talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

06 febbraio 2016

Breve resumée

Negli ultimi tempi sono stato un po’ assente, chiedo venia ai miei lettori e faccio un rapido riepilogo delle ultime novità salienti della mia vita.

Parto dalla Samp. La Samp fa schifo quest’anno e ci sarà da soffrire fino alla fine. E’ un peccato, sarà un anno amaro per noi doriani, alle prese con scelte tecniche e societarie da manicomio.

La partenza di Eder non è stata poi così inattesa, era prevedibile che il giocatore volesse partire per provare a giocarsela in una grande. Non so se l’Inter sia il massimo per nessun giocatore, Mancini in questo periodo mi sembra un po’ troppo nevrastenico. Però ci può stare che Eder se la giochi, chi se non lui può essere la spalla ideale per Icardi.

Detto questo, la mancanza di programmazione della società è sotto gli occhi di tutti e l’acquisto in zona Cesarini di Quagliarella è soltanto un palliativo, anche se confido in alcuni gol pesanti del bomber (5 gol per fare punti gli chiedo). Spero anche che Muriel possa giocare con continuità. Almeno questo.

L’equivoco Cassano non è certo servito, col senno di poi e con la squadra che abbiamo imbastito a inizio campionato era meglio tenersi Zenga.

Incomprensibile la cessione di Regini e Zukanovic, in simultanea, che ha lasciato la fascia sinistra completamente sguarnita. Dodò è un’ala sinistra, non sa difendere.

Ranocchia, due partite, ci ha fatto prendere due gol. Da paura Ranocchia.

Per non parlare di Moisander & C. Il povero Barreto massacrato, ma non è certo colpa sua. E dire che doveva essere il colpo del mercato. Litigare con Zamparini per Barreto, ci vuole solo la Samp! E ora è relegato tristemente in panchina.

Speriamo bene, ma già domani sera all’Olimpico contro la Roma la vedo male, con la difesa a tre che fa acqua e la paura che attanaglia una squadra consapevole di tutte le sue lacune che l’anno scorso venivano coperte con grandissima maestria da Mihajlovic, il cui valore a questo punto è ancor più evidente.

Montella deve stare attento e molto calmo. Scegliere un undici titolare e non fare troppi casini di modulo perché i giocatori non ci capiscono niente se cambia troppo le carte in tavola. Il pareggio al 94esimo contro il Toro è stato allucinante.

Ma basta Samp.

Ieri Pietro poveraccio si è messo l’apparecchio fisso per ampliare la parte superiore della bocca dove c’è troppo affollamento di denti. Gli è già caduto un canino da latte sopra, che in teoria dovrebbe cader quando hai 11 o 12 anni, e non c’è assolutamente lo spazio fisico perché possa crescere. Questo apparecchio nuovo è una morsa agghiacciante, interno, che deve spingere i denti superiori per aprirgli il palato e creare lo spazio perché il canino e gli altri denti possano crescere.

Pietro ha il morso inverso come la madre e questo primo apparecchio è fondamentale per cominciare a correggere il difetto.
Il problema è che Pietro non riesce più a mangiare bene le cose solide, scatarra in continuazione per la salivazione prodotta dall’apparecchio che deve essere stretto tutti i giorni per aumentare la pressione che consente il divaricamento del palato.
Quando parla, sembra che Pietro abbia una patata in bocca e scatarra spesso e volentieri.

L’unica cosa positiva è che in questo modo dimagrirà e che giocoforza parla meno.

Questo apparecchio se lo deve tenere per sei mesi, poi passerà ad un altro apparecchio meno invasivo e mobile. Insomma, non una situazione del tutto agevole per il nostro Pietro, stamattina al supermercato gli ho comprato un bel po’ di budini al cioccolato, actimel e cose molle che riesce a mangiare più facilmente.

Altro capitolo su Pietro è la pallanuoto.

Adesso lui si allena a nuoto due volte a settimana, poi il sabato (oggi) fa l’allenamento di pallanuoto alle 14. E’ bellissimo vederli giocare in vasca, sono fortissimi! Pietro sta in difesa, tipo Pietro Vierkowood dei vecchi tempi. E’ un difensore nato, grande difensore e l’altra settimana al torneo che hanno fatto ad Anzio, dove hanno sbaragliato gli avversari vincendo quattro partite under 9, ha sfondato il centravanti avversario che per disturbarlo continuava a schizzargli acqua in faccia.

Al ritorno in macchina era talmente stanco che si è addormentato.

In tutto questo, Giusy ha cambiato lavoro da gennaio e torna più tardi a casa la sera. Però in questo modo passo più tempo io con Pietro perché ceniamo insieme, spesso solo io e lui in attesa che la Giusy arrivi a casa quando fa tardi.

Non è male questa cosa, perché così stiamo insieme di più in maniera più “maschile”.

Film, ultimamente mi sono visto Sherlock Holmes giovane, molto carino, in dvd affittato dal filmaro di via Merulana. Ieri sera invece ci siamo visti in dvd il film Everest, molto inquietante. Lo consiglio.

Libri, ieri sera mi sono finito un libro di Mausering (si chiama così?) sul campione di scacchi Aleskine, il seguito del libro La Variante di Lunemburg sempre sul gioco degli scacchi. Un libro molto triste di Adelphi. Ne valeva la pena ma ora vorrei leggermi qualcosa di più leggero per compensare un po’.

La mia calvizie avanza sul cucuzzolo, l’altra sera Pietro mi ha detto stai perdendo i capelli sul cucuzzolo, gli ho detto lo so, poi mi ha detto devo fregartene. In effetti me ne frego anche se un po’ mi dispiace se penso a tutti i capelli che ho sempre avuto in testa.

Al lavoro va abbastanza bene, mi sono abituato anche io a nuove mansioni che mi sono state affidate, con qualche difficoltà iniziale, un po’ come l’apparecchio di Pietro. Una discreta morsa. Però dai, tengo botta.

La Giusy mi dice che sono sempre sulla difensiva e che dovrei attaccare di più. Forse ha ragione, ma la filosofia dura a morire è che per prima cosa, la cosa più importante, è la difesa, cercare di non prendere gol. E’ vero che il catenaccio non paga sempre, però prima la difesa, poi l’attacco se ti rimane abbastanza birra.

Certo giocare sempre di rimessa non è il massimo del divertimento, bisogna contare sulla distrazione dell’avversario, però se non puoi proprio imporre il tuo gioco tanto vale non perdere. E se c’è l’occasione buttarla dentro da cecchino.

Capisco meglio perché Eder ha voluto provare ad andare in una squadra più forte. Non è detto però che gli vada bene, anche perché l’Inter fosforo a centrocampo poco.

Altre cose, oggi spero di leggermi tutto il giornale, la Stampa, così mi faccio un recap della settimana.

Stasera tonno e cipollata, belin che buono.

Fra poco brunch, uovo fritto con formaggio vorrei. Ora vado a preparamelo.