Domenica col caschetto

Dopodiché siamo andati al Carlo Felice perché Pietro non aveva voglia di andare fino alla Caffarella.
Al Carlo Felice ormai il cielo si era aperto. Caldo. Siamo rimasti un po’, poi siamo rientrati. In tutto un giretto discreto di un paio d’ore all’aria aperta.
Devo dire che girare con i caschetti mi dà più sicurezza. Prima di partire ho gonfiato le ruote con la pompetta piccola, che sta dentro il borsello apposito che si attacca alla canna della bici. Bell’acquisto anche quello.
Dopo la partita ero davvero depresso, la Samp ha fatto pena a Empoli e oggi si è decretata la matematica esclusione dall’Europa League, che potrebbe essere ribaltata in extremis per l’estromissione del Genoa per la mancata concessione della licenza Uefa.
Semmai sarebbe una pesante ingiustizia. A questo punto sarebbe meglio non andarci in Europa League, anche perché l’anno prossimo l’obiettivo non può essere altro che i 40 punti della salvezza. La Samp in questo momento è un giocattolo che va rimontato.
Troppe situazioni sono da rivedere completamente a partire dalle motivazioni di un gruppo che, orfano di Mihajlovic, non ha più un briciolo di grinta. Un gruppo allo sbando, che peccato.
Ieri sera siamo andati a vedere Youth, di Paolo Sorrentino. Per me un film fantastico, molto poetico. Mi ha colpito l’ambientazione in Svizzera, in questo albergo extra lusso che sembrava il sanatorio della Montagna Incantata di Tomas Mann. Dopo il film ho scoperto che la location è la stessa dove è stato ambientato il romanzo di Tomas Mann e non mi sembra poi così casuale la cosa, perché il film stesso è come un grande affresco esistenziale, la Montagna Incantata di Paolo Sorrentino.
Una menzione speciale per il giovane attore Paul Dano, un personaggio meraviglioso quello dell’attore nel film di Sorrentino.
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