talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

03 febbraio 2012

Le mie DrMartens non sono impermeabili



Le mie DrMartens non sono impermeabili e me ne sono accorto oggi che nevicava. Sono uscito a pausa pranzo per la solita passeggiata da Torre Argentina fino al forno di Campo de’ Fiori e sono arrivato lì con i piedi fradici. Belin, un freddo ai piedi da geloni e poi ti dura tutto il giorno, con i calzini bagnati. Ma il punto non è questo, il punto è se le mie DrMartens siano mai state impermeabili prima, in passato. In realtà, non lo so, non mi ricordo.

Eppure, io dentro di me ho sempre pensato che le DrMartens fossero le mie scarpe per la pioggia ma oggi mi sono reso conto che non è così. Poi, all’uscita dal lavoro, me la sono fatta a piotte, perché non passavano autobus. Da Torre Argentina fino a Piazza Venezia, le piotte erano un lago ghiacciato, navigavo nell’acqua gelata, meno male che mi sono comprato un accendino in un bar, ero senza accendino e non poter fumare quando cammini al freddo, con i piedi gelati e fradici con le sigarette in tasca è un supplizio di Tantalo. Povero Tantalo, se lo incontrassi gli offrirei davvero un bel pranzo ai quattro palmenti alla Suburra.

Quando sono arrivato a piazza Venezia, tutti gli autobus andavano in deposito. Le mie DrMartens oltre tutto sono delle scarpe fredde, non sono così invernali come pensavo, e dire che io le consideravo le mie scarpe per l’invero e per la pioggia, ma non so più cosa pensare delle mie DrMartens. Forse, in realtà, sono delle scarpe estive, al massimo autunnali, che puoi usare quando c’è bel tempo e non fa freddo e mai quando piove anche se sembrano scarpe anti pioggia, ma non è vero.

Belin, ho appena ricaricato lo Zippo, da qualche tempo l’ho riesumato. Mi succede spesso di avere delle cose che metto da parte, come se me le dimenticassi, ma poi le ritiro fuori un bel giorno. Lo Zippo ha bisogno di un bel po’ di manutenzione, fra benzina, cotone incendiario e la pietrina. Ora l’ho ricaricato, non si accendeva, si vede che avevo messo troppa benzina. Alla fine si è acceso, ha fatto una fiammata che se non ci stavo attento mi bruciavo le ciglia. Ma per fortuna ci sono stato attento e poi le ciglia con lo Zippo me le sono già pelate una volta e quindi ci sto attentissimo. Mi piace lo Zippo quando è stracarico, fa delle fiammate da belzebù e poi è anti vento per davvero, non per finta o per pubblicità.

L’altra volta, ero a Torre Argentina, al telefonino. Stavo fumando, un tizio che parlava con una bionda fitto fitto mi ammicca con lo sguardo e mi chiede da accendere. Gli do lo Zippo, gli dico stai attento perché fa una fiammata da belzebù. Lui accendo, passa lo Zippo anche alla tizia con cui parlava, le accende e in tutto questo a me non mi guarda nemmeno. Poi mi restituisce lo Zippo senza manco ringraziare e ci aveva messo almeno un minuto fra accensione, accensione della tizia, conversazione bellamente a farsi i cazzi suoi con il mio Zippo per le mani ecc. L’ho mandato a cagare senza nemmeno passare dal via ma non penso che se ne sia accorto, la bionda era valida e me l'ha fatta pesare e calare dall'alto.

Il problema dello Zippo è che passa dalle stelle alle stalle in pochissimo tempo. Secondo me, consuma troppo con la funzione anti vento e poi rimane subito senza benzina. E' come quelle macchinone tremila di cilindrata, quelle americane, che consumano come delle spugne e poi ti lasciano a piedi in autostrada alle due di notte. Oggi lo Zippo scarico e sotto la neve con le sigarette in tasca mi sono dovuto fermare in un bar con le DrMartens fraciche e i piedi congelati per accattarmi un accendino simil Bic che tra l’altro sarà pure blu di plasticaccia ma è un lanciafiamme.

Poi, dopo che sono andato a piedi per i Fori quasi fino al Colosseo nella poltiglia pantano, ho preso l’autobus. Sul bus c’era la marea di gente, c’era la tele. Il mio oroscopo diceva che devo trovarmi un hobby che mi farà conoscere molta gente. Ho pensato a Facebook, o a qualche social network, ci sono entrato appena sono arrivato a casa e nell’elenco di Facebook ho visto un sacco di amicizie che devo accettare o ignorare. Un 50% delle persone non so chi sono, un altro 30% è gente che non so perché dovrei conoscerla e poi allora ho chiuso la pagina senza accettare né ignorare. Sono tutti lì, sul mio schermo se apro la pagina. Magari prima o poi chiedo o accetto l’amicizia, che poi secondo me Facebook è un lavoro e di hobbystico ha ben poco.

Come hobby, ho il mio blog che però lo sto un po’ trascurando. Anche perché io un hobby ce lo avrei pure, sarebbe quello di scrivere un romanzo. Soltanto che non so su cosa scriverlo e quindi mentre ci penso passa il tempo.

1 Comments:

At 11:00 PM, Anonymous Elena said...

E scrivilo sto romanzo, che sei troppo spassoso Paolo!

 

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