – ahimé, mi tocca guardarlo – sto aggiornando un po’ il mio blog, che langue. Il mio blog da quando ho bloccato lo spam è precipitato come pagine viste. Ma almeno non sono più preda dello spam a chilate che mi intasava il sito.

Stamattina sono riuscito anche a raparmi i capelli e la barba che quando superano il livello di guardia sono davvero poco gestibili. La pelata avanza, sono in attesa del momento in cui si vedrà con tutta evidenza. Sono anche un po’ curioso di vedere che effetto farà. Diciamo che con i capelli tenuti sempre corti non si dovrebbe notare più di tanto.

Stamattina sono stato alla Posta a pagare una bordata di bollette, mi sono comprato il giornale, ovviamente La Stampa, ma per ora non l’ho aperto. Me lo tengo per dopo. Dopo la bici ho fatto un po’ di stretching.

Da dopo le vacanze di Natale sto tenendo la cintura dei pantaloni al terzo buco, più larga dopo le bordate caloriche delle vacanze, però adesso mi sono nettamente larghi i pantaloni, dovrei rimettere il quarto bottone, ho i calzoni che mi cadono. Però non so perché continuo a tenere il terzo bottone.

Oggi in bici mi sentivo la schiena fredda perché con il terzo buco della cintura mi calavano i jeans in bici. Quando sono arrivato all’altezza della Fao oggi ho notato che il traffico era deviato verso il Colosseo, stavano girando le scene di un inseguimento di James Bond. Così al ritorno dalla Caffarella ho fatto il giro dall’Alberone e da San Giovanni.

Chissà stasera come andrà il derby, ma guarda un po’ che ci siamo arrivati a pari punti, avevamo fatto un girone d’andata bellissimo, adesso siamo tornati in un discreto limbo di mediocrità purtroppo. Io personalmente spero molto che si metta in carreggiata Muriel, mi sembra un ottimo acquisto anche in prospettiva. Invece, gli altri giocatori della vecchia guardia mi sembrano un po’ spompati, si vede che per arrivare dove sono hanno fatto un grosso sforzo psicofisico.

Eto’o vediamo come va, io spero che Mihajlovic lo usi in maniera oculata, magari a partita in corso. Sarebbe bello se diventasse uno dei quei giocatori di lusso, una ruota di scorta di lusso ma determinante quando entra. Sarebbe questo il suo ruolo, secondo me. Non credo che abbia più i 90 minuti nelle gambe. Però non si può mai sapere.

Per il resto, mi piacerebbe passare una settimana a non fare nulla. Soltanto scrivere ogni tanto, anzi spesso, tutte le volte che voglio, sul mio blog. Però non è possibile e nei prossimi sei mesi dovrò tarellare come un asinello in salita. L’idea non mi fa impazzire però non ho grosse alternative. Meglio fare un passino alla volta, senza pensare a tutto il percorso che c’è davanti se no mi viene l’ansia.

Sto fumando un tot in questo periodo. Oggi mi sono messo la mia felpa bicolor della Lacoste. E’ molto bella, ha le tasche con la zip e la cerniera. L’unica cosa che non mi piace tanto è la scritta Lacoste gigante sulla schiena. Belin, si era capito che è Lacoste, c’è già il coccodrillo davanti! Però mi piace mettermela, mi dà un senso di weekend.

Oggi il cameriere del ristorante da Graziella mi chiamava giovanotto, mi faceva sorridere, erano anni che non mi chiamavano più così. Ormai sono un uomo bello e fatto, quasi un vecchietto per molti, però chissà perché ma mi sembra di essere sempre uguale, almeno nella testa. Magari non è così, anzi non è così sicuramente perché comunque il tempo passa e non lascia solo la pelata e i capelli grigi.

Per esempio, uno dovrebbe saperlo ormai che se ti fai venire l’ansia non è che le cose cambino.

Oggi al ritorno dal ristorante ero fuori dal portone di casa, mi sono acceso una Fortuna, ho chiamato Maria e mentre parlavo al telefonino ho visto un tizio che aveva rubato uno zaino e stava telando via ma è stato bloccato da un altro. Poi sono arrivati molto rapidamente i carabinieri. Lo hanno portato via.

