Maxxi, museo imperdibile

In generale, al di là delle mostre, tutte piacevoli, la cosa più bella è la location. Il Maxxi è il museo più bello che ho mai visto in vita mia come spazi (enormi) e architetture modernissime. Abbiamo camminato dentro, sui cinque piani, per più di due ore, è stato davvero bellissimo fra installazioni, architettura, arte contemporanea, giochi di luce, scale, saliscendi. Il museo in sé è fantastico, non saprei come altro definirlo. Mille volte più moderno di qualunque altro museo di arte contemporanea che ho visitato in passato, più stupefacente del Gughenheim di New York o del Moderna Museet di Stoccolma, che sono a loro volta dei posti bellissimi.
Se il Maxxi si trovasse in una città più piccola e meno ricca di arte rispetto a Roma, sarebbe l’attrazione principale. Un po’ come il Guggenheim a Bilbao, per esempio. Ma visto che si trova a Roma allora è meno gettonato, o comunque non c’era quella folla immensa di gente che un posto così meriterebbe. Anche se poi, essendo così grande, la gente si diulisce facilmente senza creare ingorghi di sorta.
Tra l’altro, il Maxxi dal punto di vista architettonico completa quella linea ideale che collega l’Auditorium al ponte della Musica, che si trova esattamente alla fine di via Guido Reni, sul lungotevere, la stessa via del Maxxi. Quindi, lunga vita al Maxxi, museo fantastico, e all’architetto Zaha Hadid, irachena di Bagdad che l'ha progettato.
Direi che con la Guldina, in occasione del suo settantesimo compleanno, abbiamo festeggiato alla grande con la doppietta Chiostro del Bramante, mostra di Brueghel, e con il Maxxi, museo eccezionale di arte e architettura contemporanea di via Guido Reni a Roma che consiglio vivamente a tutti quelli che vogliono vedere un posto diverso e ricco di visioni e immaginazioni avveniristiche.
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