Passeggiata a China Town
L’altra settimana sono andato al Mc Donald’s di Termini, quello dentro, di fronte ai binari. C’era un sacco di gente, era domenica, in coda davanti a noi c’erano dei ragazzi con i borsoni del Cesena Calcio, erano gli unici italiani insieme a noi lì in coda. C’erano un sacco di stranieri, ma a occhio e croce non erano turisti. Un sacco di tunisini, filippini, indiani, srilankesi che prendevano la confezione per i bambini, quella con dentro la sorpresa.
Io al bambino gli ho preso il chicken mc’nuggetts, una confezione da nove, di solito se ne mangia sei ma quella sera aveva fame e se li è mangiati tutti, insieme alle patatine. Il succo non gli piaceva all’arancio, ma non c’erano altri gusti e le bevande gassate non gli piacciono, così non ha bevuto. Peggio per lui, per fortuna mentre tornavamo a casa abbiamo incontrato gli amici al bar e si è bevuto l’acqua.
Se ti guardi intorno un po’ bene intorno a Termini il 50% della gente se non di più non è italiana, l’Esquilino è un posto dove le vie dovrebbero avere i nomi in cinese, ci stavo pensando oggi mentre camminavamo dietro a piazza Vittorio, lì ci sono più cinesi che romani, ma alla fine anche i cinesi parlano in romanesco. Una volta alle giostre di piazza Vittorio ho visto un ragazzino cinese che parlavo come Totti, aveva la maglia della Roma, di sicuro è più romano lui di me. Belin.
Oggi quando siamo passati dietro a piazza Vittorio c’era un parrucchiere cinese pieno a uovo di gente, c’era la fila di gente che aspettava fuori, faceva impressione, sembrava la coda delle Poste per andare dal parrucchiere. Poi siamo andati al Marconi, il pub è sempre il pub, e quando fa caldo e arriva l’estate la birra del pub è meglio della pubblicità, bella fresca, con l’acquetta gelata sul bicchierone che ti disseta soltanto a guardarla.
Mi sono mangiato una Irish Breakfast, un piattino leggero, due uova, due salsicce, fagioli, bacon, un bel piatto per tutte le stagioni, ero indeciso se farmi invece un super wurstel, ma ho deciso di cambiare un po’ il menù. La cosa bella del Marconi è che quando arriva l’estate te ne puoi stare fuori, ai tavolini d’acciaio, e farti una bella birra gelata e se hai fortuna c’è pure un po’ di vento. Adesso che hanno finito i lavori alla facciata è anche meglio, l’anno scorso c’era l’impalcatura che dava fastidio.
Mentre eravamo seduti lì sono arrivate due donne nere come Seedorf, fichissime, sono entrate, altissime. Belin, all’Esquilino c’è di tutto, figurati che dal Marconi, poco dopo, ho visto un tizio che usciva con la maglietta nera di Casapound, quelli contro i negri e gli stranieri, che all’Esquilino la fanno da padroncini. Chissà se ha visto le due nere che erano sedute al tavolo lì dentro, magari è diventato più progressista. O magari a lui non gli piacciono le nere proprio perché sono nere.
All’Esquilino dopo siamo andati da D’Amore, mi sono fatto un cannolo siciliano da centotrenta grammi, freschissimo, chissà perché mi vengono queste voglie quando ci sono 30 gradi all’ombra, però ho digerito tutto senza intoppi. La Giusy e Tina sono andate nel nuovo negozio di chincaglierie cinesi, lì di fianco da D’Amore, hanno pure fatto shopping. Però si vede che era un cinese particolare, con gusti tutti suoi personali, perché vende roba tutta diversa dagli altri cinesi in zona. Si vede che è un cinese con i suoi gusti, anche i cinesi hanno una loro identità personale. Nel senso che sembrano un po’ tutti uguali, ma forse ai loro occhi anche noi italiani siamo tutti uguali. Questo cinese qui vende delle maschere fichissime, a un euro e trenta, tutte colorate. Non le avevo mai viste in altri negozi cinesi.
Prima, quando eravamo usciti, Pietro ha salutato la cinese che ha il negozio di massaggi nel nostro palazzo. Sulla porta c’è scritto “Massaggi”, era con un uomo e con suo figlio sui dieci anni, era tutta contenta che Pietro l’ha salutata. Ma Pietro saluta tutti per strada. Oggi, poi, gli abbiamo comprato una pistola d’acqua, da un cinese, il tutto mille di via Conte Verde, era vuota ma lui sparava a tutti i passanti. Vecchiette, jogger, indiani, cinesi, italiani, adulti, bambini ecc. Una vecchietta gli ha detto, mi hai colpito, non è vero perché la pistola era vuota, e il jogger gli ha risposto, sparandogli con il dito. Era tutto contento. Eravamo con il suo monopattino, niente bici di Spiderman oggi. Alle giostre di piazza Vittorio qualche giretto si è fatto. Faceva caldo. E orami sotto i portici le bancarelle ci sono sempre, nei weekend.
L’altro giorno Muriel mi ha mandato
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