Fiore di cactus da deca e lode

Questo weekend c’è pausa di campionato, ieri sera la nazionale ha vinto uno a zero con la Bulgaria, gol di Gilardino.
Io e Giusy ci siamo visti “Fiore di cactus”, una commedia bellissima, con Walter Matthau, Ingrid Bergman e Goldie Hawn. Ci siamo fatti grasse risate a vedere le smorfie e l’andatura dinoccolata di un Walter Matthau fantastico, questo film è un evergreen imperdibile.
Film così divertenti non so se li fanno ancora. Boh, non ne ho idea, però mi rendo conto che anche altri film e sceneggiati di un tempo, magari degli anni ’70, hanno uno spessore, una statura completamente diversi da quello che passa oggi il convento delle fiction e dei film in generale.
Ad esempio, stiamo vedendo a puntate (sono quattro in tutto) uno sceneggiato del 1975, si intitola “La baronessa di Carini”, con Adolfo Celi nel cast. E’ fantastico anche quello, rispetto a quello che passa oggi il convento, che io personalmente non ho il coraggio di guardare. Mi riferisco a tutto il baraccone delle fiction, dei Carabinieri e delle mini serie che propina la Rai.
Ogni tanto mi guardo qualche telefilim “Crime” sui canali Sky, ad esempio Crime Scene Invetigation nelle diverse declinazioni, New York e Miami con Orazio che è il mio preferito. Si lasciano guardare e sono puro entertainment, hanno una certa qualità. Ma sono casi rari.
Quest’estate, al cinema all’aperto di Scoglitti, abbiamo visto “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, mi è piaciuto moltissimo il personaggio di Jep Gambardella, il film è andato oltre le mie aspettative. Davvero bello. Super Ferilli, ottima performance la sua, complimenti.
Lo scorso weekend siamo andati a Eataly, all’Ostiense, un’altra bellissima sorpresa sotto il cielo della Capitale, una location che non ti aspetti e offerta di grande varietà. Ci tornerò presto per provare il pesce.
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