talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

26 aprile 2013

Che strano, sono contento

Incazzatura evanescente. Ho appena scritto un post ma poi non lo volevo mettere sul blog, era troppo buonista perché rileggendolo mi sembrava di essere un po' come Branko, re dell'Oroscopo. Avevo scritto tutto un papiello sul fatto che ultimamente sono meno incazzato di una volta, e che non capisco perché non mi incazzo più come un tempo, e che forse sono maturato e per questo non me la prendo più come prima per le cose brutte e tutti i casini della vita grandi e piccoli. Belin, forse mi sto brankizzando, col sorriso a 32 denti e la fiducia nella stelle. Belin, forse sono malato.

Ma poi ho deciso di non pubblicarlo, perché ho pensato che non gliene frega niente a nessuno di uno che non si incazza più come una volta visto che sono tutti incazzati neri. Mi sono messo nei panni del lettore, e ho pensato che uno che legge sta cosa direbbe: "E beh? E allora? Ti incazzi meno di una volta, si vede che stai diventando vecchio e che ti stai rammollendo".

Poi ho cambiato idea e ho deciso che lo pubblico lo stesso il mio post, anche perché ci ho messo almeno mezzora a scriverlo e se permetti non mi va di buttarlo via. Così mi dite voi cosa ne pensate (ovviamente per chi ha voglia e tempo di leggere le mie elucubrazioni del 26 aprile).

Ultimamente sono molto meno incazzato di prima. In generale, sono meno incazzato e incazzoso sulle questioni della vita e sono un po’ stupito, e anche un po’ preoccupato, di questo cambiamento nel mio modo di vedere le cose che non è più così nero. Non so cosa mi sia successo, probabilmente è l’evoluzione di un processo lungo di disinnesco, cominciato tanto tempo fa. L’incazzatura mi sta passando e mi sento diverso, più tranquillo e ho meno paura di sbagliare. Insomma, sensazioni nuove e gradevoli, belin c'è qualcosa di strano in me.

C’è in atto un processo di disinnesco dell’incazzatura che ho sempre avuto dentro di me per le più svariate cose della vita. Ma mi sento strano, non sono abituato a non essere incazzato, e quindi mi interrogo e mi domando se c’è qualcosa che non va in me, perché il mondo intorno non è che sia cambiato in meglio nel frattempo. Anzi.

Motivi per incazzarsi ce ne sono moltissimi. Da quando apri gli occhi la mattina fino a quando vai a dormire è tutta una corsa a ostacoli. L’incazzatura, volendo, è sempre dietro l’angolo. Ma si vede che mi sono rotto le palle di incazzarmi ad ogni minima occasione e che preferisco stare calmo e impegnare le mie energie nella risoluzione del problema del momento. La giornata è lunga e se cominci a incazzarti di mattina arrivi di sera che sei una pentola a pressione che sbuffa come una locomotiva. E non ne ho più voglia.

Forse è questo che mi sta succedendo, mi sono reso conto che il tempo che normalmente occupo a incazzarmi per qualcosa che non va è speso meglio nel tentativo di risolvere l’inghippo. Non era poi così difficile, le energie è meglio usarle per risolvere la menata piuttosto che stare lì a guardarla da fuori con il ditino alzato per rompere le palle a qualcuno.

Ma ci ho messo un bel po’ di tempo per mettere in atto questa rivoluzione contro l’incazzatura permanente, che davvero è un atteggiamento distruttivo e inutile che non fa giustizia delle mie qualità positive che rischiano di essere sommerse dal lato oscuro della forza dell’incazzatura.

Detto questo, tutto ciò per me è molto strano e nuovo. Non vorrei che mi fraintendessi, non è che mi sono comprato un manuale di “positive thinking” o cose del genere, non lo farei mai, però affrontare i problemi con un piglio più propositivo piuttosto che usare sempre di default il rasoio di Ockam è una possibilità che rende la vita meno amara e tranciante. L’arte del compromesso è più complicata dell’opposizione demolitoria aprioristica che non risolve nulla. Belin, però mi sembro un po' un Bacio Perugina dei poveri o un Oscar Wilde da quattro soldi.

Mettersi lì e non giocare la partita a priori dicendo che tutto è una merda è più facile che sguazzare nella merda, che indubbiamente è tanta e puzzolente, e dare una mano cercando di spalarla anche tu. Tanto gli schizzi di merda te li prendi addosso anche se ti metti di lato a guardare gli altri che spalano.

E comunque la puzza la senti lo stesso, quindi tanto vale dare una mano per pulirla, che magari si fa pulizia più veloce se tutti spalano nella stessa direzione.

Certo, se stai fermo di lato con le braccia conserte a non fare un cazzo non è che per miracolo ti piove la manna dal cielo. Belin che perle di saggezza che metto giù, mi sento davvero come Branco il re dell’oroscopo o come quelli che alla tv rispondono alle persone che chiamano per chiedere un consiglio di vita, tipo Vanna Marchi, ma almeno non faccio i tarocchi a nessuno e non vendo niente. E comunque che mi incazzo meno è vero ed è anche una bella cosa, sono quasi contento della mia vita, in generale, e non ci sono abituato. Cioè, sono più contento e (quasi) mi vergogno perché in realtà un motivo vero per questo cambiamento non c'è.