talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

28 luglio 2012

Sabato mattina

Oggi è sabato, come al solito mi sono fatto un giro su internet per vedere se c’era qualche offerta di lavoro interessante. Di solito faccio questa operazione quando ho un po’ di tempo. Oggi è il giorno ideale, la famiglia non c’è, è in vacanza. Ho aperto come faccio sempre Jobrapido, il sito di offerte di lavoro che mi manda tutti i giorni le offerte online. E non c’era nulla, come la solito.

O meglio, c’erano un sacco di offerte di stage o collaborazioni non retribuite a titolo gratuito. In città un po’ fuori mano per me, tipo Caltanissetta, Milano, e altri luoghi ameni ben lontani dalla capitale. Lavoretti Seo, però riservati a neolaureati a caccia del patentino. Insomma, forse sono io che faccio lo schizzinoso, può anche darsi, ma la maggior parte delle offerte sono stage o cose riservate a giovani al massimo under 35.

Ora, io ho 40 anni suonati. Mi rendo conto che non sono più un ragazzino e che un’azienda qualsiasi preferisce prendere gente giovane da formare o da gettare nella mischia senza troppe menate. E chiaramente questo mi toglie un bel po’ di mercato. Sia chiaro, non mi sto fasciando la testa. Non mi sento un relitto e penso davvero di avere un mercato, l’unico problema è quello di trovarlo. Il mercato di riferimento, il target dove puntare e mirare.

Le parole chiave che ho inserito in Jobrapido sono gironalista, giornalismo, redattore, web editor, content, ufficio stampa, comunicazione, pubbliche relazioni, e poi Roma perché visto che vivo qui mi interessano di più le offerte che circolano in città. La domanda è se abbia senso impostare una ricerca di offerte che circolano online con la parola giornalista. Io, dopo anni che faccio la cernita online, penso che non sia il canale giusto per trovare un lavoro come giornalista.

Questo perché le informazioni sulle offerte di lavoro nel settore circolano molto di più con un tam tam a voce. In Italia, come in altri paesi credo, tutti gli altri paesi, le cose si muovono se conosci qualcuno che già lavora nel settore e che ti dice a voce che sai, c’è un posto vacante qui, ce n’è uno lì e così tu ti muovi in modo mirato.

Insomma, scopro l’acqua calda, però ad esempio invece su LinkedIn c’è molta più offeta e poi ti classificano le offerte in base ai rapporti di conoscenza e amicizia virtuale che hai costruito nel tuo network. Perché anche se non lo sai lì ti costruiscono un network in automatico, con i gradi di distanza dall'altro utente.

E questa mi sembra una cosa molto più efficace e infatti su LinkedIn ci vado, ciclicamente, a vedere come butta. Ho anche scoperto su LinkedIn che ad esempio la parola giornalista è obsoleta, nessuno inserisce delle ricerche di lavoro per gironalisti. E’ per questo che sì, nel motore delle offerte per scrupolo la parola gioranlista ce la metto per vedere cosa salta fuori, però ci sono molti più risultati con la parola redattore, web editor, content editor, Seo.

Vabbè. Scusate sto pippone sulle ricerche online però visto che passo gran parte del mio tempo su internet è chiaro che per me sapermi orientare in Rete è una cosa importante.

Tra l’altro a questo proposito negli ultimi tempi mi sto interrogando sul mio rapporto con i social media, che di fatto è nullo per un rifiuto a prori, direi indice di pigrizia, per la gestione di rapporti interpersonali che anche se per via digitale richiedono tempo e costanza. Io Facebook ce l’ho ma non l’ho mai usato attivamente, mea culpa, più che altro per pigrizia e un rifiuto aprioristico di quello che piace alla massa. Un errore, sicuro, anche perché da quello che sento e vedo in giro Facebook è una fonte di spunti e di contatti non indifferente, per non parlare di Twitter con cui ho un rapporto ancor più inesistente e di riflesso. Forse mi dovrei un attimo dare una mossa e adeguare al progresso tecnologico in chiave social.

Ci sto riflettendo e mentre rifletto scrivo nel mio blog, dove non mi legge nessuno. Forse mi dovrei interrogare anche su questo fronte, anche se in realtà in fondo in fondo penso che un angolo di privacy non mi dispiaccia nemmeno troppo.

Cioè un blog dove ci scrivo e ci metto le cose che interessano soltanto a me. E’ pur vero che il mio blog sembra un bel quadro assolutamente messo lì, un esercizio tecnico, che non si mette in gioco o che non si mette in relazione con nessuno in maniera attiva. E’ anche vero che quando scrivi una cosa e poi te la commentano è più bello, perché vedi cosa hanno suscitato le tue parole.

Qui adesso a Roma fa un bel calduccio, sui 35 gradi, oggi me ne vado in piscina. In questi giorni di solitudine domestica mi sono visto in santa pace la tv, privilegio raro, ieri sera mi sono visto nell’ordine: un Crime scene investigation Miami, con Orazio che per me è er mejo su piazza fra i vari Csi in circolazione. E poi, sputaci sopra, due puntate di seguito di Ncis. Belin basta poco per riconciliarsi con il mondo. Poi mi sono anche sentito la rassegna stampa di Radio Parlamento e dei Radicali, un po’ di trasmissioni di calciomercato della Roma, che alla radio sono una figata a cinque stelle. Nel frattempo ho anche lavato i piatti, il letto invece lo lascio disfatto, tanto mi domando a cosa serve rifare sempre il letto visto che appena vai a dormire lo disfi subito. Se resta disfatto cosa cambia?

La campagna acquisti della Samp è ferma, ora con lo spauracchio della penalizzazione per la presunta combine con il Bari e nel derby, si rischia pure una discreta penalizzazione. Speriamo che comprino ancora qualcuno perché se no c’è da soffrire anche quest’anno. Ho letto stamattina che Palombo ha rifiutato il Rubin Kazan, non capisco perché non abbia accettato, alla fine era un’offerta più che dignitosa e meglio comunque che restare a marcire a Bogliasco con gli esodati della squadra. Boh, io Palombo non capisco cosa vuole, con un mercato bloccato come quest’anno se hai l’occasione di emigrare vai, al massimo vedi un altro paese e ti fai una bella esperienza a 3,5 milioni di euro all’anno. Non so tu ma ci andrei a stecca, altro che Jobrapido e articolisti di moda e di fashion per nuovo portale dinamico in fase di start up, lavoro da casa, 3,5 euro a pezzo da concordare a partita Iva. Belin non so tu.

Ieri sera mi sono fatto gli spaghetti al sugo di carciofi, è la prima volta che lo provo questo sugo di carciofi, un po’ cremoso e diciamo forse un po' fuori stagione, non troppo adatto ad una temperatura intorno ai 35 gradi. Però l’ho digerito alla fine, i miei succhi gastrici lo hanno triturato e non potrebbe essere altrimenti visto che l’altra settimana mi sono fatto trippa e poi di secondo lumache al sugo in trattoria e anche lì eravamo intorno ai 30 gradi, ma c'era un po' di ponentino.

Lo spread è in leggera contrazione dopo giorni da panico al volante, speriamo che Draghi riesca a far ragionare i falchi della Bundesbank, anche se con i falchi in generale bisogna andarci con i piedi di piombo, se non hanno qualche preda in stile Prometeo da mangiargli il fegato non sono contenti. Belin, ora mi mangio l'avanzo di spaghi al sugo di carciofi e poi me ne vado in piscina e mi compro pure la Settimana Enigmistica alla faccia della Bce e di tutti i falchi dell'Eurozona.

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