talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

24 luglio 2006

In piscina


Nel weekend siamo stati in piscina, quella vicino all’Olimpico, un po’ prima di piazzale Mancini. Sembrava di stare in vacanza. In questa piscina erano due anni che non ci andavo. Però, che sono passati due anni dall’ultima volta te ne accorgevi subito dalla pancia del bagnino. Due anni fa era un figurino, adesso è lievitato, c’ha una panza da competizione. Per il resto, quasi uguale in piscina.

A parte qualche piccolo cambiamento. Ad esempio, adesso c’è una doppia entrata, da una parte hanno inventato gli spogliatoi per gli uomini dall’altra quello per le donne. Una cosa inutile, anche perché poi ci siamo andati a cambiare fuori, negli spogliatoi all'aperto che sono unisex. E poi, gli ho dovuto lasciare la caparra di un euro per usare l’armadietto, giusto per non entrare in piscina con i caschi in mano.

La piscina vicino all’Olimpico non è pariola. Però, si vede che non è nemmeno una piscina come l’Argelati a Milano, dove il Marocco regna sovrano e se la gioca semmai con l’Ecuador quanto ad avventori. La piscina vicino all’Olimpico è semi-pariola. Ci siamo andati sabato tutto il giorno e ieri metà giornata, dopo le 14.00.

Costa 14 euro a cranio per la giornata, compreso il lettino. Ieri, che siamo arrivati di pomeriggio, abbiamo speso meno, 10 euro a cranio. Soltanto che all’inizio non c’erano lettini, era tutto completo. Poi, dopo poco si è liberato un lettino, una signora semi-pariolina ha fatto segno alla Giusy e così lei si è sdraiata e dopo poco c’era un lettino anche per me.

In questi due giorni mi sembrava di essere in vacanza perché non dovevo fare nessuno freelance nel weekend, allora mi sono dedicato alla lettura. Ho cominciato un libro che mi prende un sacco, l’ho quasi finito sotto al sole rovente dell’Olimpico sul Lungotevere, svaccato sui lettini blu della piscina. Si intitola “Confessioni di un sicario dell’economia”, di John Perkins, un analista economico delle grandi corporation americane che racconta di come il sistema lo abbia costretto a girare in lungo e in largo nel globo alla ricerca di paesi dove allargare le maglie dell’imperialismo americano. Paroloni per dire che andava in missione in diversi paesi mondiali produttori di petrolio, dall’Indonesia all’Ecuador, alla ricerca di persone dell’establishment da corrompere ecc. Poi si è pentito, intanto però per un po' ha fatto il giro del mondo agratis.

Questo libro, diversamente da quanto possa apparire a prima vista, non è una palla bestiale, è una specie di romanzo soltanto che tutto quello che si racconta è vero. Mi sono proprio impallato a leggerlo, così sopportavo anche meglio la Giusy che mi spalmava la protezione otto, personalmente odio la crema solare. Soltanto che lei mi unge come un pollo allo spiedo perché poi di sera non ha voglia di sentire le mie lamentele se per caso mi brucio, è successo già diverse volte quindi lei si è fatta previdente.

Fra una lettura e l’altra, in questo weekend sono successe delle cose molto interessanti. Prima cosa, ormai ci muoviamo con l’ammiraglia, il People nuovo 125, comprato usato in settimana, che è una vera figata, quando prendi le buche della strada quasi non le senti. All’inizio, mi spiaceva il fatto di rottamare il mio vecchio Free, adesso dopo qualche giorno che uso l’ammiraglia, un bel 125 color petrolio con il blocca disco che ci sta esattamente nel cassettino davanti, le remore di rottamazione mi sono passate.

