talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

22 aprile 2012

mister de siena, è mancata la voce del padrone

(faccio finta di essere massimo mauro in "visti dall'ala") la squadra orfana di mister de siena tiene bene il campo per la prima mezzora, imponendo il suo gioco rapido e brillante. ma alle prime difficoltà si scioglie come neve al sole. quello che manca al cinque di mister cunnu è il carattere tetragono del suo allenatore-giocatore. la sua assenza si fa sentire in termini di cervello e tempi tattici, che l'esterno sinistro sa dettare alla squadra soprattutto nei momenti di calo e smarrimento.

certo, la presenza sul rettangolo dello sporting marconi di fabrizio al posto di de siena porta in dote un tasso tecnico e una vivacità di gioco e soluzioni maggiore al cinque senza pettorina, ma nel momento del bisogno, quando gli automatismi mandati a memoria dai giocatori e ripetuti da de siena fino alla nausea cominciano a scricchiolare, manca la voce del mister in campo. la voce del padrone capace di addormentare il gioco e dettare i tempi alla squadra anche buttando la palla in tribuna o iniziando una delle sue proverbiali meline. e così dopo il 4-1 comincia di fatto il tracollo, più psichico che fisico, dei ragazzi di de siena, accelerato dall'acciacco che costringe alberto in porta per gran parte del match. un duro colpo per il cinque di mister de siena, che accusa il colpo più nella testa che nelle gambe.

c'è da dire che anche gli avversari non restano a guardare. uomo simbolo, uomo partita sky della serata, quel francesco minchillo capace di mettere a segno due sigilli di rara fattura con tiri da fuori area che stupiscono in primo luogo i suoi compagni di squadra: soprattutto il tiraccio dalla destra, che si schianta sotto la traversa prima di insaccarsi e lasciare ammutolito il pubblico dello sporting marconi. il replay mostra chiaramente che non è stata una botta di culo perché minchillo voleva tirare lì e ha preso la mira.

il nervosismo di alberto nella seconda parte del match è la prova provata del vuoto lasciato da mister de siena. i campioni vanno gestiti, e l'unico in grado di gestire le star della squadra è de siena, maestro nel dosare bastone e carota i suoi uomini migliori, con sapienti richiami conditi da calci e calcetti nel suo perenne match nel match con l'altro tappi in campo, antonio.

il bomber di foggia inanella l'ennesima prestazione da otto, con una media gol che in questo scorcio di stagione lo avvicina sempre più a miroslav klose: gol pesanti, media gol invidiabile e ripiegamenti difensivi che evidenziano gli sforzi del bomber di foggia di trasformarsi nell'uomo squadra che in gioventù non era mai stato, troppo innamorato del gesto tecnico. insomma, bomber tappi, rubati gli insegnamenti di mister de siena, non pensa solo a segnare, ma mette al primo posto la squadra, che anche in difficoltà non perde la freddezza ed è capace di cambiare in corso d'opera, passando da un evanescente 1-2-2 ad un più pragmatico 1-3-1 che manda in tilt gli avversari.

ma l'immagine simbolo resta quella di francesco minchillo, accartocciato sul pallone in porta, che forse la trattiene ma forse no, ma intanto salva un gol fatto con alberto che sclera e de siena che stacca il collegamento satellitare prima del triplice fischio, ormai è finita, e pensa che al suo ritorno ci sarà molto lavoro da fare per ricompattare uno spogliatoio che in sua assenza diventa ingovernabile più di quello dell'inter. e intanto monta la contestazione della piazza.