talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

08 agosto 2007

Sfrangimento


Belin, mi sto sfrangendo i coglioni a sangue, è l'8 agosto e lo sfrangimento di palle sta toccando livelli di guardia tipo Vajont. Fra un po' mi si rompono le acque e si sfondano gli argini. Mi sono appena letto un articolo di un'inondazione nel Connecticut, c'era una vecchia che aspetta in casa mentre in strada c'era un fiume in piena e le fondamenta dell'edificio stavano per venire giù. Alla fine si salva.

In questi giorni, mi è passato il mal di pancia. Di pomeriggio di solito mi faccio un riposino, almeno ammazzo un po' della giornata. Poi, di solito mi leggo il giornale, anche se la Repubblica non è un granché da leggere. Domani mi compro il Corriere o magari la Stampa.

Poi, mi leggo le news di sport su internet, Cassano forse viene alla Samp. Alla fine potrebbe essere un bell'acquisto, belin, a calcio è capace.

Per il resto, uno sfrangimento di coglioni che non hai idea. Fa un caldo fottuto, sono inchiodato a casa e non vedo l'ora che la Pina partorisce. Non che questo cambi di molto la situazione, sarà comunque una bella menata, ma almeno il bambino esce fuori e lo si può vedere in faccia. Per ora è soltanto un imboscato nella pancia di sua madre.

Poi, ovviamente la Pina è sempre più pachidermica e fa sempre più fatica a stare in piedi. Belin, non ci siamo. Quasi quasi ha dei problemi a cucinare un hamburger, belin, non ci siamo proprio.

Oggi, hamburger con l'uovo a pranzo, con sopra un po' di quel formaggio con il peperoncino. Buono. Tanto ormai il mal di pancia mi è passato e se uno mangia cucinato, robe calde, è meglio per la flora intestinale.

In sti giorni non sogno nemmeno se prego, ho finito il mio ennesimo Montalbano, che tra l'altro negli ultimi romanzi è diventato un puttaniere. Camilleri fa la pubblicità occulta dei romanzi della Sellerio facendo leggere a Montalbano i gialli degli autori della casa editrice. Belin, non ho parole.

L'hai mai sentito parlare Camilleri? La cosa più bella di Camilleri, quando parla, è il rantego, belin, si sarà fumato sette tir di sigarette in vita sua, meraviglioso, fuma come una ciminiera di Cornigliano ancora adesso, se vai alle conferenze stampa si accende sempre la sigaretta. Il vantaggio di chiamarsi Camilleri.

Belin, sono appena andato su Google, volevo vedere una cosa, mi sono sbagliato, ho digitato googlre.it, vengono fuori delle pagine porno. Non le apro perché magari c'è il virus.

Dice Marotta, il direttore sprotivo della Samp, che Cassano viene alla Samp se il Real sgancia i sacchi, 3,5 milioni di euro di ingaggio. Ma se fossi il Real, pur di togliermelo dalle palle, io pagherei. Magari a Genova si riprende Cassano, a calcio sa giocare.

Stavo pensando a quando mai in vita mi a mi sono sfranto il belino come in questo periodo. Mi è venuto in mente: quando passavo le estati in Svezia e pioveva sempre. Guardavamo tutte le partite del torneo di Wimbledon, in tivù, e poi quando smetteva di piovere andavamo a giocare a tennis sui campetti in cemento, con la pallina di spugna che si impregnava d'acqua. Due palle mastodontiche.

Poi, quando ti ammalavi, magari la febbre a trentanove, e dovevi stare a letto con la febbre, magari d'estate. Due maroni galattici.

Metto la foto della Pina, della pancia della Pina, poveraccia, lei se lo sta menando anche più di me. Mancano 13 giorni al parto. Deo gratias. Certo che il parto è davvero una rottura di bolas senza fine. Non finisce mai l'attesa. Speriamo che ne valga la pena e che poi al bambino gli piaccia il calcio. Belin, ti immagini se non gli piace il calcio.