Viaggetto

Non so da dove mi arriva questa fisima, però per me è un classico. Mentre giro la chiave nella toppa di casa mi preparo mentalmente all’incontro con lo scarafaggione. Poi, apro la porta e sono quasi deluso di non vedermelo di fronte, nel corridoio, fermo lì a fissarmi negli occhi.
Faccio il giro delle stanze, per controllare se per caso non si nasconde da qualche parte, dietro una porta o sotto il tavolo, poi tiro un sospiro di sollievo e poso lo zaino o il trolley. Sento subito l’odore di casa, di solito è piuttosto buono. Poi, apro le finestre per cambiare l’aria e rinfrescare l’ambiente.
Non so perché, ma la casa mi sembra sempre diversa da come me la ricordavo, di solito più piccola, con le stanze più strette di come me le ricordavo prima. Prima di partire.
Per prima cosa apro il frigo e vedo se c’è qualcosa da mangiare e magari qualcosa di fresco da bere.
Oggi in frigo c’era poco, ma abbastanza per cenare, e c’era pure una bottiglia d’acqua. Mica male.
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