talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

12 gennaio 2014

Doppio turno al Carlo Felice

Oggi è domenica, ma la Samp gioca domani. Partita del lunedì, alle 19,00 a Marassi contro l’Udinese. La domenica senza Samp, mentre tutte le altre giocano, è allucinante. Tanto più che domani non credo che riuscirò a vedermela. Pazzesco.

L’aggettivo pazzesco negli ultimi tempi è diventato un tormentone nelle cronache calcistiche. Tiro pazzesco, parata pazzesca, giocatore pazzesco. Ogni volta che qualcuno in campo fa vedere un numero, un dribbling, un gol d’autore allora si tira fuori l’aggettivo pazzesco. Fiorillo,parata pazzesca contro la Roma. Povertà linguistica galoppante.

E’ tutto semplicemente pazzesco, un po’ poco per descrivere le azioni di gioco. Troppo facile dire tiro pazzesco, più difficile descrivere la parabola del tiro o il gesto tecnico che c’è dietro. Insomma, un termine abusato che è diventato in poco tempo la panacea di ogni descrizione.

Una domenica senza Samp mentre giocano tutte le altre può anche essere un vantaggio, magari i giocatori entrano in campo più concentrati perché sanno cosa hanno fatto le concorrenti per la salvezza. Ma io preferivo quando tutte le partite si giocavano in contemporanea, il “Monday night” è una pratica voluta dal palinsesto televisivo che non fa giustizia al campionato e nemmeno ai tifosi.

Spalmare il campionato come la Nutella è una pratica legata alla pay tv che impoverisce uno degli aspetti più belli del campionato, cioè la schedina secca con tutti i risultati in tempo reale e l’aggiornamento della classifica in un’unica tornata.

Un altro orario assolutamente innaturale del campionato è il match delle 12,30 della domenica. L’anticipo di solito è una partita più moscia delle altre, si vede che i giocatori fanno fatica a giocare così presto e la Samp non brilla quasi mai negli anticipi.

Questa mattina con Pietro siamo andati al Carlo Felice. Abbiamo fatto un doppio turno. Prima siamo scesi con lo skateboard, ma il terreno di gioco era impraticabile. Troppe foglie, troppe ghiande e sassolini. Pietro non riusciva ad andare. Così siamo tornati su a casa, abbiamo preso la bici e il pallone e siamo tornati giù. Pietro in porta è forte. Prende anche le palle alte.

Doppio turno fino all’una, poi abbiamo pranzato, anche se Pietrone ha mangiato soltanto due polpettine perché in questi giorni era disturbato di stomaco. Ma almeno così si sta di nuovo svuotando e sta smaltendo le scorie natalizie. E’ un po’ palliduccio.

Ieri, visto che era malatino, siamo stati in casa quasi tutto il tempo, a parte una puntatina a piedi da Game Stop, vicino a piazza Re di Roma. Si è preso un gioco usato del Nintendo 3DS “Transformers”. Poi siamo rientrati. Di mattina avevamo completato due puzzle. Il terzo dell’Italia non sono riuscito a finirlo, era troppo complicato perché ho cominciato a montarlo in verticale dal lato orizzontale del tavolo. Lo Stivale non ci stava.