talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

01 luglio 2014

Il mio romanzo, dico

Fra venti minuti c’è Belgio-Usa, ottavi di finale del mondiale. Prima mi sono visto l’latro ottavo, Argentina-Svizzera uno a zero, gol di Di Maria al 118° minuto nei supplementari. Poi, palo clamoroso di Dzemaili e Argentina ai quarti meritatamente ma di fortuna.

Vorrei scrivere qualcosa di bello ma non ho tempo. Venti minuti e poi devo anche cercare la foto per il post. Il mio blog è sempre più preda degli spammer, sono messo male. Sono invaso ma tengo duro.

Ogni volta che lo accendo devo pulire centinaia di messaggi di spam. E ora mentre scrivo mi fanno male le braccia, perché sono messo male.

Domani è solo mercoledì, sono stanco. Stasera spero che non vadano ai supplementari perché ho bisogno di dormire tanto. Al massimo me ne vado a dormire prima della fine della partita.

Poi mi voglio leggere un po’ del mio libro, la trilogia di Izzo, bellissimo. Tutto ambientato a Marsiglia e mi sto leggendo il secondo romanzo, si intitola Chourmo.

Stasera c’è mia mamma in visita, ci siamo mangiati una fetta di carne di Maccarese. Niente di eccezionale, pensavo meglio. Prima però mi sono mangiato una minestra di verdure molto buona.

Prima ho incrociato Amadis, raggiante perché la Colombia sta spaziando al mondiale, venerdì sera sono ai quarti contro il Brasile. Spero che ce la facciano, il Brasile non è clamoroso quest’anno. Però sono in casa, il Brasile.

A pranzo giù al bar mi sono mangiato un’insalatona buonissima. Ho incrociato Sandra, l’amica di Marilena era da mesi che non la vedevo più perché ormai si fa portare il pranzo al lavoro e non ci viene più al bar. L’ho baciata, troppo simpatica Sandra.

Ora chiudo perché voglio chiamare la Giusi giù in Sicilia e poi comincia la partita. Sarà per un’altra volta. Il mio romanzo, dico. Belin, voglio scrivere un romanzo ma non ho mai né tempo né voglia. Né un’idea. Non sono messo benissimo. Ho appena finito di fare andare l'antivirus.