talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

28 gennaio 2014

Bentornato Maxi Lopez

E’ tornato Maxi Lopez e sono contento, meglio lui di Bianchi anche se preferivo Paulinho. C'ha una bella cresta da mohicano, speriamo che faccia un po' di gol, magari tutti quelli che non ha fatto l'anno scorso. Mi fa piacere per lui, secondo me l’anno scorso poteva fare di più, vediamo se in questo scorcio di stagione riuscirà a ritagliarsi qualche spazio in più. Se è integro fisicamente, potrà farci comodo se riesce a vedere la porta.

Per il resto, sono d’accordo che ci servirebbe un portiere, peccato che non si possa pensare ad un rientro di Romero che in prestito al Monaco, se non ho capito male, fa soltanto un mare di panchina. Un grosso spreco, perché Romero al di là delle sue amnesie è un portiere valido ed è anche nostro.

Domenica prossima c’è un derby difficile, non sarà una passeggiata perché il Genoa si è rinforzato e sta giocando bene. Vediamo come va a finire. A noi servono punti perché siamo sempre lì, un metro sopra la soglia di galleggiamento. E sarebbe meglio restarci a lungo, magari allungando un po' sulle altre che si sono rinforzate.

Mastico ancora amaro per domenica contro il Bologna, hanno tutti dato addosso a Costa, ma non sono d’accordo, lui è dovuto intervenire perché l’avversario era lanciato in porta. Magari se non lo affrontava e tentava di accompagnarlo sull’esterno era meglio, ma non era facile da fare. La cosa strana è che il greco non siano riusciti a falciarlo prima che entrasse in area. Si è fatto quaranta metri palla al piede senza che nessuno riuscisse a contrastarlo. Al novantesimo. Boh.

Ho appena rivisto il gol di Maradona contro l’Inghilterra al Mondiale dell’86, penso fosse il 2 a 1 quando ha saltato mezza squadra manco fossero birilli per poi appoggiare in rete dopo aver saltato anche il portiere. Un gol da incorniciare veramente, e quello del Bologna di domenica contro la Samp sembrava un po’ Maradona. Vedi tu.

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26 gennaio 2014

Samp, salvezza ancora lontana

Domenica amara per la Samp, raggiunta al 90° dal Bologna in casa. Pareggio che smuove la classifica, ma due punti persi ancora alla fine, in uno scontro salvezza, che pesano sul morale. Peccato. Oggi un Maxi Lopez, per esempio, poteva servire eccome. Certo, meglio un Quagliarella, ma se non ce lo danno almeno riprendiamoci la "gallina d'oro", così c'è un attaccante in più per la salvezza. E magari prendessero anche un centrocampista che sappia tirare da fuori area perché quelli che abbiamo non sono capaci.

La squadra ha fatto la sua partita, non ha creato grosse occasioni da gol, ma è riuscita a segnare. Sembrava finita ma se non la chiudi il rischio di buscare c’è sempre. E puntualmente è arrivato il pareggio, su uno svarione di Renan che è scivolato a centrocampo lasciando campo aperto al contropiede del Bologna.

Secondo me non è un punto rubato, perché comunque il Bologna ha chiuso bene la Samp ed è riuscito a restare a galla fino alla fine.

L’appunto che si può fare al Doria è che non riesce mai a tirare da fuori area con una certa pericolosità.

La speranza è che, visto il risultato e l’impossibilità per Mihajlovic di cambiare il modulo d’attacco in corso di partita, la società compri una prima punta. Che serve come il pane. E magari un centrocampista di peso per ogni evenienza.

Oggi in campo c’era la squadra tipo e ogni tanto un allenatore può aver bisogno di cambiare modulo, magari inserendo una punta centrale in grado di far salire la squadra. Pozzi probabilmente non dà queste garanzie, per le sue note magagne fisiche e per i limiti tecnici che ha. Forse Pozzi è un attaccante più da B.

