talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

26 febbraio 2019

Memorie di un malato di cuore

Non sapevo nemmeno di avere un cuore fino a un mese fa, poi mi è venuta la fibrillazione atriale e mi è cambiata la vita all’improvviso. Un mese fa mi è cambiata la vita, quando il cuore ha cominciato a galopparmi nel petto, sembrava un cavallo che scalciava da dentro il corpo eppure ero fermo davanti allo specchio a farmi la barba.

Ho fatto finta di niente, ho pensato fra poco smette e invece continuava a sbattermi il cuore e a galoppare a cento all’ora. Non mi era mai capitato e anche in motorino continuava a sbattere fortissimo e veloce. Mi sono spaventato, ho prenotato gli esami, ma l’elettrocardiogramma l’ho fatto soltanto dopo qualche giorno e il dottore mi ha detto fibrillazione atriale in corso, vada subito al pronto soccorso.

Sono andato al pronto soccorso del San Giovanni, mi hanno dato un codice giallo e c’era un mare di gente in attesa. Quando mi ha visitato la cardiologa mi ha subito spostato in reparto, perché oltre alla fibrillazione mi ha trovato un difetto congenito all’atrio, un DIA (Difetto interatriale).

Tutti i medici mi chiedevano se stavo bene, se non ero affannato, se riuscivo a respirare e io gli ho risposto che stavo bene. Erano un po’ straniti i medici, perché in teoria mi sarei dovuto sentire completamente spossato.

Insomma, un mesetto fa ho scoperto che ho un difetto cardiaco dalla nascita e che mi devo operare per correggerlo. L’operazione la farò entro un paio di settimane e ora sono in attesa dell’intervento, in cura ma almeno sono a casa.

Cosa è cambiato da quando ho scoperto di avere un problema cardiaco.

Da quando sono stato male sono successe alcune cose importanti. Prima cosa, ho smesso di fumare. Prima fumavo più o meno un pacchetto di sigarette al giorno, adesso non fumo più da tre settimane abbondanti e senza troppi sforzi. Ho avuto una tale paura con la fibrillazione e me la sto facendo talmente addosso per l’intervento che le sigarette sono l’ultimo dei miei pensieri.

Non ho più lo stimolo di fumare, incredibile visto che prima invece mi accendevo una sigaretta appena sveglio, con il caffè, e alle 9,30 di mattina mi ero già fumato almeno quattro o cinque sigarette.

Ho smesso anche di bere caffè, in realtà me ne faccio uno alla mattina, per il caffè latte della prima colazione, un’altra novità della mia nuova vita. Niente più caffè, che mi agitava troppo, e caffè latte con fette biscottate e marmellata oppure biscotti secchi a colazione.

Non bevo più, almeno per ora in attesa dell’operazione. Prima bevevo tutti i giorni a cena, vino rosso. Ora mi bevo soltanto acqua. Ho bevuto un paio di volte vino bianco e birra nell’ultimo mese, un bicchiere ogni tanto si può fare. Un bel cambiamento visto che prima mi bevevo vino rosso come se fosse acqua. Non dico che non tornerò a bere un po’ dopo l’intervento, ma per ora mi tengo senza che sia un sacrificio troppo grande.

Da quando sono stato male mangio più dolci, ma non posso mangiare il cioccolato perché mi fa galoppare il cuore. Si vede che il cioccolato è un eccitante, fatto sta che mi fa un effetto piuttosto immediato al cuore, un po’ come quello che di norma fa il caffè con la sigaretta. Una bella sveglia al cuore.

Prima non avevo mai pensato alla conformazione del cuore, ora mi ritrovo a pensarci e quando mi stanco un po’ sento il sangue dentro al cuore che si muove come se fosse shakerato, da una parte all’altra del cuore, e sbatte sulle pareti, come le onde del mare che si infrangono sugli scogli. E allora freno e mi fermo del tutto se sto camminando per riportare il cuore ad una velocità tranquilla di crociera.

Da quando sono stato male un mese fa sto anche attento a cosa mangio. Certe verdure a foglia larga non le devo mangiare, ad esempio gli spinaci, peccato perché gli spinaci mi piacciono. Invece posso mangiare le melanzane, che invece mi fanno abbastanza schifo, però le mangio lo stesso. In generale, sto mangiando molto bene e forse sto anche un po’ ingrassando, ma me ne fotto abbastanza. Semmai ci penserò dopo l’intervento se avrò qualche chilo di troppo, anche se non mi sembra per il momento.

Da quando sono stato male, mi stanco di più quando cammino soprattutto se faccio una salitina per strada mi viene il fiatone subito. Sembro un anziano, ma forse io sono sempre stato un anziano anche prima di sapere che avevo un problema al cuore.

Dentro di me mi immagino che la mia fantomatica lentezza che ho sempre avuto dipenda dal problema cardiaco che ho sempre avuto, e mi immagino che dopo l’intervento, quando finalmente il mio cuore comincerà a funzionare come un cuore normale, sarà una strana, nuova e bella sensazione sentire il sangue che gira bene nel cuore e che si ossigena come dio comanda, non come adesso che invece mi hanno detto che è mezzo inquinato di anidride carbonica e non è mai davvero ossigenato perché il sangue venoso si mischia sempre con quello arterioso puro.

