talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

25 luglio 2007

al faraone


la ragazza con il casco in testa si abbassa e beve dal nasone, il bambino dalla carrozzina la guarda, poi arriva un cane e lecca il becco della fontanella. lei non fa una piega, c'ha sto casco nero in testa, con i capelli neri che gli escono fuori, lunghi, poi arriva il suo ragazzo, con il casco in testa, grigio metallizzato. sti qua mi sa che hanno visto un po' troppi video del g8 e vanno in giro come i black blocs, belin, ma stai bevendo da una fontanella è mercoledì.

Poi se ne vanno, verso il motorino, non li vedo più, speravo che succedesse un po' qualcosa, due lingue almeno, niente, vanno in giro a piedi col casco in testa, belin, almeno prenditi una storta, così cadi e prendi una capocciato e il casco ti serve a qualcosa. allacciato il casco.

e arriva uno strillone, sai di quelli che dovrebbero vendere i giornali della sera, lo strillone. ma non strilla mica, anzi, posa il pacco di cellophane con i giornali dentro, c'ha addosso una pettorina gialla, sembra uno dell'anas, un operaio delle autostrade, invece è un finto strillone che non strilla da otto anni. posa il pacco di fianco alla fontanella. si china per bere, in quel momento arriva un cliente. lui non beve, si riabbassa tira fuori due giornali: uno lo vende, belin prende il resto dal marsupio, c'ha il marsupio, sembra un benzianio. l'altro girnale comincia a leggerselo lui, impalato in piedi davanti alla chiesa ucraina. certo che se lo leggi il giornale non ne vendi tanti, di giornali, poi chissà come stai sudando, con la pettorina, non sei mica la juve in ritiro.

mi sto bevendo la mia birra media, ci saranno 36 gradi, al faraone. mi sono messo al faraone così la piazza la vedo di sbieco. se vai nell'altro bar ce l'hai di fronte, la piazza, oggi volevo vederla storta. davanti a me al tavolino ci sono due donne, una ha 42 anni, lo so perché lo dice lei, "...ho 42 anni, sono scasciatella..." dice ma lo sanno tutti che non lo pensi, perché lo dici allora. è tutta ingioiellata, stile un po' da indianella, ma se va bene è una pariolina, non so se mi spiego, è una biondazza, con tutti i capelli effetto bagnaticcio, che secondo me per fare quell'effetto ricciolo bagnaticcio ci metti almeno trenta minuiti alla mattina. parlano di uomini. e di cosa vuoi che parlino, la biondazza a un certo punto risponde al cellulare e dice "...sì, sono la donna cliché..." e ride fra le unghiazze. prendo la birra, sorso grande. fa caldo. un caldo maiale.

intorno alla fontana c'è il pienone, gente del quartiere, mista a turisti. i turisti li riconosci subito, le donne del quartiere anche, perché stanno sedute sui gradini manco fossero in poltrona davanti a sky. sembra che su quei gradini ci sia come la sagoma dei loro fondischiena, da quanto sono un tutt'uno con il marmo. di solito, le donne del quartiere c'hanno un bel culo, sarà il marmo della fontana.

poi è passato uno con una maglietta nera che c'era stampata sopra una cravatta, sulla maglietta, mi piaceva, come disegno. peccato i capelli da querela, sai quelli un po' lunghi, alla coppola. oggi mi sono rasato i capelli, con la macchinetta, per sbaglio dietro la testa mi sono lasciato un ciuffo dietro, sembra fatto apposta. sembra un po' come i capelli degli ari krishna, mi manca il tamburello. però non c'ho voglia di rimettermi a taglarli tutti, tanto poi crescono.

le due donne continuano a parlare, a sussurrare di uomini, quella bionda di 42 anni dice che "...sai è un po' appesantito..." l'altra la guarda, sguardo bovino, allora lei traduce "....c'ha una panza.....". e ridono. belin, ma cosa c'è da ridere, dimmi cosa c'è da ridere. sorso grandissimo, caldo maialissimo. terza fortuna, blu.

l'altra donna ha i capelli neri corvini lunghi, non ha quarant'anni, è succube, è lei che ascolta le gesta dell'altra, la biondazza, che parla di fanghi e terme a cicciano, crisciano non so, mentre con la mano unghiata tocca il bordo del bicchiere, sarà stato thè freddo, vuoto. e la biondazza le dice "...sai lì vicino c'è un'ottima gelateria..." e l'altra l'ascolta, manco fosse la prof di greco, vicino a barberini.

guardo il cellulare, il mio, non ha chiamato nessuno, nemmeno un'anima, faccio il numero della segreteria, vuota. belin.

poi passano tutte queste carrozzine, sembra che vadano a fare una gara fuoristrada, ci sono ste carrozzine con dei pneumatici gonfi, sembrano le suole delle timberland, vibram, ma dove li portano sti bambini, a fare la corazzata potionkin de noiantri? con quei pneumatici li potresti buttare giù, dalla scalinata di ingegneria, tranquillo, se gli metti il casco al bambino, magari in via cavour anche se li stirano magari sopravvivono. o no, ti fai prestare un casco.

poi, belin, passa una, bel culo, in tuta e body bianco. c'ha un bel culo rotondo, sodo, dal culo è una del quartiere, solo che c'ha una faccia cazzuta, come se le avessero messo una spina nei sandali e lei ci camminasse veloce sopra, per farsi male. va a passo spedito. poi torna, ha fatto la spesa e se ne sta tornando chissà dove, mi sa a casa.

arriva uno di quelli che suonano la fisarmonica, belin, dico forte no dai, no, suona "when the saints go marchin in" con accento bangladesh, la biondazza gli da le monetine io niente, i sei turisti lì al faraone anche loro gli lasciano una monetina, perché lui si pianta come un palo di fronte e non si schioda mentre si sbafano sei gelatazzi alla frutta e verdura. da me ci resta tre secndo e se ne va. non è aria. anche se prima o poi mi compro l'oca, sai, quella gialla, quella con il collo snodato, quella che canta e dimena il collo quando gli dai la carica. l'altra volta ne ho vista una con il cappello tipo vasco rossi, anzi tipo che guevara. non avevo cinque euro se non me la compravo.

in piazza hanno aperto un frutta e verdura vero, vende birre da 66 cl e quelle del quartiere invece di sedersi al bar si prendono la birra lì poi si risiedono sul marmo. culi di marmo.

la vetrata della chiesa qualcuno l'ha rotta, secondo me quelli che giocano a pallone, hanno sostituito il vetro con un vetro trasparente, tutti gli altri sono colorati, di vetri. ma non si vede, devi alzare lo sguardo e secondo me non lo alza nessuno, tutti testa bassa e pedalare. o parlano di uomini e fanghi.

oggi in edicola mi sono comprato il secolo XIX. belin, erano quei sei anni che non me lo compravo, sono andato direttamente allo sport. la samp ha comprato un po' di giocatori, mazzarri gioca con il 3-5-2-1. belin, il genoa è in a. Poi, sono entrato dall'egiziano, ho pagato, ero ubriaco secondo me. a piedi, ho visto due che si stavano lasciando, vicino ad un ristorante calabrese. poi, le puttane, sedute sugli scooter. tutte al cellulare. poi, all'angolo fra largo brancaccio e via dello statuto, al semaforo, sempre rosso quel semaforo, la solita puzza di piedi. ma da dove viene, quella puzza, è sempre lì, d'estate però è più forte, sai.

in sti giorni pieno di incendi. tutti piromani, ultrasessantenni, alcuni li beccano con il cerino in mano. ma pitbull, dove sono i pitbull?