talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

30 dicembre 2013

Paura di volare (postuma)

Paura di volare (postuma). Non ce l’avevo mai avuta, quando ero un bambino mi facevo dei mega viaggi in aereo con la Sas fino in Svezia senza battere ciglio. Ma ora mi è venuta, in età adulta, e non molla la presa. Ormai sono adulto, eppure ogni volta che salgo sull’aereo è un supplizio.

E dire che a 12 anni ero andato da solo, con mio fratello di 10, fino a Stoccolma senza colpo ferire e che anni fa in aereo mi ero pure visto un pezzo della finale del Mondiale, contro il Brasile, da quanto me ne catafottevo di volare. Avevamo prenotato il volo senza pensarci nel giorno della finale di Usa '94, anche perché nessuno credeva che quell’Italia ce la potesse fare ad arrivare a Pasadena.

Ma ora non più. Ora mi sudano le mani e mi viene mal di pancia. Ho paura dall’inizio alla fine, soprattutto quando ci sono le lievi e classiche turbolenze in volo, con le scossette che fanno vibrare l’abitacolo. Non riesco a dormire in aereo. Prima mi facevo delle insaccate di sonno da competizione.

Chissà cosa mi è successo. Non capisco. Ma è fastidioso. Sarà che ho paura del vuoto, che ho le vertigini ogni volta che c’è un’altezza. Però prima guardavo fuori dal finestrino con nonchalance, adesso mi devo concentrare sul suolo, magari fissare una casetta o una macchina che va per distrarmi un po’. Ma sono tutto il tempo allerta anche se cerco di auto convincermi che non ho paura. Ma in realtà ce l’ho.

Ora di solito prendiamo il Ryanair. Per Comiso o per la Svezia, poco importa la destinazione. E dire che i piloti della Ryanair sono bravissimi, fanno quelle virate eccezionali per scendere di quota senza creare scossoni e sono davvero padroni del mezzo. Eppure, io ho paura finché non sento la trombetta finale della Ryanair, che annuncia l’arrivo in anticipo sulla tabella di marcia.

L’altra volta a Ciampino siamo dovuto rimanere fermi a bordo per più di un’ora perché c’era nebbia. Avevo paura anche da fermo. Non so che dire, non capisco questa paura irrazionale che si manifesta in età così avanzata, mi sembra di essere uno di quelli che scoprono l’allergia al glutine in età avanzata, dopo aver mangiato la pasta per una vita. Boh.

Magari la prossima volta prima di salire a bordo mi faccio un mignon di whisky e vedo se fa effetto. L'altro giorno non avevo nemmeno il giornale per distrarmi un po' e ho passato tutto il volo leggendo e rileggendo le manovre da effettuare in caso di incidente aereo, stampate di fronte a me sul retro del sedile davanti: le uscite di emergenza, i respiratori, lo scivolo, il salvagente in caso di ammaraggio d'emergenza. Alla fine conoscevo tutto a memoria. Belin, che trip. Poi, guardavo giù e dal mio lato vedevo soltanto il mare e le nuvole che sembravano degli enormi materassi di cotone.

Meno male che a Ciampino siamo arrivati in orario e che mi sono ripreso in taxi, parlando con la tassista donna che mi diceva che è molto più pericoloso andare in macchina che in aereo. Sarà, però io se potessi oggi come oggi mi farei tutti i viaggi via terra o via mare.

Per il resto, il nuovo aeroporto di Comiso è un gioiellino, speriamo che duri a lungo perché per i nostri viaggi in Sicilia è comodissimo.