talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

13 aprile 2014

Decrescita (molto) felice

Stamattina siamo andati all’Upim a fare un giro e sono rimasto flashato dai prezzi bassissimi dei vestiti. Mi sono comprato due paia di jeans, i miei Meltin Pot sono troppo lisi e vecchi e non posso più usarli in queste condizioni. Alla fine, due paia di jeans nuovi all’Upim un paio 14,90 euro e l’altro paio 18 euro se non sbaglio, ma meno di 20 euro.

Con 38 euro sono uscito con due paia di jeans nuovi. Ora bisogna vedere quanto durano, se sono di buona qualità ecc. però la cosa che mi ha colpito sono i prezzi super scontati che ci sono all’Upim anche perché non siamo in periodo di saldi, anzi. Si vede che la gente non ha più un soldo da spendere e per questo l’Upim si è adeguata alle condizioni del portafoglio dei clienti, eliminando tutte le marche costose e mettendo in vendita cose non firmate.

Devo dire che la cosa mi ha fatto un effetto più che positivo, perché tutto sommato la roba c’era, magliette, giacche, vestiti, scarpe ecc. L’unica differenza è che non c’erano le marche. E chi se ne frega della marca!

Un’altra cosa che mi ha colpito è che di gente all’Upim nel reparto vestiti almeno ce n’era pochissima e che hanno anche praticamente smantellato il reparto giocattoli. C’erano soltanto pochissimi scaffali con dei resti di magazzino. Anche i giocattoli si vede che non tirano in questo periodo.

Ora vediamo come sono i miei nuovi jeans alla prova dei fatti. Un paio è più attillato e a vita più bassa. L’altro paio ha una forma più classica. Decrescita felice come se piovesse. Praticamente all'Upim hanno cambiato target di riferimento, nel reparto uomini non c'è più una marca è tutto felicemente non firmato.

Prima dell’Upim abbiamo portato i due materassi vecchi alla raccolta dei rifiuti speciali in Piazza Vittorio, che è arrivata a puntino visto che ieri abbiamo preso e montato il letto nuovo in casa.

Oggi a pranzo per il brunch sono venuti Walter, Letizia, Julie e Lucie e Muriel. Mega brunch con: 12 uova strapazzate, bacon, salmone, pane e burro, pane bianco e di segale nero (che ci sta bene al brunch), burro italiano e Lurpak, vino rosso, peperoni, salsiccette (buonissime al vino e finocchietto), il formaggio che abbiamo comprato ieri dai pugliesi sotto i portici, è stato un volo. Abbiamo spazzolato via tutto, il brunch della domenica è una figata!

Tra l’altro ora in cucina ci mancano soltanto gli sgabelli per il bancone. Vogliono tutti venire a mangiare qui perché la cucina è super accogliente e con la lavastoviglie è molto meno sbattimento invitare gente a casa.