talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

18 maggio 2014

La Samp per me è quella di Boskov

Ieri sera è finito il campionato, la Samp ha pareggiato 3 a 3 a Udine. Ho visto gli highlights, bella partita con tripletta di Di Natale (grandissimo) e gol di Okaka, Eder e Soriano che sono stati fra i migliori della Samp quest’anno. Mihajlovic prende tempo, non si sa se resta l’anno prossimo.

Io personalmente spero di sì, è un grande allenatore, ha avuto un impatto eccezionale sull’ambiente blucerchiato, ma potrebbe ricevere offerte irrinunciabili: Lazio e Juve su tutti. In questo caso non avrei nulla da ridire, certo che se restasse e se gli garantissero qualche innesto di valore (un portiere, un regista e una punta da 15 gol e il nome c’è già: Paulinho) l’anno prossimo la Samp potrebbe fare un bel campionato.

Vedremo, io ci spero. Comunque vada, grazie Mihailovjc, hai avuto un impatto fortissimo sulla Samp, paragonabile a quello avuto da Iachini due anni fa. L’unica cosa davvero spero che il tuo destino sia ancora blucerchiato, sarebbe bello vederti seduto sulla nostra panchina almeno per un’intera stagione.

L’altro giorno un mio amico mi ha detto che gli piacerebbe leggere qualcosa su Vujadin Boskov, scritto da me. In questi giorni ci ho un po’ pensato ma non mi è venuto nulla di particolare. Insomma, nessun necrologio o coccodrillo o cose così. Però alcuni flash sì dell’era di Vujadin Boskov, mister della Samp quando eravamo noi dei ragazzi.

Una volta ricordo che sono entrato nei distinti, era una domenica, prima di una partita. Erano i distinti vecchi, prima dei lavori per Italia ’90. Con mio grande stupore ho visto i giocatori della Samp che non si sa perché si riscaldavano lì, nei distinti, all’entrata prima del match. C’era Fausto Pari, che faceva degli allunghi. Portava le Superga e mi sono domandato chissà perché proprio le Superga, non mi sembravano adatte, le Superga basse blu per fare riscaldamento. Dietro di lui c’era Vierchowood.

La nostra bestia nera era l’Avellino e Ramon Diaz. Ricordo un Sampdoria Avellino 0 a 2 doppietta di Ramon Diaz.

Mi ricordo le sventagliate di Toninho Cerezo e Cerezo una volta che l’ho beccato un giovedì pomeriggio che si allenava con i figli al parchetto di Quinto. Io ero in motorino e dall’alto, mentre passavo, mi giro e vedo Cerezo che corricchia in riva al mare, al parco sotto al parchetto di Quinto. Era un po’ una giornata di pioggia e Cerezo con i figli faceva due passaggi così, a Quinto, un giovedì pomeriggio, con le Superga blu basse anche lui. Ho pensato speriamo che non scivoli sulle mattonelle rosse.

Boskov mi ricordo la finale di Wembley, lui in piedi vicino alla panchina, che dà una pacca sul culo a Aldo Buso quando sta per entrare al posto di Vialli nei supplementari. Ecco, secondo me lì Boskov ha fatto una cappella, io Vialli lo avrei tenuto in campo tutta la partita perché anche se quella fu una serata stregata per lui, Vialli dico, anche se era già stato venduto alla Juve, ecco io Vialli non lo avrei levato.

L’anno che la Samp vinse lo scudetto ero in Svezia. Boskov quell’anno lì l’ho visto soltanto in tv col suo impermeabile.

La cosa bella di Boskov è che è riuscito a tenere lo spogliatoio e a vincere. Quella Samp avrebbe dovuto vincere molto di più ma va bene così. Partite eccezionali contro il Malines e la Dianmo Bucarest di Camataru.

Penso che fatte le debite proporzioni Mihajlovic quest’anno alla Samp abbia riportato un po’ di quel vento boskoviano nella casa dei blucerchiati.

Ricordo la presentazione di Mihajlovic a Marassi, ero nella gradinata Sud e mi ricordo chiaramente che dentro di me ero sicuro che sarebbe stato un grandissimo acquisto per noi. E così è stato.

Mi ricordo una volta Luciano Spalletti in via XX Settembre, era in macchina, io ero in motorino di fianco a lui, al semaforo rosso e lui che mi chiede scusa, ma dov'è la sede della Sampdoria? Belin, siamo messi bene ho pensato, era appena arrivato a Genova Spalletti.