talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

23 marzo 2014

Super magnata da Krishna 13

Ieri sera siamo andati da Krishna 13, il ristorante indiano sotto casa. E’ buonissimo, belin ce l'ho sotto casa. Ragazzi, siamo andati con Amadis e Fernanda, le abbiamo invitate a cena dopo che ci hanno dato una mano con la casa. Sono arrivate un po’ tardino, ma avevamo prenotato e se semo fatti una magnata eccezionale. Ci hanno sfondato di cibo fantastico.

Era sabato sera e quindi il ristorante era pienissimo. Nessuno di noi era esperto di cibo indiano, anche se a me piace (in generale). Sono andato diverse volte dall’indiano, a Monti ce ne sono due in via dei Serpenti e lì vicino. Ma erano anni che non andavamo più.

Il Krishna 13 ha una bella atmosfera soffusa, indiana. Gli abbiamo chiesto un misto di antipasti e ci hanno detto no, qui antipasti non ce ne sono, vi portiamo noi un misto di piatti di pollo. Ok. Ci hanno riempito. Intanto ci hanno portato le tre salse di base, su un piattino di acciaio a centro tavola, una verde alla menta, una rossa super piccante e la terza in agrodolce, giallognola. Di accompagno con tutti i piatti che sono arrivati dopo.

C’era il nan, il pane che sembra pane carasau un po’ speziato. Poi, è arrivato il pane loro, liscio e con formaggio dentro. Buonissimo. Poi, la prima portata un pollo a tocchetti verde. Penso che fosse pollo agli spinaci. Squisito. Non era piccante e anche Pietro se n’è mangiato un pochino. Per il resto, il povero Pietro ieri sera non ha mangiato quasi niente, a parte il riso che è arrivato bianco e giallo.

Dopo il pollo verde è arrivato un trionfo di pollo cucinato in dieci modi diversi, tutti eccezionali. Ce n’era uno piccante da favola. Due bocce due di rosso Nero d’Avola. Alla fine babà indiano (eccezionale) e gelato al pistacchio, ottimo. Insomma, sulle pareti ce l’avevano appeso il riconoscimento del Tripadvisor 2011, 2012 e 2013 e capisco perché. Davvero Krishna 13 mi vedrà spesso protagonista.

Abbiamo speso 120 euro in 5 e secondo me è ottimo rapporto qualità-prezzo, lo consiglio a tutti anche perché i camerieri sono simpatici, ti aiutano a scegliere ti chiedono tutto il tempo com’è andata. Bagni puliti e tutto molto simpatico l’ambiente, che è piccolo alla fine. C’è una maxi tavolona per le cene di gruppo e poi alcuni tavoli più piccoli. Non ti mettono nemmeno troppa fretta di mangiare a palla, anche se noi siamo arrivati almeno mezzora in ritardo.

Non saprei isolare un piatto particolare che mi è piaciuto di più. Dopo il primo giro di pollo verde mi sentivo come ubriaco di spezie, una piacevole sensazione di ubriacatura ma non era il vino, erano le spezie. Belin, mi sembrava di essere piacevolmente stonato. Alla fine ero pieno come un uovo, nel senso che magari la prossima volta mi scelgo un piatto e mi concentro su quello anche se la scelta degli assaggini ti fa conoscere tutti i gusti che potresti trovare.

Amadis e Fernanda, simpaticissime, hanno magnato anche loro ai quattro palmenti e doppiomenti, ci siamo alzati che barcollavamo. Dicevano che i camerieri erano tutti belli e in effetti era così. Molto cortesi e simpatici anche se c’erano i soliti problemi ampiamente superabili di comprensione linguistica. Sul menù tutti i piatti sono descritti anche in inglese. Però secondo me conviene chiedere a voce a farsi servire da loro, anche se la prossima volta voglio provare l’abbacchio al tikka, allo yogurt speziato, perché il tikka me lo ricordo (ieri sera non l’abbiamo assaggiato) ed è buonissimo.

Alla fine siamo saliti a casa e se semo aperti un Berlucchi, dulcis in fundo. Belin, io mi sarei fatto un caffè ma Fernanda e Amadis avevano portato la bottiglia e allora ci siamo fatti il bicchierino della staffa. Non ci siamo fatti mancare niente. Super magnata da Krishna 13.