talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

17 luglio 2011

Minchionissimo me


Ero tutto contento perché pensavo che sgorgasse dal suo cuoricino di piccolo bambino di 4 anni. E invece, come capita spesso, ho dovuto presto fare i conti con la realtà. Non è il cuore che detta la linea affettiva di mio figlio, ma la tivù.

Stamattina mio figlio di 4 anni, si chiama Pietruzzo, mi getta le braccia al collo e mi sussurra all’orecchio “Papà, ti voglio bene”. Una dichiarazione d’affetto struggente, anche perché eravamo all’aeroporto, prima della security, lui stava partendo e io restavo. Una dichiarazione che manderebbe in brodo di giuggiole il più freddo dei freddi. Ed in effetti sono andato in brodo di giuggiole in un nanosecondo ci sono andato.

Parlando con la Giusy, rimembravo tutto intenerito quello che mi sembrava un gesto di grande affetto filiale. Ma la doccia fredda è arrivata tanto inattesa quanto inequivocabile: “Guarda che quella frase, ‘papà ti voglio bene’, Pietruzzo l’ha sentita l’altro ieri nel film “Cattivissimo me” e l’ha ripetuta così, a pappagallo, perché il film gli è piaciuto tanto e i protagonisti ad un certo punto lo dicono al cattivo del film”.

Silenzio. Ci sono rimasto un po’ di sale, poi mi sono detto che in ogni caso è stato piacevole sentirselo dire, rispondere, prendersi quel bacetto e quella tenera sussurata nell’orecchio. Certo, la fonte (Pietruzzo) ha perso un po’ di quella naturalezza che le avevo attribuito, ma non per questo mi è andata di traverso questa dichiarazione di affetto filiale.

La domanda vera è quanto di tutto quello che facciamo noi e di quello che fanno i bambini è figlio della tivù, del video, di atteggiamenti che vediamo e che loro vedono in tivù o al cinema o su youtube. Mi dirai che se ci interroghiamo su cose del genere non ne usciamo più vivi, però un po’ la domanda aleggia nell’aria del ventilatore. Quante cose facciamo e diciamo perché le abbiamo viste fare in una fiction di qualche genere? Quanto incide la fiction sul nostro modo di sentire e soprattutto sul modo di esprimere quello che sentiamo? Mi sa che la tivù detta la linea e non poco.