talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

31 luglio 2008

Fumar durante el embarazo


Quando vedo una scarpa per strada, una sola, mi domando sempre che fine ha fatto l'altra. Stasera sono andato al cinema a piazza Vittorio, c'era una coda serpentone dietro l'albero per entrare. Il film era bello. Dietro di me in coda c'era una che parlava del film che andavo a vedere, le ho detto per favore stai zitta, non voglio sapere niente. Rideva e continuava a parlarne. Dei fratelli Cohen. Un po' violento.

Oggi a pranzo con Chiara siamo finiti in una trattoria di fronte al Pasquino buonissima veramente. Ci torno. Mi sono macchiato i pantaloni, erano appena messi. Io me li continuo a mettere, la macchia si vede un po', penso che sia olio della cacio e pepe. Fuori dal ristorante, sono uscito a fumare, mi giro, c'era Moby Dick, ce l'hai presente Follini, mentre mi giravo c'era lui con una signora, è passato di fianco a quei mega ventilatori che sparano acqua, sembrano spruzzatori, ma con il caldo che fa in sti giorni non so servono tanto. Moby Dick era tutto abbronzato, gli occhiali ce li ha come in foto o in tivù, rotondissimi. E' pure magro, Moby Dick.

Poi siamo andati a farci una birra vicino a piazza Farnese, al bar è arrivato Giurato, io non sapevo che si chiama così, quel conduttore che lo prendono sempre per il culo in tivù. Si è messo a leggere un libro in inglese. Aveva dei tutori in una caviglia. Poi se n'è andato, si è pure mangiato la brioche. Belin, oggi ho incontrato due vip, Moby Dick e Giurato. Belin.

Ma poi ci ho fatto caso che sti ventilatori che spruzzano acqua tipo spruzzatori ci sono anche nei bar del Pantheon, si vede che vanno di moda.

Prima ho fatto una ricerca su Google, le faccio spesso, ho digitato il mio nome e cognome, belin viene sempre l'allenatore del Savoia o del Siracusa. E io rosico, perché prima, un po' di tempo fa c'ero io che comparivo. Adesso compaio se va bene a pagina cinque, con l'articolo del disabile che l'hanno messo nel sito di Coscioni. E poi più avanti e rosico. Belin.

Rosicone Resegone. Oggi in tivù c'era un servizio sul Resegone, il monte dei Promessi Sposi. Si vede che siamo in estate e non sanno che cazzo metterci in tivù. Il Resegone, dalle Alpi ai Pirenei, dal Manzanarre al Reno. Belin.

Oggi ho fatto le parole crociate, mi è finita la penna, una specie di tratto pen ma più bella, rossa. A metà del cruciverba vedevo che si stava scaricando, mi sono incazzato, perché volevo finirlo tutto dello stesso colore, soprattutto visto che l'avevo cominicato con la penna rossa. E sapevo che in casa di altri tratto pen così non ne ho, così ho spinto la mina, la sfera, e alla fine ce l'ho fatta a continuare con la penna rossa. Solo che non l'ho finito perché non sapevo un paio di cose e mi è rimasto con degli spazi bianchi. Era un Antonello, bastardo. Bartezzaghi celo, Firefox celo, l'ultima volta c'era uno che si chiama Pit Stop, oppure Autotreno, non mi ricordo e poi tutto il cruciverba era di macchine e motori. Belin.

Domani è giovedì. Per fortuna mi sono finito le Marlboro che mi ha regalato Marco, quella foto del bambino nel liquido amniotico e il cordone ombelicale nella scritta che in spagnolo dice che fumar fa male alle donne in embarazo mi dava fastidio. Ogni volta che mi accendevo una Marlboro panamense mi sembrava di essere ad un'ecografia del bambino. Stasera mi sono comprato le Fortuna in via Merulana, c'è una nuova cassiera deve essere polacca, le ho detto Fortuna Blu, mi ha dato un pacchetto di Futura. Mi sono un po' incazzato, le ho detto Fortuna Blu, me le ha date come se mi facesse un regalo. Me ne sono andato.

L'altra sera sono andato a mangiare da O' pazzariello, buonissima la Napoli, e la pastiera, divina, in effetti un po' di pancetta mi è venuta, e sono bianco come un cencio e oggi mi sono messo pure la maglietta bianca, ma chi se ne frega dell'abbinamento dei colori, e quando me ne sono andato da O' pazzariello ho visto in strada, di fianco al marciapiede, un sandalo femminile blu a tacco alto. Era abbandonato.

Per tutto il tragitto verso casa ho pensato che le scarpe spaiate sono una fottitura e ho cercato di immaginare come ci è tornata a casa la tizia che ha perso il sandalo, anche perché era a tacco alto, quindi se si è tenuta addosso l'altro, quello che le è rimasto al piede, zoppicava. Poi, ho pensato che magari si è tolta anche l'altro, mentre tornava a casa, per camminare allo stesso livello con l'asfalto. Magari si è tagliata oppure si è abbrustolita i piedi. Oppure no, si è comprata delle ciabatte di riserva per tornare a casa.

1 Comments:

At 4:27 PM, Anonymous Anonimo said...

a me una volta, in luglio, mi si è divelta un'infradito mentre stavo per entrare in metropolitana a Milano... erano delle infradito bellissime, uscivo dall'ufficio dopo una giornata di m.. tipo alle otto di sera, e ci saranno stati 40° all'ombra. non ti dico la gioia. x fortuna in borsa ho sempre uno stock di elastici per i capelli che così mi sono legata saldamente la tomaia dell'ormai ex infradito al piede... quasi perdo un piede per la circolazione bloccata del sangue.. ma non potevo camminare con un piede scalzo sull'asfalto incandescente... poi ho pure cannato la metro quella sera. una sera da dimenticare. a dir poco. Elena

 

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