talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

01 aprile 2006

Parentesi enigmistica


Ho due o tre paroline da dire a (Clark), che poveraccio lo so benissimo che alla fine non c’entra tanto lui, (Clark) dico, dovrei prendermela direttamente con (Antonello) e (A. Bartezzaghi), i mostri sacri della Settimana enigmistica, che me la compro sempre, tutti i sabati, costa un euro e dieci, ma forse è aumentata, perché quando al sabato mi compro Il Corriere della Sera e la Settimana Enigmistica spendo in totale 2,60 euro.

Ma oggi è domenica, quindi me la prendo con (Clark), perché ai cruciverboni di (Antonello) e (A. Bartezzaghi) – Parole crociate a schema libero - ci arrivo di solito il martedì o il mercoledì, dopo che il sabato e la domenica è andato tutto abbastanza liscio perché comincio dall’inizio della Settimana enigmistica, con le facilitate, Le risate a denti stretti – che non c’è niente da risolvere, sono le barzellette – La pista cifrata – che devi soltanto unire i puntini e viene fuori il disegno, vengono benissimo se le fai con un tratto pen – quelle difficili, in fondo alla Settimana enigmistica, tento di risolverli in bagno, prima di andare al lavoro.

E per lo più per colpa di (Antonello) e (A. Bartezzaghi) arrivo al lavoro in ritardo abissale il martedì e mercoledì, perché mi incaponisco caparbiamente a volerli risolvere, quei cruciverba difficilissimi, senza riuscirci quasi mai, quindi quando mi rendo conto che non riesco a farli, sono già asfaltato nelle meningi alle nove di mattina, ancor prima di arrivare al lavoro dove dovrò comunque produrre degli articoli, e a me le meningi al lavoro mi servono come il pane.

Ma spesso me le sono fuse al cesso appena sveglio, in un giorno feriale, anzi le meningi di solito il martedì e mercoledì me le sono spremute e consunte asfaltate e piastrellate ancor prima di essermi fatto il bidet, con il sapone liquido che si chiama Bergamon, perché è al bergamotto di gusto – ma non si beve – e a me quando mi faccio il bidet di solito mi viene in mente l’Atalanta, perché Bergamon e Bergamo è un attimo.

Perché le mattine che arrivo ad (Antonello) e (A. Bartezzaghi) – il martedì e mercoledì - di fare la doccia e farmi la barba, che io in bagno con la toilette personale sono un po’ lento, non se ne parla, sono sempre in ritardo colossale, ma robe di un’ora un’ora e mezza di ritardo.

Quindi, alla fine, quando arrivo a (Antonello) e (A. Bartezzaghi), quelle mattine lì dico, intorno a pagina 37 della Settimana enigmistica, quando poi vado al lavoro, di sicuro so già che mi pruderanno un po’ i capelli – non mi sono di certo fatto lo shampo, perché ho passato almeno mezz’ora sul cesso senza defecare, solo seduto lì, inchiodato al cruciverbone – invece di farmi la doccia, a cercare di rispondere a domande tipo:

54132 PAROLE CROCIATE A SCHEMA LIBERO (A. Bartezzaghi)

VERTICALI

55. Affluente del Volga (tre lettere, la seconda è una kappa)

29. Minerali del ferro (sei lettere, la quarta e la sesta sono i)

22. La contea del Robert Dudley amato da Elisabetta I (nove lettere, la prima è una l, la sesta una e, l’ottava una e)

ORIZZONTALI

34. Si dice di caldo torrido (nove lettere, la prima è un t, la seconda una r, la quarta una p, la nona una i)

45. I corpi osservabili soltanto al microscopio elettronico (quattordici lettere, inizia con ultrast, spazio bianco, u, spazio, spazio, spazio, spazio, l’ultima è una e)

16. un fiore simile alla dalia (sei lettere, spazio bianco, i, spazio bianco, finisce in nia)

Allora, belin, guardami, sono seduto sul cesso, ho finito di evacuare da 42 minuti, è un martedì mattina, lavorativo, e sono inchiodato sulla tazza del water con (A. Bartezzaghi) o (Antonello) mezzi vuoti davanti. Cosa posso fare? A volte mi lascio predente dall’ispirazione, e riempio gli spazi inventando parole, così alla fine le parole crociate sono solcate con la punta della Bic, sono quasi recise le pagine, non so se mi spiego, cambio talmente tante volte la parola – non provo quasi mai a verificare gli incroci prima di scrivere, prima scrivo la soluzione, poi semmai modifico dopo – oppure, se mi ci metto professionalmente, lascio gli spazi bianchi e le mie parole crociate sono deserti dei tartari dove ho risolto al massimo due o tre domande, il resto resta vuoto, eppure, giuro, le definizioni le ho lette tutte almeno sei volte di seguito.

Tornando a (Clark), che comunque di sicuro non è Clark Kent di Superman, gli piacerebbe, ma sarà uno sfigato di enigmista, che non vede una mussa – che in genovese vuol dire figa – da almeno quattro anni, in (Clark) ci sono inciampato stamattina. Ti chiedo questo, dimmi cosa ne pensi tu, perché magari sono io che la faccio fuori dal bulacco – che in genovese vuol dire che esagero un attimino – e sono io che non ci arrivo. Ma ti chiedo questo: secondo te hanno senso queste definizioni di (Clark)?

La settimana enigmistica, Numero 3855, Anno 75, 11 febbraio 2006

Pagina 11

5554 PAROLE CROCIATE (Clark)

ORIZZONTALI

36. Lavora dietro il banco (la soluzione è barman, stavo sclerando perché per quindici minuti mi veniva barista)

19. Lo dice chi non capisce (la soluzione è cosa, ma a me veniva come, anche perché dalle mie parti, a Zena, se dici cosa?, ti rispondono ciccamelo in posa, che vuol dire leccamelo in posa, leccami l’uccello, e nessuno vuol sentirselo dire, lo stesso succede, che ti dicano ciccamelo (leccamelo) se a una domanda rispondi è?)

VERTICALI

19. Quella…vicina a te (la soluzione è codesta, ma scusa, non ti sembra un attimo obsoleta come definizione, ma (Clark) secondo me passa il tempo a girare le pagine di un dizionario del 1973, poi vede delle parole desuete, che non si usano mai, e le mette nel suo lavoretto)

28. Il fisico della famosa pentola. La soluzione è Papin. Però secondo me (Clark) non si rende conto, vive in un’altra realtà, perché di Papin ce n’è soltanto uno, Jean Pierre, quello che doveva far svoltare l’attacco del Milan e ha passato tre o quattro anni in panca perché c’era Massaro titolare e Capello non lo toglieva mai.