talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

17 maggio 2014

Gallery fotografiche

Le gallery fotografiche sono la cosa più bella che c’è. Mi sono appena visto le foto di alcuni calciatori che andranno al mondiale in Brasile e c’è il confronto di com’erano otto o dieci anni fa. Eto’o e Iniesta sono uguali e com’erano, spiccicati.

Cristiano Ronaldo e Messi invece sono cambiati molto, entrambi sono più asciutti. Pirlo è barbuto e nel 2006 nella foto del mondiale in Germania aveva una capigliatura curatissima, scalatissima, sembrava appena uscito dal casco del parrucchiere. Robben aveva i capelli otto anni fa adesso non più, però il sorriso è sempre lo stesso. Non ci ha perso molto senza capelli.

Ultimamente sto rivalutando il ruolo dei pelati. Penso che alla fine perdere i capelli non sia così grave. Certo se li hai persi tanto vale tenerli corti quelli che ti restano, dai meno nell’occhio. E poi molto dipende dalla forma della testa.

Un’altra gallery che ho visto stamattina su Repubblica.it è quella delle parole famose. C’era Emma Marrone che diceva che non puoi piacere a tutti e che piuttosto che essere criticata preferirebbe una sana indifferenza da parte dei detrattori. Che dire, forse ha ragione Emma, a me Emma piace come cantante e come personaggio e penso che qualche critica anche pesante faccia parte del gioco. Quindi, non sono d’accordo. Meglio le critiche dell’indifferenza.

Ho aperto la finestra per far uscire il fumo, speriamo che non venga un piccione sul davanzale. I piccioni mi mettono in agitazione, sul davanzale. Ho paura che entrino in stanza e lì sarebbe davvero un casino perché ricacciarli fuori non è una passeggiata.

Stamattina c’è la notizia di un ragazzo di 25 anni che ha ammazzato con un punteruolo i nonni anziani e la zia di 56 anni. Poi è fuggito e si è costituito in un’altra città. Dicono i vicini che era una famiglia tranquillissima, dicono sempre così i vicini. Ma allora vuol dire che la violenza è tranquilla, o che la violenza fa parte della normalità perché questi gesti quasi sempre li fa qualcuno di insospettabile. La violenza è insospettabile oppure è una cosa normale di cui ci stupiamo sempre ma invece non ci dovremmo stupire.

Ieri sera ho finito il libro “Cosmopolis” di Don De Lillo. E’ il primo libro che leggo di questo autore molto importante della letteratura americana. Ne leggerò altri perché Cosmopolis mi è piaciuto molto. E’ tutto ambientato in una limousine bianca, il protagonista è un miliardario che si è arricchito nel mondo della finanza, ossessionato dall’andamento irregolare dello yen su cui lungo il tragitto in limousine perde tutta la sua fortuna immensa. La sua scommessa va a rotoli e progressivamente lui, il protagonista Eric, finisce all’inferno. Finisce con una scena cruenta. Lui di fronte al suo assassino che si spara volontariamente nella mano.

Ma ci sono delle scene favolose, come gli scontri di piazza, lui sdraiato nudo sull’asfalto insieme ad una marea umana, tutti nudi e immobili sull’asfalto è una scena di un film. Lui che si taglia i capelli dal barbiere della sua infanzia. Ecc. Ora devo mollare questo post perché ne voglio fare un altro su Vujadin Boskov. Me l’hanno chiesto. Belin, i piccioni volteggiano minacciosamente nel cortile.