talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

05 settembre 2006

5 agosto, Spiaggia di Afandou, 13.38


Stanotte ho fatto due sogni e con quello dell’altra notte sono tre, da quando siamo a Rodi. Stamattina per fortuna me li ricordavo bene, me li sono scritti nel mio quaderno dei sogni, meglio così, che di solito me li dimentico e poi mi rimane per tutto il giorno quella brutta sensazione di perdere i sogni.

Su tre sogni che ho fatto qui a Rodi, in due c’era la neve. Neve fuori posto, tra le altre cose. In quello di stanotte, poi, neve in agosto. Robe strane. Sarà mica lo tzatziki.

Oggi, siamo in uno spiaggione di ciottoli, molto più grande di quelli degli altri giorni. L’acqua si è calmata, prima c’era vento. A pranzo ci siamo portati il mangiare al sacco, le tiropite, ripiene di spinaci e formaggio, così risparmiamo. Gli altri giorni ci siamo calati dei pranzi luculliani, hamburger e insalata greca e birrone a mezzogiorno, e spendevamo un sacco a pranzo. Abbiamo deciso di concentrarci sulle magnate serali, ieri sera ci siamo spazzolati un’orata buonissima, anche se il proprietario del ristorante era un po’ paraculo, ci ha fatto aspettare tantissimo, poi arrostiva il pesce lì a vista, in una griglia, e il fumo ci arrivava direttamente sul tavolo.

Anche stanotte mi sono svegliato. Mi sveglio sempre di notte. Ho fumato alla finestra, poi mi sono letto due racconti di Bukowski, la Pina si è svegliata, ma poi si è riaddormentata subito. Non so come fa.

Tutto sto relax, diciamocelo, è quasi una palla. Però, anche se non vuoi ti rilassi lo stesso, perché qua c’è soltanto il mare e il sole che picchia di brutto. E’ per questo che me ne sto all’ombra, che poi sennò il sole ti rintrona. Poi, però, di sera mangiamo bene e la retsina è buona anche se sotto sotto sa di terriccio.

Per queste due settimane ci siamo affittati un Typhon, un motorino della Piaggio che è un vero trattorino, fatto apposta per gli sterrati e per tenere la velocità con la ripresa che si ritrova pure in salita. In Italia, di Typhon ce ne sono pochi, mi sa che lo fanno soprattutto per gli sterrati greci. E' un prodotto made in Italy, il Typhon. Però, quello che avevamo preso a Lefkadas tarellava molto di più, secondo me sotto ci avevano montato un novanta elaborato e avevano pure cambiato la marmitta. Questo no, a Rodi, è più inchiodato.

Stanotte mi sono fatto una bella cacata, era da un po’ che non cacavo. Si sa che in viaggio, quando cambi alimentazione, può capitare di cacare meno bene. Poi, cacare di notte è bello, perché puoi tenere la luce spenta e la porta socchiusa, così passa uno spiraglio di luce, e te ne stai seduto lì, a cacare e pensare e ti guardi la punta delle dita dei piedi e ti domandi perché i peli ti crescono solo sul pollicione e com'è possibile che il mignolo sia lì, non serve a un cazzo, però poi pensi che se per caso ti tagliassero un mignolo sai che male, quindi a qualcosa serve. Mi sembra di ricordare che il mignolino del piede serve per mantenere l'equilibrio e che la gente senza un mignolino gli viene mal di testa perché il labirinto dell'orecchio è sotto sforzo. Però non ci giurerei.

In questi giorni, sto nuotando molto. Mi faccio quaranta bracciate, prima al massimo ne facevo trentadue (al massimo). Non faccio nemmeno fatica a farne quaranta, anzi, domani ne faccio sessanta. Si vede che i polmoni mi reggono nonostante le sigarette. Ci siamo portati le scorte di Marlboro Lights dal duty free, pacchetto morbido, due stecche, stanno finendo. Con la scritta della morte ecc. in greco, c'è scritto pneuma qualcosa, non mi ricordo. A nuotare, poi, mi piace sempre tenere la testa sott’acqua e fare le capriole in avanti (quelle all’indietro no, entra l’acqua nel naso).

Il greco è incomprensibile. Però, mi piace. La Pina ormai la chiamo a turno: Kolaiannis, Petrolidis, Valaiakis. Ma Kolaiannis – o Iannis abbreviato – è il nome che preferisco. Le sta bene, la Pina c'ha la faccia da Iannis (vedi foto).

Ieri mattina, mentre tornavamo al nostro alberghetto a via Perikleus, uno dei tre cazzo di pappagalli che stanno sul trespolo in uno dei bar sulla piazza principale di Rodi vecchia ha urlato di brutto mentre passavamo. Mi sono cacato sotto dallo spavento. Gli avrei rotto la faccia a martellate, pappagallo di merda addomesticato che mi urli “malakka, malakka” a tradimento nelle uegie.

Stanotte, per dire, c’era un turista americano rincoglionito che si faceva fotografare di fianco ai pappagalli, che facevano tutte le moine, paraculi pennuti che scagazzate peggio dei piccioni sotto al vostro trespolo.

1 Comments:

At 12:23 AM, Blogger Supergip said...

Ciao, ho trovato il tuo blog su google, cercando informazioni su Afandou.
Io con altri 2 amici vorremmo andare quest'estate in Agosto per 2 settimane in un villaggio a Afandou. Il nostro villaggio dista 2km da Afandou, volevo sapere se ad Afandoudi di sera c'è vita, ci sono discoteche, bar, disco bar.
Oppure la vita e il casino si trova a Faliraki?
Vale la pena andare 2 settimane a Rodi per visitarla?
Mi puoi scrivere a questo indirizzo email: super.gip@virgilio.it
Grazie.
Ciao...

 

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