talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

03 agosto 2007

Pesce palla


Sono tre giorni che ho un mal di pancia pazzesco. Andrò al bagno tre o quattro volte, ogni volta che mi accendo una sigaretta c'ho lo stimolo, un male porco. Sciolte su sciolte, tra l'altro, dice che mi devo comprare l'enterogermina per ricostituire la flora intestinale. Che poi mi dovrebbero dire perché si chiama flora intestinale, ma cosa c'è in pancia, un prato di girasoli?

Quei mal di pancia che ti senti tutto un gorgogliare nello stomaco, che se fai silenzio senti come dei movimenti tellurici, all'altezza del basso ventre. E quando vorresti mollare una puzzetta, ti fermi perché magari te la fai addosso. Questo l'ho imparato, meglio evitare le puzzette e andare dritto al bagno. così non rischi la puzzetta vestita.

A me la parola puzzetta mi è sempre piaciuta. E' carina. Mi sono sempre domandato ma quando c'hai addosso il tanga e tiri una puzzetta, cosa succede? l'aria si divide esattamente in due anticicloni, oppure no, si taglia in due, come quando tagli il compensato, il legno, con quella specie di filo elettrico, solo che invece di tagliare il compensato tagli in due la scarica di gas.

Alla fine, le puzzette sono delle scariche di gas. L'ltra volta guardavo quella pubblicità, c'è una signora che sta a tavola, si sente costipata - le scappa una puzzetta - volta lo sguardo, vede dentro l'acquario un pesce palla, e solidarizza con lui. Nel senso, lei si sente piena di gas, ma non può fare una puzzetta nella sua situazione, seduta a tavola, e si immagina che il pesce palla, nell'acquario, si senta gonfio come lei. Ma che cazzo ne sai, signora, se il pesce palla si sente come te? Di sicuro a lui se gli scappa una puzzetta, la tira, e vengono su un sacco di bolle, nell'acquario, tanto si cofondono con l'effetto Jacuzzi dell'impianto di ricircolo dell'acqua della vasca.

Sei tu, signora della pubblicità delle pillole contro le puzzette, che pensi che il pesce si senta come te. Gli stai proiettando addosso le tue puzzette, come se soltanto perché è un pesce palla debba avere i tuoi stessi problemi. Belin, solo perché sei piena di gas e non puoi liberarti - ma perché nella pubblicità non si alza e non va in bagno sta minchiona - pensi che un pesciolino nell'acquario abbia la pancia piena di gas. Sei tu, vecchia stronza, ad avere dei problemi di continenza, di gas superfluo, comprati un pannolino e non cercare appigli in un pesce palla. al ristorante, sei tu che hai problemi, non lui. Stronza.

Belin, mi tocca di nuovo cercarmi un lavoro. Che dos bolas, c'ho le bolas che ormai non reggono più, mi si trascinano per terra, come due sacchi della rumenta pieni di indifferenziata. C'ho le bolas piene come due omini della Michelin di Ponte Decimo.

Che poi vai a tutti i colloqui, devi sorridere, dire che hai un'esperienza de paura, che sai scrivere in cirillico con una banana sulla punta del naso, mentre fai un origami e traduci le istruzioni dell'Ikea in serbo-croato. Che poi ai colloqui devi dire che hai competenze multimediali, che dal lancio dell'enterprise tu al capitano Kirk gli davi del tu e già allora sapevi che Spock è ricchione ma non glielo volevi dire per non deluderlo. Che poi gli devi dire, ai colloqui, che non fumi, che sei uno casa e famiglia, che sei contento che stai per avere un figlio e che non hai vizi, solo virtuosismi. Che poi per fare lo scaricatore di cassette di frutta devi avere un master in business and administration più i calli sotto le ascelle, sempre profumate di violette.

Stasera mi sa che andiamo a piazza Vittorio, al cinema. All'aperto il cinema, sai di quelli con le sedie di plastica, che se ci vai in bermuda ti si appiccicano le gambe pelose sul sedile, il sudore lurido si mescola con quello di mille altre persone che prima di te si erano sedute lì, come succede sugli autobus, che quando ti tieni poi riporti in vita il sudore di centinaia di portoghesi che come te si sono tenuti lì, a quel palo, fra una buca e l'altra di questa nostra città, la capitale, del nostro paese, che è l'Italia.

Mi sono sempre domandato perché qualche stronzo ha chiamato sua figlia Italia. Ma cosa sei scemo? Se si chiama Italia, allora la testa è la Valle d'Aosta, i piedi sono la Sicilia e la Sardegna, la mussa cos'è, Roma. Sì, di sicuro la mussa di una che si chiama Italia è Roma. O il culo. Se fai un disegno, Roma è il culo di una che si chiama Italia. Genova è sotto l'ascella destra, Trieste sotto quella sinistra, Milano è un occhio, quello destro, e Napoli è un po' sotto il culo, all'altezza di metà coscia. Body painting del nostro paese, che è l'Italia.

Oggi mi sono fatto il mio solito beverone, nel bicchiere da cocktail, un limone spremuto con acqua e sale. E mi ci sono mangiato su un Polase. Per la pressione bassa. Poi, mi è venuto un attacco di mal di pancia, ma dovevo uscire, quindi ho stretto le chiappe e mi sono tenuto tutto dentro.