talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

16 novembre 2013

Il Fernet è uno sturone

Il mio blog tace e allora è tempo di refreshare la homepage. In questi ultimi giorni mi sono successe diverse cose nuove, che mi hanno mangiato le forze. Ho un nuovo lavoro e mi sto facendo in quattro per mettermi al passo. Vita nuova, nuove sfide e meglio così, cambiare fa sempre bene perché ti rimette in circolo l’energia. Titoli a palla sul sito e un sacco di cose da fare, mi sto anche divertendo.

La Samp è in crisi nera, Delio Rossi si è dimesso e sta aspettando il nuovo mister, che sarà Sinisa Mihailovic. Speriamo bene. E’ arrivato l’autunno, era l’ora, e siamo a metà novembre. Mi sono già rimesso le Timberland a scarponcino, che quando piove sono una sicurezza. Mi sono già beccato il primo raffreddore di cambio stagione.

Mi si è fermato il motorino, ho cambiato la batteria e ora funziona di nuovo. Il mio Caffè Nero è un punto di riferimento, per ora non mi ha mai lasciato a piedi. Ottimo acquisto, ormai ce l’ho da quasi due anni e lo considero un acquisto azzeccatissimo.

Ieri sono andato ad una conferenza stampa, anzi era un convegno, in una sala del Senato. Ero vestito come un maestro di sci della Val Gardena, con la giacca a vento di H&M di Lollo, che l’aveva abbandonata in un armadio di Genova. Le Timberland e la mia barbazza da maestro di sci della Val Pusteria. All’ingresso gli uscieri del Senato mi hanno detto che ci voleva la giacca, mi ero scordato di mettermi in gingheri, allora mi hanno dato una giacca di cortesia e sono riuscito ad entrare e a fare la mia intervista. Meno male, ci mancava la giacca di cortesia, come l’auto di cortesia del meccanico. Mai sentita questa. Che poi la giacca non era mica tanto di cortesia, puzzicchiava anche un po’, chissà quanta gente l’aveva indossata prima di me. Pensavo che gli uscieri del Senato mi dicessero che lo stipetto degli scarponi e degli sci è al secondo piano.

Ieri sera alla festa di Serena mi sono bevuto un Fernet Branca, offerto da Filippo. Belin, il Fernet è potentissimo, uno sturone da competizione, imbattibile nel suo genere. Sembra un Mister Muscolo commestibile, triturerebbe anche un mattone nello stomaco. Ieri sera eravamo al bancone del bar, non c'era nessuno, volevamo un Fernet, non arrivava il barman allora ci siamo serviti da soli. Ci hanno pizzicato, perché il barman è arrivato chissà come nel momento in cui ci stavamo per riempire il bicchiere, e ha fatto tutta una scenata. Filippo non ha detto niente e mi ha offerto un bicchiere pure a me, assurdo, era una festa di compleanno organizzata, diceva il gestore che l'open bar era al piano di sotto. Noi eravamo di sopra.

Ieri mattina sono finito all’Usi e mi sono procurato una stampata con tanto di timbro con il dettaglio delle dieci sedute di laser e tecar per lo stiramento all’inguine, ho portato la ricevuta alla Casagit e dovrei essere a posto per il rimborso. Se fai le cose burocratiche che ti chiedono, senza domandarti perché le stai facendo, allora forse ottieni quello che dovresti ottenere.

La Samp, non ho più scritto niente dopo la doppia sconfitta con Verona e Sassuolo, credo che senza un mirato e consistente intervento nel mercato di riparazione di gennaio sarà dura restare in serie A. Vedremo, ho già dichiarato che se andiamo in B non rinnovo l’abbonamento al calcio con Sky. Un altro anno di serie B il sabato a guardare le partite non me la sento.

Sto leggendo il libro di Paolo Sorrentino, Hanno tutti ragione, con Tony Pagoda e mi piace. La mattina mi sveglio sempre presto, ma sono riposato, non mi sveglio più nel cuore della notte per l’insonnia e però da un bel po’ di tempo non sto più facendo lo straccio di un sogno. Sarà che il mio cervello in questo periodo è troppo impegnato su cose razionali. Non c’è spazio per l’emisfero sinistro o destro, non so mai qual è quello dei sogni. Ma conto a breve di tornare a sognare.

Sono le 8,45 di mattina, la Giusy e Pietro dormono ancora, il bambino sta benone. Ieri sera, venerdì, ha già fatto i compiti per il weekend così adesso è libero di fare quello che gli pare. Meglio così.