Mi rendo conto che la mia parabola verso l’imborghesimento totale è più che avviata, quindi benvenga questo salto di qualità verso il 125. Considerato che me lo sono comprato a 34 anni, e che l’età minima per guidare un 125 è 16 anni, posso immaginare che fra due anni sarà la volta dell’acquisto di una bella macchina, che la puoi guidare a 18 anni. Allora avrò 36 anni e sarò certamente maturo per guidare una macchina e mi sarò finalmente ripreso dalla rottamazione della mia Polo blu, che tra l’altro non guidavo da tre anni, quando l’anno scorso mio fratello mi ha comunicato che la faceva rottamare a Milano. Un funerale senza fiori.

Tornando alla piscina, ieri e l’altro ieri ho ripreso confidenza con il mio corpo un po’ biancastro e leggermente appesantito da un anno di inattività fisica e mangiate mondiali. Però, niente di grave, un po’ di ciccetta non è male, stai meglio a galla in piscina dove non c’è mica l’acqua salata. C’erano i soliti culi in libertà, nel senso di fondoschiena femminili, ho ripreso confidenza anche con loro. Ho rivisto culoni, culotti, culetti, culacci, culi perfetti, chiappe sode e molle, smagliature, bucce d’arancio che mi viene sempre in mente un agrumeto quando sento questa espressione, cuscinetti, che mi viene sempre in mente il cuscinetto a sfera o l’airbag quando sento questa seconda espressione, di solito nelle pubblicità. Poi, ho ripreso confidenza con un elemento fetish che soltanto adesso mi rendo conto che agisce profondamente sul mio immaginario: i culi bassi.

I culi bassi lo so che canonicamente non sono belli da vedere. Però, tant’è, a me i culi bassi mi piacciono. So che sono il solito distorto, però a me le gambette corte non mi sono mai dispiaciute, anche perché sono volitive con quel passetto corto che accompagna in giro i culi bassi, che a loro volta rientrano a tutti gli effetti nelle macro-categorie dei culi. I culi bassi infatti rientrano nelle categorie summenzionate di culoni, culotti, culetti, culacci, culi perfetti, chiappe sode e molle, smagliature, bucce d’arancio che mi viene sempre in mente un agrumeto quando sento questa espressione, cuscinetti, che mi viene sempre in mente il cuscinetto a sfera o l’airbag quando sento questa seconda espressione, di solito nelle pubblicità.

C’era una bella culo basso gamba corta ieri e l’altro ieri e così guardandola sgambettare verso la piscina ho sentito che stavo riprendendo confidenza con le vacanze, con l’estate, con me stesso e mi sono potuto rimettere a leggere il mio libro di economia che sembra un romanzo in pace con me stesso. Culi bassi non spariranno mai, in piscina sono come il pecorino nei bucatini.

La gente di questa piscina vicino all’Olimpico è tutta educata, parlano piano per non disturbare, sono silenziosi e nessuna donna porta il tanga oppure tira le tette di fuori. Da un certo punto di vista mi fa piacere, così mi posso concentrare di più sulla lettura. Mi ricordo che in altre piscine non riuscivo mai a leggere più di tre pagine perché c’era qualche culo assolutamente fuori controllo, o qualche zinna in libertà, che non riesci proprio a concentrarti soprattutto se ci camminano in giro e gli ballano davanti, a bordo piscina a ventisei centimetri dalla tua faccia. Come se niente fosse e cosa sarà mai, ma forse è un problema mio, la gente fa l’indifferente perché ormai si fa così, si fa finta di niente di fronte al tu tun tu tun tu tun tu tun di un seno in libertà. Io per me non è così, se la carne ballonzola non riesco a leggere un libro sull'imperialismo americano, scusate, ma è così.

Per il resto, la riserva del mio nuovo People 125 dura un casino, anche se non si accende la spia arancione - non c'è la spia - e quindi bisogna stare molto attenti alla lancetta, come quando c’avevo la Polo che a volte rimanevo senza benzina a piedi perché il rischio mi attira in tutte le sue forme, anche quelle più stupide, come aspettare l'ultimo secondo prima di metterci 10.000 lire di benzina.