Mentre arrivavano a passo spedito, erano in due, stavo raccontando la scena a Maria al telefono e ho temuto che uno dei carabinieri si prendesse una salaccata per terra. Stava mezzo corricchiando per fare veloce, ma aveva addosso delle scarpe con la suola di cuoio e con il bagnaticcio l’ho visto scivolicchiare un po’ davanti al call center dei bangla. Per fortuna è riuscito a non cadere e poi ho chiuso la telefonata.

Comunque, in Europa League ci vanno la quarta e la quinta classificata. Adesso la Samp è fuori, perché è sesta a pari punti con il Genoa. Davanti ci sono Fiorentina e Lazio. Se riuscissimo a trovare un assetto di gioco durevole potremmo ancora dire la nostra. Punti in palio ce ne sono ancora tanti.

Sono le 20.03 mi piace questa mini-maratona blogger che ho tirato su in attesa del derby. Non ho fame al momento, dopo il bisteccone di oggi. Quindi posso scrivere ancora. Che lusso, non ho quasi mai tempo di sedermi a pestare un po’ sulla tastiera senza costrutto.

E’ proprio vero che non fare nulla di impegnativo a volte è necessario per liberarsi un po’ la mente.

Ora sto battendo piano sulla tastiera, sto attento a non fare refusi. Però, con la sinistra riesco a battere sui tasti soltanto con l’indice. Con la destra no, uso anche il medio. E tu?

La mia bici Olmo da mountain bike è sempre molto valida. E’ davvero una soddisfazione tirarla fuori dalla rimessa delle bici e farmi un bel giro. Oggi l’unica cosa al ritorno ero bello bollito. Adesso però ho tutti i muscoli un po’ indolenziti ed è una sensazione bellissima perché so che dipende dal fatto che oggi mi sono fatto un bel giro alla Caffarella. C’è sempre una bella aria alla Caffarella, oggi c’erano le nuvole basse, si vedevano gli aerei che si mettono in assetto di atterraggio in vista di Ciampino. Domani se non piovesse me ne andrei direttamente a Ciampino sull’Appia Antica. Ma non so se il tempo reggerà. Vediamo.

Ora metto dentro il pezzo così lo liscio per bene con l’editing.

Comunque da un po’ di tempo tutti i weekend piove, mentre in settimana, soprattutto al lunedì, c’è un sole che spacca. Assurdo tempismo alla rovescia.

La Aston Martin di James Bond è fighissima. Di solito quando mi metto a bloggare dura molto meno perché subentra sempre qualcosa di utile da fare. Oggi no, che bello.

Ho pure trovato, dopo accurata ricerca, l’ingresso del ristorante Da Graziella, sulla Portuenese verso Fiumicino. Bello, il pozzo e tutto. Molto buono.

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08 febbraio 2015

Spremuta e altre cose

Da qualche tempo ogni mattina mi faccio una spremuta di arance e mi piace tantissimo. E’ un piccolo momento di grande soddisfazione quotidiana. Lo spremiagrumi elettrico l’ho letteralmente resuscitato dall’armadio dove languiva. Sono molto soddisfatto di questa operazione.

La spremuta fa bene perché è piena di vitamina C, a me poi piace anche la polpa che resta dopo la spremitura, che aggiungo nel bicchiere e che dà una sensazione di solidità alla spremuta.

Di solito aggiungo anche un cucchiaino di zucchero. Io la spremuta me la sono sempre fatta, anche se di solito negli ultimi tempi la prendevo quasi sempre soltanto al bar. Chissà perché, forse per pigrizia, non mi mettevo a farmela a casa.

Quest’anno finora, toccando ferro, non mi sono preso nemmeno un raffreddore. In questi giorni di freddo e inverno la spremuta mi serve per non prendermi qualche malanno e rafforzare il sistema immunitario.

