talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

25 aprile 2013

La mostra di Brueghel è uno spettacolo

Oggi 25 aprile siamo andati alla mostra di Brueghel al Chiostro del Bramante. Io e la Guldina, in visita romana per festeggiare il suo compleanno, abbiamo fatto questa gitarella in centro con grande soddisfazione reciproca e un paio d'ore molto belle alla ricchissima mostra del pittore fiammingo. La mostra è molto bella, ci volevo andare da tempo. Oggi è stata l’occasione giusta. Ci sono tantissimi quadri e scoprire questo pittore fiammingo è stato un piacere dell’anima perché ritrae la bruttezza senza tanti fronzoli e la rende simpatica, accentuando magari i difetti della gente comune senza tanti moralismi e con tanta ironia. Sembra più che altro un pittore satirico, tecnicamente spettacolare per l'attenzione ai dettagli.

Quadri molto colorati, pieni di animali esotici come scimmie, pappagalli, ma anche pavoni e scimmie, con scene contadinesche e personaggi grotteschi; tulipani, ghirlande, balli fra contadini, ammiccamenti espliciti sessuali nei quadri e insomma un mondo piuttosto leggero anche nei soggetti sacri che non mancano.

Contadini che ballano, banchetti e altre scene agresti piene di particolari simpatici. Anche la torre di Babele era davvero bella, con una gallina in primo piano e una cura per il dettaglio raffinatissima.

A me piace tantissimo guardare i quadri di sbieco, partendo magari dal background e dai soggetti apparentemente secondari. Ad esempio, se c''è Gesù Bambino con i Re Magi, la cosa bella è guardare tutti i personaggi e le scimmiette intorno, analizzando il colore e le presenze che sembrano fuori dagli schemi classici del dipinto. E' divertentissimo. E con Brueghel questo giochino è assicurato.

C’era poi questa sala con i dipinti a olio di una marea di farfalle e insetti, pipistrelli e scarabei, sembrava una tavola di un libro di biologia per quanto era dettagliato. Diavoli, diavoletti, madonne con bambino, re magi, soggetti sacri ma tutto senza quella pesantezza che spesso ritrovi in autori magari di stampo cattolico, che possono essere un po’ pesanti. Insomma, una serie di quadri con scene di quotidianità che mi ha rilassato molto.

Ho scoperto che Brueghel in pratica è un brand, un marchio di famiglia perché dopo il capostipite, Brueghel il vecchio, i suoi discendenti hanno continuato a portare avanti la bottega di famiglia con decine di esponenti minori, ognuno con il suo stile personale.

C’erano in Olanda, all’epoca di Brueghel nel 500-600, le “gilde”, delle specie di sindacati o cooperative corporativistiche ante litteram, che riunivano diversi pittori e artisti che così potevano collaborare insieme, portando avanti in modo più veloce il lavoro. Brueghel, uno dei tanti della famiglia, era specializzato in “ghirlande”, così magari faceva la sua parte in un quadro dipinto da un altro pittore. Non so se mi spiego, ognuno aveva la sua specialità e così i quadri li finivano più velocemente e ne vendevano di più.

Poi lo firmava uno dei Brueghel, e grazie alla notorietà del marchio vendevano tantissimo.

C'è tutta la storia dei tulipani, che ai tempi di Brueghel tutti erano impallatissimi con i tulipani, che valevano una fortuna e si facevano arrivare i semi da non so dove, credo dall'oriente, e poi si facevano dei giardini di tulipani da paura. Il primo crac finanziario della storia è nato da questa follia collettiva per i tulipani, che poi hanno chiamato "tulipanismo". Fighissimo.

Il Chiostro del Bramante è un posto bellissimo, la location conta e Roma in questo senso è una garanzia.

In giro in questi giorni c’è una massa paurosa di turisti. Siamo andati a pranzo da Pasquino, io mi sono mangiato una gricia e le scaloppine al vino bianco, buon pranzetto. Peccato per il ritorno in autobus, sull’87 c’erano 40 gradi ed è stata dura perché eravamo stretti come sardine e faceva caldissimo sul bus. Ma alla fine siamo tornati a casa a riposarci e ci siamo svaccati tutto il pomeriggio.

Mi sono letto la Repubblica sull’elezione di Enrico Letta sulla chaise longue, ci ho messo tre ore a leggermi tutta Repubblica, per leggere questo giornale bisogna avere davvero tanto tempo perché è ricchissimo di articoli. Però oggi ne valeva la pena. Domani penso che andremo al Maxxi, non ci sono mai andato e mi incuriosisce molto.