Si parla di Maxi Lopez, a questo punto se non ci sono altre alternative percorribili spero che lo prendano, almeno fa numero e in certe occasioni può servire.

Non è che Eder da solo insieme a Gabbiadini si può caricare tutto il peso dell’attacco. Faccio gli scongiuri, ma se si rompe uno dei due siamo completamente scoperti davanti.

Oggi c’è da dire che il cambio di Krsticic con Renan non è stato positivo, il brasiliano non ho capito come è scivolato a centrocampo, ciccando un pallone e lasciando un buco centrale che si è trasformato in una voragine per la Samp. Rigore inventato dal greco dal nome impronunciabile, Kristodoulopulos (?), è stato bravo a incunearsi palla al piede in area e a scartare in mezzo a tre o quattro della Samp che non sono riusciti a chiuderlo. Poi è arrivato Costa che l'ha toccato. Il rigore c'era.

C'è da dire che magari anche nel primo tempo, sullo zero a zero, Eder è stato mezzo falciato in area e l'arbitro ha deciso di sorvolare su una situazione quanto meno dubbia. Ma non possiamo sempre sperare di buttarla dentro su rigore, bisogna costruire più occasioni anche con i centrocampisti, soprattutto con Krsticic e Soriano, che purtroppo non ha un gran tiro pur essendo una piacevole sorpresa del nuovo corso di Mihajlovic.

Peccato, una beffa che però potrà servire a capire che la salvezza è ancora lontana, è vero che abbiamo cinque punti di vantaggio sulla terzultima, che è il Sassuolo, però sappiamo bene che se ne perdi una torni subito giù e tornare in zona calda è un attimo.

Insomma, grande il lavoro di Mihajlovic, grande l'applicazione dei giocatori che lo seguono al 100%, però alcuni limiti tecnici e di rosa sono evidenti e vanno colmati per non rischiare di restare impantanati nella zona calda.

E' vero che quest'anno l'Udinese è messa male, annata storta per Di Natale e compagni, ma non si sa mai, meglio premunirsi e mettersi le mutande di ghisa. Urge una punta e magari un centrocampista jolly. Certo, anche un portiere titolare non sarebbe male, magari Julio Cesar.

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25 gennaio 2014

Tanto va la gatta al lardo

Per un sacco di tempo avevo pensato che fosse così, “tanto va la gatta al largo che ci lascia lo zampino”. Non capivo cosa voleva dire, la gatta va al largo? Ma non era così che i gatti odiano l’acqua? Cosa ci fa una gatta in mare, è fuori sta gatta? Cosa c’entra lo zampino, perché ci lascia lo zampino al largo? Glielo falcia un pescecane o l’elica di un motoscafo? E poi non sarebbe più logico che semmai al largo la gatta annegasse? Me lo sono chiesto tante volte. Poi, non so quando ma non troppo tempo fa, ho capito che era tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampina. Che alla fine un senso ce l’ha.

Vorrei scrivere qualcosa ma non ho mai tempo di concentrarmi un po’ su quello che voglio scrivere. Quando arrivo sul blog sono sempre di corsa e scrivo quello che mi passa per la testa. Certe volte un’idea ce l’avevo e allora quando parto con il post so cosa scrivere. Ma succede raramente.

Adesso per esempio non so cosa scrivere ma non ho tempo di pensarci e allora scrivo lo stesso queste quattro righe senza arte né parte, quattro righe in cerca d’autore e di editing.

Oggi siamo andati al Carlo Felice con Pietro, lui aveva la bici, lo skateboard, la palla e una nuova doppia calamita a forma di uovo allungato potentissima.

Ieri sera da caronte mi sono ribevuto due Negroni, non ci sono più abituato e stamattina mi sono svegliato con il mal di testa. Ho preso una compressa equivalente al Moment Act e mi è subito passato, per fortuna. Ultimamente ho avuto mal di testa più spesso del solito, si vede che sto più a lungo al pc e che forse mi sto spremendo le meningi più forte del solito.

