talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

14 febbraio 2016

Come rovinarsi la domenica

Niente, quest’anno c’è da soffrire e da sperare che la fortuna giri perché secondo me ce la vedremo brutta fino alla fine, soprattutto se il Frosinone comincia a vincere fuori casa mentre noi non vinciamo più nemmeno a Marassi.

La Samp di quest’anno rischia di brutto. E’ appena finita Samp-Atalanta, partita oscena finita zero a zero. Ma se non vinci più mai nemmeno in casa sono dolori.

Oggi squadra inguardabile. L’unica nota positiva è che non abbiamo preso gol, anche se nel primo tempo hanno annullato una rete all’Atalanta per un fuorigioco inesistente, episodio favorevole prontamente compensato nel secondo tempo da un rigore sacrosanto non fischiato alla Samp per fallo di mano netto di Masiello in area. Favori alla Samp manco morti, ma con un presidente come il nostro non mi stupisce.

Da piangere il gol ceffato da Ricky Alvarez di testa a due minuti dalla fine. Una cappella imperdonabile, e una cappella dietro l’altra il Frosinone è a tre punti da noi, sempre più impauriti e in piena lotta per non retrocedere.

Penosi e con il braccino ormai facciamo pietà. La paura attanaglia una squadra di una lentezza esasperante che non riesce quasi mai a concludere a rete. Un pianto.

Domenica andiamo a Milano contro l’Inter e buschiamo, quella dopo con il Frosinone in casa diventa uno spareggio. Quello che posso dire è che la Samp di Montella oltre tutto è sfigata e quindi il fattore c… non ci arride e questo non è secondario. Tutti gli episodi contro: a Bologna rigore contro a tre minuti dalla fine, col Toro pareggio avversario al 94°, a Roma traversa nostra al 94°.

Oggi rigore per noi con il mani di Masiello non dato, identico a quello subito a Bologna. E’ vero che oggi hanno annullato quel gol di Pinilla che non era fuorigioco, ma è altrettanto lampante che se per caso andassimo in B non gliene fotterebbe niente a nessuno, se non a noi tifosi blucerchiati.

Siamo zeppi di doppioni in attacco (Cassano-Alvarez-Correa, Quagliarella-Muriel), in compenso avevamo due mancini (Regini e Zukanovic), improvvidamente ceduti entrambi a gennaio per fare cassa e non sostituiti da un giocatore di ruolo. Venduto anche Eder, il nostro miglior giocatore in tutti i sensi.

Nessun giocatore è determinante, Fernando non è scarso ma è un paracarro e predica nel deserto, nessuno inventa, Soriano è sparito, nessuno salta l’uomo (a parte Dodò), zero personalità, difesa colabrodo, i casini giudiziari di Ferrero e il personaggio in generale sono una iattura, per non parlare dei suoi problemi finanziari che investono la stessa tenuta della società, un personaggio oltre tutto maldigerito dall’ambiente e dalla tifoseria.

Il paragone con il Parma ha toccato un nervo scoperto, ahimé, sarà la volta semmai che mi disintossicherò dal calcio per qualche anno.

Un gioco lentissimo, esasperante, senza sbocchi e senza idee. Una squadra che ha una paura fottuta, nessuno che vuole avere la palla nei piedi. Tutti fermi ad aspettare il passaggio. Allucinante.

Comunque, lo dichiaro pubblicamente adesso: se per caso andiamo giù, l’anno prossimo disdico l’abbonamento a Sky. E mi riservo di fare lo stesso se i presupposti della Samp resteranno questi perché il sangue marcio che mi faccio con la Samp non ha senso.

Il giocatore che più mi irrita è Correa. Lentissimo, scarsissimo, inutile, non crea e non copre, non tira, non la passa. Un pacco gigante. Non che Ricky Alvarez sia meglio, oggi ha sbagliato un gol di testa che era un gol fatto, l’unica occasione (solare) che abbiamo creato in 95 fottutissimi minuti. Allucinante.

Dopo questa partita sono completamente distrutto psicologicamente e fisicamente. Ho fumato come un dannato e mi è venuta un’ansia assurda.

E’ incredibile che non sia ancora scoppiata la contestazione dura della tifoseria, ci vogliono i tifosi della Samp per continuare a fare il tifo per questa squadra messa insieme senza nessun tipo di criterio.

Considero Montella incolpevole di tutto e anzi spero davvero che lui, sampdoriano doc, riesca a tenerci su in qualche modo anche se non sarà certo facile.