talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

20 giugno 2022

Post convalescente

Sono a casa malato, anzi convalescente ormai, e mi prendo il lusso di scrivere un post in libertà. Che lusso. Aprire il pc e non doversi collegare al sistema editoriale del sito dove lavoro e per una volta scrivere soltanto per diletto.

Una sensazione strana e piacevole, quasi trasgressiva.

Peccato che mi faccia un po’ male l’indice della mano destra quando preme sui tasti. Mi ero tagliato il polpastrello, l’altra settimana, con la carta argentata di una bottiglia di vino bianco che mi ha inciso la carne. Lo stesso taglietto malefico che ci si può fare con la carta, con un foglio di carta quando lo prendi di taglio.

Vabbè, nulla di grave. Riesco comunque a scrivere.

Sono ancora positivo da Covid, mi sta passando. Mi sento ancora un po’ debole, non sto lavorando, mi sento l’orecchia tappata e i gusti un po’ li sento attutiti. Però il peggio è passato.

Il primo giorno che ce l’ho avuto, mercoledì scorso, ho lavorato comunque e mi sentivo stanchissimo. In realtà, l’ho scoperto ufficialmente soltanto di sera quando mi sono misurato la febbre e avevo 39.

Allora ho dovuto disdire l’uscita a tartufi che avevamo programmato l’indomani, il cane purtroppo è rimasto deluso perché aveva già visto tutti i preparativi, i premietti già messi nella tasca della trisacca e tutto il resto. Ma niente, sarà per un’atra volta e meno male che nelle ultime settimane siamo già usciti tre volte a tartufi e Mina si è tolta la voglia di correre e scavare come una pazza.

La cosa bella della malattia, che poi è come un’influenza, è che stai a casa e non puoi fare granché. E’ per questo che mi è venuta voglia di leggere un bel libro e ho scelto un romanzo enorme, che mi ero comprato tempo fa, che non avrei mai avvicinato in tempi di routine lavorativa completa.

E’ un bel romanzo sinfonico, un po’ distopico che mi intriga parecchio. Ho già letto più di cento pagine, me lo sto godendo. Di solito quando leggo un libro spesso mi dimentico i nomi dei personaggi da un giorno all’altro che leggo le poche pagine che riesco a leggere di sera, prima di dormire.

In questo caso, sono molto più concentrato e quindi me lo godo di più.

Comunque, il Covid come sintomi mi ha dato debolezza, febbre forte, mal di testa, sfinimento, raffreddore, e ora un po’ di strascichi di debolezza soprattutto. Ma niente di insormontabile. Penso che fra qualche giorno sarò negativo e soprattutto sarò guarito senza più strascichi.

Ce lo deve aver contagiato Pietro, visto che lui invece è completamente negativo. Si vede che probabilmente ce lo ha avuto asintomatico la scorsa settimana e che ce lo ha passato senza alcuna avvisaglia da parte nostra. Aveva avuto semplicemente qualche starnuto, pensavamo che si trattasse della piscina.

In questi giorni ci siamo guardati delle serie Netflix: Stranger Things e l’ultima serie della Casa di Carta. Ci siamo fatti delle maratone assurde di serie tv. Poi, abbiamo visto anche qualche film rosa, commedie romantiche scelte da Giusy sempre su Netflix.

Ora, devo dire che Netflix è sicuramente una figata, niente pubblicità e puoi scegliere i film e le serie che vuoi. Però ad esempio mentre si mangia io preferirei vedere la tv generalista, per non farmi totalmente monopolizzare dal modello on demand di Netflix.

Zappare ogni tanto nei vecchi canali Rai, Mediaset ecc. è sempre bello.

A parte che almeno ogni tanto si vede un telegiornale o un programma di approfondimento e questo è fondamentale per non perdere totalmente il contatto con la realtà esterna. Ieri, ad esempio, ho visto In mezzora con Lucia Annunziata sulla guerra in Ucraina ed è stato molto interessante. In studio c’era Paolo Mieli. In collegamento c’era Henry Levi Strauss e Tonia Mastrobuoni di Repubblica.

Il dibattito è stato acceso e poi è stata la volta di un’intervista a Matteo Renzi che fa sempre la sua figura, per quanto lo consideri ormai più un sofista che un politico. Ad ogni modo, seguire l’Annunziata mi è servito per non perdere il filo del dibattito politico attuale. Ce ne fossero di trasmissioni così, altro che. Non dico di vedere soltanto dei talk show, ma un sano mix di Netflix e generaliste non fa male.