Bene, bravo, bis. Restano però alcuni elettrodomestici completamente inutilizzati nell’armadio. Primo fra tutti il fornelletto per preparare la bourghignonne. Hai presente, c’è una specie di piastra dove in teoria dovresti mettere a cuocere i pezzetti di carne e un set di forchettine lunghe per servirsi a cottura completata. Ecco, questo elettrodomestico non lo abbiamo mai usato. Se riesco a resuscitare anche quello vado in Europa League.

Per il resto, il carrello della Foppa Pedretti ormai è diventato un ausilio domestico di tutti i giorni. Per evitare che scivoli abbiamo aggiunto per terra un libro che blocca le rotelle.

Sono appena andato di là, una ventina di minuti, per assistere il bambino con i compiti di italiano.

Mi sto leggendo il libro Sottomissione di Houllebecq e sono impressionato dallo scenario che mette in campo. Ma la di là del quadro politico o fantapolitico che disegna mi colpisce di più la pochezza del protagonista.

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01 febbraio 2015

Crollo Samp

Oggi Sampdoria massacrata 5 a 1 dal Toro. Peggior sconfitta del Doria nell’era Mihajlovic, squadra mai in partita e incapace di reagire soprattutto sul piano del carattere. La partita è cominciata subito male con un gol al quarto d’ora. Nessun tiro in porta della Samp in tutto il primo tempo. Troppi scossoni del calcio mercato e la perdita di Gastaldello che ci costerà molto cara. Oggi sembrava in lutto la squadra.

Difesa oggi scarsissima. A parte Viviano, i due centrali Silvestre e Romagnoli belle statuine. Domenica non ci sarà Silvestre squalificato e con l’improvvida partenza di Gastaldello alla volta di Bologna (mossa intempestiva, lasciarlo andare via così a metà stagione è folle, tanto più che Romagnoli a fine stagione torna alla Roma) voglio vedere chi gioca centrale domenica prossima con il Sassuolo.

Oggi Regini assolutamente inguardabile, ma non è una novità, Regini incapace di portare la palla in avanti, tra l’altro ha mancato un gol o quanto meno una conclusione da gol sul due a zero per gli altri, a centro area, si è cagato nelle braghe e non ha tirato perché ce l’aveva sul destro. Pessimo veramente, almeno prova a tirare al massimo la cacci in tribuna belin.

De Silvestri spompatissimo. Palombo agghiacciante, Soriano mezzo fermo, Obiang fallosissimo. E poi davanti Bergessio sulla fascia a fare il lavoro di Gabbiadini improponibile, e lì l’errore è tutto di Mihajlovic, che da quando se n’è andato Gabbiadini è in confusione. Oggi perché non è partito da subito con i quattro centrocampisti e le due punte? Ha sbagliato la formazione.

Eder fuori casa è un’altra cosa, Okaka ha i suoi limiti evidenti ma lo sappiamo, e tra l’altro il tira e molla con il mister e con la società non gli ha certamente giovato. Okaka serve se c’è la grinta, altrimenti è meglio non metterlo.

L’ingresso di Eto’o sul tre a zero è stato quanto meno tardivo. E comunque non è certo lui che può cambiare le cose se la squadra non ci mette l’unica cosa che l’ha portata fino a qui, cioè la grinta assurda e la determinazione su ogni contrasto mostrata in tutto il girone d’andata almeno fino a prima di Natale.

Oggi non abbiamo vinto un contrasto e sembravamo di legno. Agghiacciante il culo che ci ha fatto il Torino, che ci ha dato delle grandissime rumbe su tutta la linea.

L’unico che si è salvato è stato Viviano, e dire che ha preso cinque pere.

Ora, la partenza di Gabbiadini probabilmente è molto più pesante da coprire di quanto non si pensasse. Forse l’unico che lo sapeva era proprio Mihajlovic, l’unico che non si è fatto prendere dai facili entusiasmi per l’arrivo di Eto’o che ripeto, da solo non può fare miracoli. Però Mihajlovic ci sta mettendo del suo. Troppo nervoso, forse ha caricato la squadra di troppe aspettative. I giocatori alla fine sono quello che sono. E magari psicologicamente l’arrivo di Eto’o non è stato un bene, forse ora pensano di poter scaricare la responsabilità dei risultati su di lui. E Gastaldello che se ne va adesso è davvero incomprensibile. Forse nello spogliatoio ci sono dei casini in atto, perché anche Krsticic, il nostro capitan futuro, se ne sta andando senza che nessuno batta ciglio. Strane cose in casa Samp.

