talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

04 gennaio 2014

Belin che palle

Mi sto annoiando e allora scrivo. Oggi è stato brutto tempo tutto il giorno. Siamo usciti con Pietro, per inaugurare il suo skateboard nuovo, ma al Carlo Felice c’erano troppe foglie per terra e non riusciva ad andare. Poi era tutto bagnato in terra e ha fatto due o tre voli d’angelo sull'asfalto.

Alla fine abbiamo deciso di andare a Piazza Vittorio, agli altri giardinetti, per vedere se la situazione era migliore. In effetti era meglio: meno foglie per terra e asfalto più liscio e così ha fatto un paio di giretti senza volare. Però non aveva voglia di andare in skateboard, in effetti oggi non era la giornata ideale.

Voleva la bici, ma ormai eravamo troppo lontani da casa e ho avuto il mio bel daffare per convincerlo a non arrendersi con lo skateboard. Piano piano si sono fatte le 11,30 mezzogiorno e siamo passati dall’appartamento nuovo. C’era la Giusi con gli operai. Finalmente dopo mesi ho conosciuto Ovidiu, il capo cantiere. Molto simpatico. Siamo rimasti un bel po’ in casa, in mezzo ai lavori con gli operai, erano in cinque.

In due stanze c’era la calce fresca. Non si poteva entrare. Pietro era esaltato perché aiutava gli operai con lavoretti vari. La Giusi parlava e organizzava le cose con Ovidiu, io me lo menavo.

All'edicola di Piazza Vittorio abbiamo comprato Zagor, il seguito della storia del licantropo. Pietro ci ha messo sopra le mani tutte sporche di Twix e lo ha completamente lordato di cioccolato. Stasera mi riservo di leggergli la storia come lettura della buona notte.

Siamo tornati a casa verso l’una, pioveva. Abbiamo mangiato tortellini al burro, buoni. E ci abbiamo dato dentro con i dolcetti al cioccolato. Oggi è il 4 gennaio, siamo in festa dal 21 dicembre, una festa infinita, meno male che fra due giorni è la Befana e finisce questo periodo di feste natalizie infinite. Non ne posso più di non fare nulla, anzi di stare tutto il tempo a casa o al parco giochi con Pietro.

Dopo pranzo mi sono sdraiato sulla chaise longue e mi sono letto La Stampa. La notizia di giornata è lo spread sotto i 200 punti. Buona notizia, considerato che a novembre di due anni fa eravamo a 575 di spread. Speriamo che duri, lo spread, certo che però non è che le prospettive siano proprio rosee per il nostro paese, che è l’Italia. C'è tutta la menata della nuova legge elettorale, delle tre proposte di Renzi, metodo spagnolo, sindaco d'Italia, maggioritario ecc. Belin, quante parole.

Oggi pomeriggio il viceministro dell’Economia Fassina ha rassegnato le dimissioni, dopo che Renzi lo ha offeso rispondendo “Fassina chi?” ai giornalisti. Belin, siamo messi bene. Altre notizie di oggi, il dibattito sulle unioni civili fra gay, siamo ancora fermi a questo genere di dibattiti qui.

Dopo la lettura del giornale ho dormito, circa due ore. Non dormo mai di pomeriggio, ma oggi ero stanco morto. Non so di cosa, visto che sono in vacanza da circa venti giorni, ma ero stanchissimo. Forse ho bevuto troppo vino a pranzo, un rosso molto buono calabrese che però era troppo forte e mi ha dato una bastonata in testa. Ero bombardato dopo pranzo. Mi sono spostato sul divano con la coperta, sono stato immobile a dormire per due ore.

La Giusi è uscita, si è vista con Muriel. Pietro è rimasto in casa, giocava con l’iPad, credo, mentre io dormivo. A un certo punto è venuto a svegliarmi e si è guardato un pezzo dei “Croods”, un bel film di animazione, molto meglio di "Piovono polpette 2" che sono andato a vedere con lui e Giusi al cinema la settimana scorsa, una porcheria, anche se Pietro preferisce "Piovono polpette 2" ai "Croods". Abbiamo fatto merenda, mi sono fatto un caffè, ho finito di leggere il giornale.

E’ tornata la Giusi, ho lavato i piatti, mi sono guardato un pezzo di Arsenal - Tottenham 2 a 0, anche se il segnale di Sky non funziona quando c’è brutto tempo e quindi ho staccato e riattaccato la spina tre volte, senza risultati però, perché si continuava a vedere male, a scatti. Mi sono visto una carrellata di partite Roma-Juve dal 1981 ai giorni nostri.

Abbiamo cenato, pasta al ragù, ottima. E ora sto scrivendo. Pietro è appena entrato e non so cosa vuole, sì, vuole uno scatolone vuoto che ci serve per il prossimo trasloco. E’ una testa dura questo Pietro, certi giorni davvero è dura averci a che fare. Oggi è uno di quei giorni. Prima abbiamo pure giocato a Indovina Chi, ha vinto lui 5 a 2. Anche se io la domanda “è uomo o donna” non la faccio mai, secondo me non vale, ma a lui gliela concedo. D’altra parte ha sei anni e se perde fa una tragedia. Però per il resto non è che l’ho lasciato vincere.

Domani per fortuna riprende il campionato.