L’acqua della piscina è tiepida, le docce invece sono sempre ghiacciate, ormai mi sto imborghesendo perché mi ricordo che due anni fa ci andavo sotto senza battere ciglio, come quei marines che vedi nei film, e adesso invece mi sembro mia nonna, prima il piedino poi un po’ le spalle, ma poco, e poi chiudo del tutto il rubinetto.

Sabato le nostre vicine di lettino erano due milanesi bionde, in piedi culo basso tutte e due, però non mi piacevano perché erano fatte così: di sopra, magrissime, tutte palestrate, muscoli guizzanti ecc. Di sotto, un disastro di cellulite e culo basso però culo floscio, che puoi fare chilometri di palestra me se è basso basso resta e te lo tieni rasoterra. Insomma, ste due facevano il resoconto di quante spiagge conoscevano nel litorale laziale, toscano, ligure, pugliese ecc. Di quanti atolli caraibici avevano esplorato facendo snorkeling e vela e di quante spiagge raggiungibili soltanto via mare avevano visto in rada ecc. se si dice così.

Io cercavo di leggere, ma sentivo in sottofondo questo brusio costante e fastidioso e mi veniva da alzarmi e da dirgli, scusa ma perché non vai al mare invece di venire qua e continuare a dire che la piscina ti fa schifo e che domani mattina piuttosto che tornarci ti alzi alle sette anche se è domenica per prendere il treno e andare al mare? Non l’ho fatto perché la Giusy mi ha detto di non fare il polemico e poi sono troppo pigro per litigare con due milanesi bionde culo basso culo floscio in piscina di sabato col caldo che fa. Per fortuna domenica non sono tornate, alla fine lo dicevano che due giorni di seguito in piscina è improponibile, che palle. E meno male, vattene a Fregene e spero che ti venga lo scorbuto e le pustole nel culo floscio, fra una maglia e l'altra delle smagliature, che fa più male. Poi le bionde ossigenate mi danno fastidio alla vista, sarà la ricrescita nera, se ci aggiungi che sono culo floscio e mi rovinano il mito delle culo basso puoi capire che allora meglio non incrociarle nemmeno per sbaglio.

Poi, in piscina c’erano le ciccione proprio, poveracce, panzone e gambe giganti che sembrano dei tranci di vitella. Bianchissime. Però, quelle più che altro mi fanno pena, penso sempre a che sbattimento deve essere portarsi dietro tutto il tempo quel peso superfluo e come si devono sentire quando incrociano una con un bel culo sodo. Alla fine, ha ragione Pirandello, quello che conta è quello che ci sta dentro, non la presentazione, anche se ovviamente la presentazione può ingannare. Perché sotto a un bel culo magari si annida una stronza, anche se non puoi a priori pensare che ci sia una stronza, però in realtà le probabilità che una con un bel culo sia una stronza sono molto elevate, si vede che il culo sodo la fa sentire più fica, chissà perché.

2 Comments:

At 9:58 PM, Anonymous Anonimo said...

Non so chi tu sia, sono incappata per caso nel tuo blog digitando "Culi flosci" su google, ti chiederai perchè una debba avviare una ricerca di questo tipo, assurda effettivamente ma il fatto è che io appartengo alla categoria "culo alto e sodo, non stronza" e poichè in questo periodo sono un pò giù perchè ho preso un paio di kg(appartengo anche alla categoria gambe e culo da urlo ma pancetta ufff) ho deciso di tirarmi su il morale guardando i culi brutti delle altre (che vuoi ognuno ha le sue manie) e insomma ho letto il tuo blog e devo dire che mi è piaciuto, mi sei piaciuto tu: pungente, ironico ma non offensivo, anzi dolce e in un certo senso accomodante...Mi piace come guardi il mondo femminile, anche se evidentemente preferisci i culi bassi :) ...Un saluto

 
At 7:05 PM, Blogger talentaccio said...

mah, come ricerca non è male, a volte io guardo i film disaster movie e alla fine penso che tutto sommato mi poteva andare peggio. un saluto a te, la pancetta fa brodo, anzi, meglio un po' di pancetta che le costole sporgenti tutta la vita.

 

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