talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

11 ottobre 2014

Bisagno déjà vu 2014

Ieri c’è stata l’ennesima alluvione a Genova. Ho visto tutte le immagini in Rete. Impressionante il momento dell’esondazione del Fereggiano e le immagini disastrose di Corso Torino sommersa, di via Pontetti sventrata da sotto dal corso d’acqua che ha letteralmente sfondato l’asfalto da sotto e il fango di Borgo Incrociati.

Stamattina ho acceso il pc e prima cosa ho deciso di scrivere qualcosa. Di solito invece vado subito online. Stavolta no.

Sono andato su Google per cercare la foto e ho fatto la ricerca Genova alluvione 2014 ma avrei potuto farla con il 2011 e le immagini sarebbero state le stesse.

Spero soltanto che l’allerta meteo passi subito. Vedere la zona di Brignole totalmente allagata e i sottopassi pieni di macchine galleggianti e fiumi d’acqua che trascinano via gli scooter è uno spettacolo davvero triste.

Peccato che sia un déjà vu, la terza volta in tre anni, immagini identiche al 2011. Il Bisagno che fa paura e tutti i torrenti della Liguria ingrossati in poche ore per una bomba d’acqua. Un’intera regione in balia della pioggia fa male da vedere.

Con tutti i casini che ci sono ci manca solo la bomba d’acqua. Saranno anche eventi imprevedibili, come dicono gli esperti, il clima è cambiato è vero, però qualcosina di più si potrebbe fare anche perché lo sanno anche i muri che nel mese di ottobre a Genova e dintorni piove che dio la manda.

Ieri sera ho sentito le mie cugine che vivono a Genova ed erano fuori di testa, più che altro per la rabbia di rivedere le stesse cose di sempre.

Ieri sera mi sono visto tutte queste immagini, le stesse di Monterosso di qualche anno fa e della Sardegna l’anno scorso.

Penso davvero che questa della messa in sicurezza dei corsi d’acqua a Genova dovrebbe essere la priorità per qualsiasi amministrazione locale. Se penso che ancora mi arrivano le cartelle esattoriali per il bollo non pagato nel 2002 da parte della Regione Liguria penso che le priorità dell’amministrazione non siano ben chiare, per usare un benevolo eufemismo.

Insomma, grandissima tristezza e rabbia per un disastro annunciato. Fa pena vedere nel 2014 immagini che sono il replay del 2011 e sentire che i soldi stanziati per i lavori in alcuni casi sono stati bloccati da ricorsi al Tar e pastoie burocratiche di ogni tipo.

Ora arriveranno gli angeli del fango, il tempo tornerà bello, la gente si farà un mazzo tanto per rimettere in piedi le cose e fra un po’ non se ne parlerà più fino alla prossima volta. Speriamo che questa volta qualche lavoro, qualche scolmatore, nel frattempo lo facciano.