Ho già dato la mia formazione del fantacalcio, oggi c’è il ritorno della fantacoppa, c’era il modulo con i rigoristi. Non so se ce la farò a passare il turno, all’andata ho perso 4 a 1.

Calciomercato, c’è l’ipotesi di un ritorno di Maxi Lopez. Io sinceramente sarei abbastanza contento, lui mi è simpatico e secondo me potrebbe fare meglio dello scorso anno. Con un motivatore come Mihajlovic potrebbe dire la sua, secondo me è un giocatore che può ancora dare qualcosa di buono al calcio e chissà, puntare sul suo spirito di rivincita dopo la storia di Icardi e della moglie che lo ha mollato per il suo ex amico potrebbe avere un senso. Vediamo, sono fiducioso. Intanto domani c’è lo scontro diretto con il Bologna, peccato che Diamanti è rimasto al Bologna.

Più tardi devo accompagnare Pietro da Alberto, ci andrò in motorino, e stasera ci vediamo con Muriel. Se riesco oggi mi vedo il film di Sorrentino sul calcio, penso si intitoli il secondo uomo o cose del genere. Prima ho parlato con Lollo al telefono che mi ha detto che La grande bellezza gli è piaciuto tantissimo. Sono d’accordo con lui.

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19 gennaio 2014

Il Negroni sbagliato è un'altra cosa

Oggi al fantacalcio ho fatto una doppia cappella nella formazione, ho lasciato fuori Di Natale, che ha segnato, e pure Hernanes, che ha segnato pure lui. L’unica speranza adesso è che Amauri, che ho messo titolare, non giochi e che uno dei miei centrocampisti titolari anche resti in panchina.

Ma c’è poco da sperarci perché in attacco in questo periodo Amauri è titolare e anche Cambiasso, Inler, De Rossi e Biabiany, i miei centrocampisti titolari, giocheranno. Che rosicata, Di Natale e Hernanes di solito li metto titolari inamovibili, ma ultimamente hanno preso una valanga di 4 in pagella e a questo giro ho cercato di rimescolare le carte ma mi sono fatto autogol con le miei mani. Cosa mi è saltato in testa non lo so nemmeno io.

Tra l’altro il mio avversario ha già segnato tre gol con Lllorente e con la doppietta di Vidal contro la Samp. Oltre il danno della sconfitta blucerchiata anche la beffa delle pere prese al fantacalcio da questi gobbi che mi stanno qui.

Io ho segnato con Destro, per ora. Vediamo come va a finire ma si profila una nuova sconfitta per la mia squadra, AIK Belin, che sta inanellando una serie di batoste a raffica.

La cosa buona è che l’Udinese ha perso in casa contro la Lazio, è in crisi e resta dietro la Samp. Quest’anno l’Udinese rischia di fare una brutta fine, è la classica annata in cui una squadra forte si trova invischiata nei bassifondi della classifica e rischia di restarci impantanata di brutto.

Anchei il Livorno ha perso ieri, 3 a 0 contro la Roma, buona notizia per la Samp la sconfitta dei labronici. La Samp continua a trattare l’acquisto di Paulinho, che potrebbe anche arrivare a gennaio in cambio di Pozzi. Così dice Radiomercato e sarei felicissimo dell’arrivo di Paulinho, un centravanti di movimento che farebbe davvero al caso nostro.

Marilungo è passato in prestito dall'Atalanta al Cesena, parabola discendente dell'ex blucerchiato che secondo me è forte. Mi spiace per lui, dopo l'infortunio non è mai riuscito ad esprimersi ai suoi potenziali livelli. Idem per Icardi, ammazzato fisicamente da Wanda Nara. Che bel pacco che gli abbiamo dato all'Inter, godo, per rinascere Icardi dovrebbe tornare alla Samp. Mihajolvic lo massacrerebbe.