Forse la squadra è spompata e ha già dato tutto quello che poteva dare nel girone d’andata e in tutti questi mesi di Mihajlovic in cui sono stati fatti letteralmente dei miracoli, considerata la squadra che siamo.

Credo che la campagna cessioni di gennaio sia stata condotta con leggerezza. Vendere Sansone, che secondo me adesso ci poteva servire come il pane; sbolognare al Bologna Gastaldello e Krsticic così senza opporsi, due che comunque sono attaccatissimi alla maglia; aver ceduto anche Fedato che poteva comunque fare massa critica non mi sembrano mosse molto furbe per una squadra che, vista oggi, sembra completamente spompata e svuotata di ogni ambizione. E questo succede nel momento clou della stagione. Peccato. Ma evidentemente qualcosa è successo ai giocatori, sono fermi in campo, oggi contro il Toro arrivavano sempre secondi sul pallone e poi la facilità con cui i granata ci bucavano era incredibile. Lo dico perché comunque finora, a parte la partita contro la Lazio all’Olimpico, la Samp si è sempre comportata bene soprattutto in difesa. Un crollo di questo tipo era difficile da prevedere.

Forse troppo can can mediatico intorno all’arrivo di Eto’o, troppe aspettative e un calo di umiltà mostruoso e concetrazione sotto zero.

Oggi Romagnoli sembrava un altro giocatore, proprio quando se ne va Gastaldello. Di un mollume mai visto, idem Silvestre che ha concesso un rigore da principiante cinturando Moretti in area dopo una serie di cazzate a raffica dei difensori che hanno regalato rimpalli e calci d’angolo come se piovesse. Erano tutti in bambola. Ma già domenica scorsa contro il Palermo in casa si era vista una Samp sotto tono. Oggi non capisco perché oggi intestardirsi con le tre punte, quando sai che Bergessio è al centro di trattative per andare alla Lazio. E perché farlo giocare totalmente fuori ruolo? Non è che se ti manca il terzo del tridente devi farlo fare a uno che è sempre stato una punta centrale che sulla fascia fa pena.

Palombo è stanco, ma non c’è nessuno che lo possa sostituire, a meno che non si punti su Rizzo a questo punto. Soriano anche lui oggi veramente mediocre. Peccato.

Quagliarella tripletta, Maxi Lopez sembrava Maradona e ha segnato Amauri, che non faceva gol in campionato non so da quanto tempo.

E poi il volto scuro di Mihajlovic era tutto un programma. Però anche lui adesso ha un po’ stancato, perché se capitano certe partite dipende anche da lui e da come schiera la squadra. Insomma, sta girando molto ma molto male.

Da quando Mihajlovic è arrivato a novembre del 2013 quella di oggi è la sconfitta peggiore che abbiamo subito. E non c’è nulla da recriminare perché è stata assolutamente meritata. Non c’è stata alcuna reazione dopo i gol subiti, nessun cambio di passo e nemmeno alcun cambiamento tattico o tentativo di cambiare qualcosa per trovare una reazione. Non basta dare calci alle bottigliette quando prendi gol Mihajlovic.

Mi viene da pensare che la squadra abbia davvero dato molto più di quanto valga, raggiungendo una posizione di classifica troppo superiore alle sue possibilità anche grazie ai gol da tre punti, e sono stati parecchi, di Gabbiadini che però adesso non c’è più. E che ora ci sia un inevitabile momento di flessione, che però si manifesta con un crollo totale della diga. Senza grinta e senza stimoli questa squadra è destinata a subire delle batoste paurose.

