talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

18 agosto 2007

Bodino Cantona


Stamattina abbiamo portato per la prima volta il bambino fuori con il passeggino. Non c'era un taxi disponibile in tutta la città, abbiamo dovuto prendere l'autobus da San Giovanni, meno male che il bambino è nato con i sampietrini, gli fanno un baffo.

E' andata così. Siamo andati al parcheggio taxi a San Giovanni, non c'era nessuno. Chiamo il 3570, l'operatrice risponde e dice che qualcuno ha smucinato nel sistema e da quando hanno deciso di introdurre il sistema gps per controllare i tassinari non funziona più niente. Fatto sta che non mi ha mandato nessuna macchina, mi ha pure preso per il culo l'operatrice: mi ha detto, non usi questo tono con me; le avevo semplicemente chiesto se riusciva a mandarmi una macchina al posteggio dei taxi di San Giovanni, lei mi chiedeva il numero civico, dentro di me ho pensato, sta qua mi prende per il culo, belin, San Giovanni, in mezzo alla piazza, sotto gli alberi, davanti al palco del primo maggio: quale numero civico? Cosa sei, scema? Allora le ho detto che c'era un bambino di sei giorni con me, se mi sapeva dire quando arrivava una macchina, siamo a Roma, la capitale del nostro paese, che è l'Italia; lei mi ha detto non usi questo tono con me, siamo qui a lavorare, belin, se ce l'avevo sotto mano le infilavo un ramo di ortiche nel culo. Poi, mi ha passato una voce elettronica che diceva che non ci sono auto in zona. Belin, San Giovanni in Laterano, ma se uno vive a Centocelle i taxi dove li vede, in fotografia? Poi ho chiamato il 4999 credo, il servizio radio taxi. Idem, nessuna auto disponibile. La Pina stava sclerando, mezz'ora sotto il sole, hai presente San Giovanni il 18 di agosto, allora abbiamo preso un autobus. Meno male che il bambino i sampietrini gli fanno un baffo.

Siamo saliti sul 571, metto il freno della carrozzella, al momento di scendere non si toglieva più, il freno. Non l'abbiamo nemmeno provata in casa. Quindi, a Piazza Argentina primo numero per farlo scendere, poi era abbastanza facile, c'è questo pedale da sollevare, solo che se hai addosso i sandali ti sfasci le falangi dei piedi. E' un freno da carrozzina che lo puoi manovrare soltanto con le scarpe chiuse. Belin, allora dillo, nelle istruzioni.

Già ieri siamo dovuti correre di gran carriera da Io bimbo, hai presente, il super market dei neonati, per comprare la pompetta e gonfiare le ruote della carrozzina. Perché ti mandano a casa la carrozzina e tutto, tu la monti, ma le gomme sono sgonfie, e la pompetta per biciclette normale non va bene. Belin, allora dillo nelle istruzioni.

Stamattina andiamo all'ospedale per togliere i punti del cesareo alla Pina, il bambino (bomber) lo portiamo con noi perché ogni due ore mangia. Arrivati al pronto soccorso ginecologia, comincia a urlare come un pazzo perché ha fame. La Pina è dentro che parla con i medici, mi trovo in mezzo a tutte queste donne sul punto di partorire con bomber in braccio che fa il pazzo. meno male che la gente quando c'è di mezzo un bambino non fanno storie. C'era uno che leggeva le pagine sportive, anzi Tuttosport direttamente, mi sono seduto di fianco a lui e l'ho interrotto. Poi la Pina è uscita e l'ha allattato. Poi, è arrivata un'indiana a ginecologia, doveva correre in sala parto, invece di salire al piano di sopra si toglieva gli orecchini e li dava a sua madre. Belin.

Alla fine, siamo usciti e mi sono accorto che la nuova tutina (bodino? pigiamino? felpetta) bomber ce l'aveva messo come Cantona, Eric Cantona, con il colletto tirato su. Gli stava benissimo, adesso non glielo tolgo più. Anzi, lo metto qua in foto, Cantona. Al ritorno, abbiamo ripreso l'autobus, ma non il 70 per andare a Santa Maria Maggiore perché sugli autobus senza il segno degli handicappati le carrozzine, quindi anche gli handicappati, non salgono. L'entrata dalle porte centrali ma anche da quelle davanti e dietro è troppo stretta e non c'è lo spazio per risalire. Abbiamo aspettato il 571 a via Botteghe Oscure e siamo saliti, c'erano un sacco di turisti francesi sull'auotbus, mi hanno fatto spazio per la carrozzina. Poi, siamo scesi a via Labicana, abbiamo fatto un giretto in via Merulana, siamo andati in farmacia, la Giusy ha ucciso una zanzara nella farmacia, un uomo voleva comprare dei giocattoli per un neonato ma quando ha visto che erano della Chicco made in China ha detto magari ripasso.

Poi, siamo andati al bar Brancaccio, mi sono bevuto un caffè doppio, una spremuta e due brioches - una marmellata l'altra cioccolata - e poi la Giusy gli ha dato di nuovo il latte a Bomber, delle turiste tedesche si sono fermate a guardare Bomber, gli contavano le dita delle mani. Cinque per mano, belin.

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con il proprietario del bar, gli ho detto che bomberino è figlio di via Merulana, se penso ai chilometri avanti e indietro che abbiamo fatto in via Merulana quando sua madre era incinta il maratoneta gli fa un baffo a bomberino nella pancia di sua madre, e la barista gli ha regalato un peluchinno made in China. L'abbiamo preso e l'abbiamo messo nella tasca del passeggino, ringraziando.