Vedremo, però se davvero avrò finalmente il cuore a posto e il sangue pulito le cose dopo l’intervento dovrebbero nettamente migliorare.


2 marzo 2019

Stamattina mi sono svegliato presto, verso le sei e mi sono preparato la colazione. Da quando sono stato male, ho cambiato abitudini. Di mattina prendo il caffè latte con qualcosa di secco, fette biscottate o biscotti, questa mattina c’era crostata di ciliegie. Oggi per la prima volta da quando sono stato male ho rimangiato uno yogurt all’albicocca e per la prima volta da secoli ho sentito il gusto dell’albicocca.

Ho smesso di fumare da quattro settimane e sto cominciando a risentire di nuovo tutti gli odori e i gusti che prima erano coperti dal fumo. E’ una bella sensazione.

Il caffè la mattina lo preparo nella caffettiera piccola perché ormai ne bevo molto poco rispetto a prima quando cominciavo la giornata con una doppietta micidiale di caffè-sigaretta, caffè-sigaretta ripetuto per due se non per tre volte. Di solito entro le nove di mattina avevo già tre o quattro sigarette in corpo prima. Ora non più.

Stamattina mi sono preso anche metà Lasix, il diuretico, e la medicina del mattino. Poi fra poco mi dovrò fare l’iniezione di eparina che sto prendendo al posto dell’anti coagulante che ho dovuto interrompere in vista della prossima menata che mi tocca fare mercoledì prossimo, cioè l’estrazione dei due incisivi di sopra in vista dell’intervento di metà mese al cuore.

Belin, l’ultima sorpresina è che mi devono togliere due denti per evitare rischi di infezione durante e dopo l’intervento al cuore. Immagina come sono contento di questa rottura di palle dei denti inattesa.

Comunque, se si deve fare si farà. Ieri sono andato dal dentista per farmi il calco dei denti sostitutivi provvisori che mi dovranno mettere. Sarò come Joe Jordan, the shark, lo squalo del Milan anni ‘80, che giocava senza protesi la domenica. Magari quando sarò senza denti mi faccio una foto e la metto online, forse.


Per il resto, la sera vado a letto presto perché mi viene un sonno fulminante e mi sento completamente spossato. Una stanchezza invincibile che è anche abbastanza piacevole perché non puoi fare nient’altro che buttarti a letto a dormire.


12 marzo 2019

La mia giornata tipo è ormai quasi fissa. Di solito mi sveglio intorno alle 5.30 di mattina. Fuori è ancora buio. Devo andare in bagno, l’effetto del diuretico si fa sentire. A volte torno a letto e faccio un po’ di Qi Gong, in modo blando. Oppure mi alzo direttamente e faccio colazione.
La prima colazione è così composta: caffè latte, fette biscottate e marmellata (come in ospedale) e yogurt. Negli ultimi giorni mi sono calato lo yogurt da bere, quello da mezzo litro. Buono. Invece il Mueller con i pezzetti di cioccolato non lo prendo perché il cioccolato mi dà fastidio, ha un effetto troppo eccitante.

Con il cioccolato ho smesso, così come con il caffè, l’alcol e le sigarette, queste ultime senza rimpianti.
A colazione mi prendo le prime due pillole, poi verso le otto mi faccio la prima puntura di eparina. Ormai ho superato le resistenze e le punture me le faccio con una certa naturalezza grazie al pizzicotto che mi faccio sulla pelle della pancia per abituarmi al pizzico dell’ago prima di farmi la puntura. L’espediente funziona, ormai l’ago me lo infilo in profondità e va tutto bene. All’inizio invece era un problema, ma ora non più.

Dopo faccio un bel po’ di cruciverba e mi leggo il giornale. A volte il giornale del giorno prima se non ho avuto tempo o voglia di leggerlo il giorno prima.

Nei cruciverba come al solito non faccio i rebus, perché non sono mai stato capace anche se mi piacerebbe imparare, e non faccio mai i sudoku, che non ho mai provato a risolvere e in realtà non mi interessano. Non faccio nemmeno il labirinto, mi sembra troppo una cavolata, mentre faccio sempre “unisci i puntini” e il disegno che viene fuori colorando le zone con il puntino dentro.

Ieri mattina ho cominciato a leggermi Moby Dick, di Melville. Non l’avevo mai letto in età adolescenziale. Mi hanno detto che in realtà è un libro per ragazzi, ma mi piace molto lo stesso. Forse perché sono mentalmente un ragazzo. O forse perché molto semplicemente si tratta di un gran bel libro ed è logico che mi prenda così bene.

Ieri Moby Dick me lo sono portato anche all’allenamento di pallanuoto di Pietro, ogni giorno ci vado a vederlo l’allenamento da quando devo stare a casa per il mal di cuore in attesa della chiamata per l’intervento cardiaco.
A volte mi dimentico che non sono in vacanza in questo periodo, anche se in realtà questo periodo di attesa ha molto in comune con una vacanza o quanto meno con una sospensione della vita lavorativa. Ieri Pietro mi diceva sei in vacanza, in questo periodo, beato te e gli ho risposto non esattamente, sono in attesa.

Poi ieri sera ci siamo visto un film, John Wick, con Keanu Reeves, di una violenza inaudita e di fatto più simile ad un video game che ad un film. Alle 10.30 ero già a letto. Stasera invece usciamo, siamo fuori a cena….



CONTINUA...