talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

12 novembre 2017

Alberi a Roma

Andare in motorino a Roma può essere un’esperienza davvero bella. Lo dico perché lo so sulla mia pelle, nei percorsi che faccio tutti i giorni fra semafori che ormai conosco molto bene. Fra San Giovanni e Piazzale Flaminio, quanti semafori ci sono.

E non sempre un semaforo rosso significa che ti sei fermato veramente, perché alla fine anche fermo lì al semaforo succedono un sacco di cose. Ad esempio ci sono gli alberi, tu li guardi e ti danno una grossa mano a carburare.

A Roma ci sono alberi bellissimi, in giro per la città. Sulla via del Mare fino a Ostia c’è un filare di alberi maestosi sbattuti dal vento e guardarli mentre vai ti fa sentire bene.

A Porta Pinciana anche ci sono dei grandissimi alberi, maestosi e ben piantati nel terreno, quando mi fermo al rosso alzi lo sguardo e li vedi e ti senti già molto più forte e pronto per buttarti nel traffico.

Io di solito li guardo, prima del verde, e regolarizzo il respiro e poi il Muro Torto mi sembra un po’ più dritto. Anche il muro Torto in motorino è un bel tragitto, la temperatura è sempre un po’ più fresca perché è immerso nella natura e ti dà ossigeno anche se ci sono sempre un mare di macchine e ti devi mettere nella corsia centrale – immaginaria, ma per i motorini c’è eccome – e procedere lento ma veloce per scorrere fra le auto in fila.

Anche a San Giovanni e sulla Tuscolana ci sono dei begli alberoni svettanti, fermo al rosso me li osservo sempre e mi dà forza vedere come stanno belli piantati nel terreno, radicati.

Altri alberi frondosi al vento li puoi vedere un po’ ovunque a Roma, guardo gli alberi e regolarizzo il respiro e quando scatta il verde mi sento già molto meglio. Via Merulana dice la sua, certo gli alberi in Svezia d’autunno con le foglie rosse e gialle sono un altro spettacolo della natura che sono contento di ricordare come sto facendo ora, con gratitudine e pace che mi riconciliano con la vita.