talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

19 settembre 2015

Colosseo chiuso autogol per l’Italia

Ieri hanno tenuto chiuso il Colosseo per un’assemblea sindacale, ma sono fuori di testa questi qua. Figuraccia mondiale. Assist perfetto a Renzi, che non ne avrebbe nemmeno bisogno e che ha colto la palla al balzo e giustamente ha dichiarato musei e monumenti servizi pubblici essenziali come bus e metropolitane.

Peccato però che gli scioperi dei mezzi siano all’ordine del giorno, a Roma ce n'è in media uno ogni due settimane. Se penso allo sciopero bianco dei macchinisti della metropolitana che c’è stato a Roma a luglio mi si drizzano ancora i capelli in testa e mi vengono le caldane.

Secondo me lo sciopero di ieri al Colosseo è stato un clamoroso autogol del sindacato. Ormai lo scontro fra la Cgil e il Governo è all’arma bianca e credo che per il sindacato non sarà facile raggiungere risultati positivi se continua su questa linea dura. La gente si è rotta le scatole e in questo caso del Colosseo l’hanno fatta davvero grossa perché hanno danneggiato l’immagine e l’economia di tutto il paese: in Italia la cultura è business vero, tenere chiuso il Colosseo è come tagliarsi le palle con le proprie mani.

Sembra davvero che il sindacato e una grossa fetta dell’Italia sia rimasto ancorato a schemi degli anni ’70 e con questo tipo di mentalità non si va da nessuna parte, anche perché ormai l’orizzonte in cui ci muoviamo è molto più ampio dei semplici confini nazionali. Con i flussi migratori che ci stanno invadendo da tutte le parti, l’economia globale che galoppa, la massa di turisti, milioni di turisti che nonostante le assemblee del Colosseo e di Pompei continuano a venire in Italia a frotte, chiudersi in piccole rivendicazioni salariali su straordinari e orari di apertura, mansioni e carenza di organici (che sono veri e nessuno li mette in dubbio, anzi) non ha senso.

Ma i turisti non possono capire che il patrimonio più importante della nostra immagine internazionale, un monumento su cui vive un indotto enorme in città, venga utilizzato come terreno di rivendicazione salariale e ricatto sulla pelle dei turisti. E’ una mossa insensata.

Tempo fa, in rete girava il video di un concerto in corso al Pantheon e della custode che alle 18,00 spaccate, mentre l’orchestra stava ancor suonando e il pubblico era assiepato all’interno del monumento, spegneva le casse e tutto, invitava il pubblico a sgomberare manco fosse un sit-in e interrompeva il concerto perché era l’ora di chiusura. Nessuno ha detto niente, perché tutti erano talmente allibiti e increduli che si sono alzati e se ne sono andati a testa bassa. Mentre la custode del Pantheon chiudeva baracca e burattini e staccava, se ne riparla domani mattina alle otto e mezza quando riattacco e l'orchestra smontava gli strumenti in silenzio.

Un po’ come se al bar all’ora di punta a un certo punto il barman chiudesse la macchina del caffè con tutta la gente che ha fatto lo scontrino spegnesse tutto e cacciasse tutti fuori.