Dopo una cavalcata di più di un anno forse era inevitabile. Mihajlovic con questa squadra ha fatto miracoli ma negli ultimi tempi lo vedo troppo nervoso. Forse anche lui comincia a sentire che il suo ciclo blucerchiato sta finendo. Tra l’altro oggi Gabbiadini ha fatto un gol decisivo per la vittoria del Napoli contro il Chievo. Sostituirlo non è facile per niente e si vede che lui da solo nel girone d’andata ha davvero fatto grandi cose per noi. Ripeto, peccato. Che tonfo. Manco più gli schemi su calcio d’angolo riusciamo più a fare. Belin siamo cotti.

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Super cena con i nostri amici

Ieri sera abbiamo fatto una super cena a casa. In questi giorni fa molto freddo e quindi una super cena è il modo migliore per vedersi con gli amici e per farsi una bella magnata in compagnia. C’erano Letizia, Muriel, Sara, Tina e Stefano. Defezione di Walter costretto a casa da Lucie che si è beccata la febbre all’ultimo minuto.

In compenso c’era Julie e Bianca che hanno mangiato a parte con Pietruzzo e poi si sono intrattenuti da soli visto che ormai se la cavano benissimo da soli senza l’obbligo di supervisione di adulti. Ormai sono grandi.

Menù ricco della Giusy, che ha spiattato nell’ordine anelletti con crema di broccoli, acciughe, uvetta pinoli ecc. Esperimento riuscito con gli anelletti che normalmente cucina con sugo rosso e salsicce. Un salmone buonissimo, con panetti di burro e limone. Salsicce al vino rosse e finocchietto, espressamente per Muriel, se non ho capito male è il suo piatto preferito e quindi non poteva mancare.

Tortino di ricotta e prezzemolo, se non sbaglio. Super macedonia. Cinque o sei bocce di vino, anche se forse potevo fare di più e ho sparso un po’ di ansia a tavola facendo il countdown delle bocce rimanenti. Ma alla fine è bastato.

Come mini antipasto, pane di Roscioli con fichi e uvetta, abbiamo aperto una provola della masseria siciliana – che tra l’altro a mezzogiorno avevo inaugurato come tornitura di due uova fritte, buonissime, che mi ero calato mentre assistevo allo spoglio delle votazioni del presidente della Repubblica in diretta su La7 – e una deliziosa cream d melanzane, che usata come companatico del pane di Roscioli è stata una piacevole scoperta culinaria.

La crema di melanzane è uno di quei manicaretti che ti piace mangiare in compagnia. Mi sembra che sia stato molto gradito dagli ospiti, se l’è mangiato anche Stefano che notoriamente non è amante delle melanzane. Quindi si vede che è piaciuto.

Altre cose, di dolce un tris di frappe, bugie, chiacchiere che dir si voglia. Tutti gli ospiti si sono orientati su questo dolce, quindi abbiamo fatto un beauty contest e secondo me erano buone tutte, non saprei dire quali fossero quelle più buone.

Mancava forse una grappa, ma non ci ho pensato e poi se la compro non riesco a lasciarla sigillata in attesa di ospiti, quindi meglio non avercela in casa se no di sera ogni sera mi faccio un cicchetto e negli ultimi tempi sto cercando di contenermi con le bevande alcoliche perché dopo le vacanze natalizie e il pieno di cibo e vino che mi sono fatto avevo bisogno di depurarmi un po’.

Come accessori alla super cena, sottolineo la validità del carrello Foppa Pedretti, che ormai è una sicurezza come ausilio alla presentation delle vivande, soprattutto in fase aperitivo. Abbiamo inaugurato una nuova tovaglia bellissima con fazzoletti abbinati, a fiori; stoviglie e piatti da servizio. Insomma, siamo preparati per ricevere nel modo più consono.

I bambini si sono magnati doppio hot dog a cranio, alla salute.

A fine cena abbiamo distribuito vivande a tutti, e oggi comunque a pranzo abbiamo un mare di roba da magnare perché comunque quando organizzi la super cena melius abundare quam deficere.

Oggi vorrei riuscire a farmi un giretto in bici alla Caffarella, l’aria fuori è frizzante però non piove più e poi c’è il blocco del traffico quindi sarebbe un giorno adatto per girare in bici. Però devo aspettare che Pietro si faccia i compiti per vedere se vuole venire con me.

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