talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

13 ottobre 2007

Porta fortuna


L'altra sera sono andato al pub Marconi, avevo una fame porca e mi sono mangiato una tagliata al tartufo, una goduria, pensa che la sera prima ero uscito di casa per farmi la tagliata al tartufo al Marconi, ce l'avevo in testa da almeno due ore, la tagliata al tartufo, arrivo lì, la cucina era chiusa. Mi sono dovuto accontentare di un panino campagnolo, me l'hanno tagliato in due, tipo i toast, così sembra più grande. Belin.

Comunque, dopo la tagliata sono uscito, anzi ero già fuori, ho mangiato nei tavoli fuori, tutto pieno e sazio e soddisfatto, arrivo all'angolo e sento la scarpa che scivola, avevo beccato una merda enorme, erano anni che non pestavo una merda. Anni. Mi sono pulito, ho praticamente riverniciato di merda la strada e i sampietrini, mi sono pure spaventato perché stavo per scivolarci sopra, alla merda, la scarpa è affondata.

Continuo a camminare, incrocio un po' di gente, marocchini fuori dallo shawarma, poi mi sento una specie di formicolio sui pantaloni, all'altezza del polpaccio davanti, dalla parte dove avevo pestato la merda. Guardo giù, c'era il più grosso scarafaggio d'Europa che stava tranquillamente passeggiando sui miei pantaloni, i jeans marroni, quindi il bastardo, nero come il petrolio, spiccava. Era quasi arrivato all'altezza del ginocchio, quel figlio di puttana, una sensazione di schifo alluccinante. Ho cominciato a scalciare verso il basso, il bastardo per fortuna a un certo punto se n'è andato, l'ho scalciato lontanissimo, alla fine di via Merulana. Belin, che schifo.

Stavo tremando dallo schifo, nel giro di cinquanta metri prima la merda più laida che ho pestato in anni e anni, poi, giro l'angolo, uno scarafone mi sale sui pantaloni. Ero traumatizzato. Attraverso la strada, arrivo al motorino, controllo di non avere più merda sotto la scarpa - non ce n'era più - controllo che non ci sia uno scarafone sul sellino - non c'era - metto in moto e vado verso casa.

Per strada vado abbastanza veloce, sarà mezzanotte passata, fai l'una, non c'era un cane in via Merulana. Mentre guido penso alle mie vicissitudini, penso che alla fine poteva andarmi peggio, per esempio potevo scivolare sulla merda e caderci sopra, magari con le mani, oppure che lo scarafaggio invece di salirmi dal di fuori dei pantaloni magari poteva entrarmi sotto e lì sì che sarebbero stati cazzi amari. Mi viene in mente che a volte, quando vado al bagno, ho paura che una biscia o un topo vengano su dalla tazza, allora mi alzo, controllo, poi mi risiedo. Adesso è da tanto tempo che non mi succede più, però non si sa mai.

Arrivo a casa, quasi quasi sono tranquillo, l'aria fredda mi ha fatto passare le paranoie, metto il motorino sul cavalletto, mi volto e dò un calcio ad una merda. Era una di quelle merde a pallini, tipo merda di capra, quindi non l'ho calpestata, le ho dato un calcio, è piccolina, sarà grande come la palletta di un flipper. Mi incazzo. Mi viene una scarica di acido. Mi accendo una sigaretta. Me la fumo in tre boccate. Poi salgo in casa.

3 Comments:

At 6:15 AM, Anonymous Anonimo said...

Non per incentivare le tue paure, ma una volta, ad un campo estivo, ad una mia amica è capitato giusto il topo che sbucava dalla tazza... bello, eh? Lei era terrorizzata, in compenso noi si è riso come non mai!!! (ps: non era tanto mia amica, lo ammetto... e dopo questa forse anche meno!)

 
At 6:17 AM, Anonymous Anonimo said...

Ehm, ti ho linkato un mio recapito web inesatto, nel post precedente. Questo ha solo la funzione di riderezionare il link... Ave atque vale.

 
At 12:26 PM, Blogger Unknown said...

a me una volta mi è capitato di pestare una merda mollissima con le camper. quelle che hanno la suola tutta a pallette di gomma, tipo scarpe coi tacchetti da calcio solo che invece di una decina, di tacchetti ce ne sono cinquanta. quindi: calpesto sta merda molla ma non me ne accorgo subito. me ne accorgo, dal fetore che mi assale poco dopo in macchina. capisco che viene dalle scarpe ma ormai è troppo tardi, il tappetino di mochet è già impestato. scendo, lo butto e pulisco la suola. la striscio sugli angoli dei marciapiedi: un cazzo, tra i pallini di gomma c'è ancora tanta di quella merda da fare invidia a una stalletta. provo con le pozzanghere, con le fontanelle per strada. niente. ci vuole il legnetto. ne trovo uno ma è mezzo marcio e mentre lo passo tra un tacchetto e l'altro si spezza e una delle due dita che lo teneva si catapulta dritta verso la cacca. provo schifo ancora adesso. ciao

 

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