Per il resto, ieri vedevo le statistiche del mio blog e noto con piacere un grosso attivismo dall’Indonesia. Chissà chi e perché mi legge dall’Indonesia. Misteri del traffico online.

Ieri sera abbiamo festeggiato il compleanno di Tina da Caronte, un bellissimo locale piano bar di fianco a piazza Dante. Ci voglio tornare presto perché fanno un Negroni molto buono, perfettamente bilanciato nel mix degli ingredienti. E non è una cosa da tutti fare il Negroni giusto. Il Negroni sbagliato è un’altra cosa. Ho letto ora su Wikipedia che il Negroni sbagliato differisce da quello classico (fiorentino) per la presenza dello spumante brut, che sostituisce il gin. E per questo lo sbagliato è meno forte del Negroni classico o fiorentino. Amen.

Si è messo a piovere di brutto in questo preciso momento, è tutto il giorno che minaccia lo scroscio che ora è arrivato. C’è scirocco in questi giorni e non fa per niente freddo anche se siamo a gennaio inoltrato, le vecchie stagioni non esistono più. Voglio scrivere un post con una serie di luoghi comuni, una bella collezione di luoghi comuni. Ci lavorerò un po’ in questi giorni. Amen.

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18 gennaio 2014

Gabbiadini vai alla Madonna della Guardia

Cosa vuoi che ti dica, abbiamo buscato 4 a 2 contro la Juve ma il risultato secondo me è bugiardo perché stasera abbiamo rischiato di pareggiare. E’ la seconda volta che Gabbiadini becca la traversa con la Samp sotto di un gol, dopo l’altra volta contro il Napoli. Gabbiadini è sfigato perché se avesse fatto ste due pere magari portavamo a casa due punti in più.

Detto questo, il primo tempo non l’ho visto, perché Sky fa le bizze e allora sono arrivato più o meno alla mezzora a casa ma il collegamento si è messo a posto alla fine del primo tempo, con la Juve sul 3 a 1. Rigore molto generoso per i bianconeri, sempre secondo me, con Vidal che si butta in area appena sfiorato da Regini che comunque è un babbo a toccarlo. Juve che gioca a folate.

Ma come gioco, soprattutto nel secondo tempo, non esagero che la Samp gli ha fatto il culo. Ottima Samp veramente come personalità, con un giocatore davvero rinato con la cura Mihajlovic che si chiama Angelo Palombo. Era finito Palombo, adesso è tornato ad altissimi livelli, complimenti ancora a mister Mihajlovic perché veramente ha riportato in vita degli zombi. Costa quando è entrato e si è messo terzino di spinta ha fatto un partitone.

Eder stasera la biglia non l’ha vista, c’è da dire che Chiellini in casa può fare quello che vuole, senza rischio di cartellini. Stasera ha cioccato una gomitata in faccia a Gabbiadini senza nessuna conseguenza, come se fosse normale così. Un po’ come Baresi ai vecchi tempi, che picchiava come un ferraio dal primo all’ultimo minuto, senza che nessuno gli dicesse nulla.

La Samp di Mihajlovic, fatte le debite differenze, mi ricorda quella di Eriksson, grande personalità e voglia di giocarsela sempre e comunque. Certo, Bjarnason, che sul forum del Secolo XIX chiamano Diapason, è scarsissimo e pure Wszolek è acerbo, però i giocatori che sono scesi stasera in campo hanno dato tutto. De Silvestri si è cremato un gol di testa che grida vendetta e nella ripresa li abbiamo schiacciati.

Peccato Da Costa, un portiere mediocre che non ti salva mai la porta. Però per il resto sono ottimista per il prosieguo del campionato perché la squadra c’è. Resto dell’idea che manchi una prima punta di peso, spero che la società faccia uno sforzo economico per comprare qualcuno.

Una nota sulla Juve: vedere Quagliarella e Giovinco, ma soprattutto Fabio Quagliarella, che entrano a cinque minuti dalla fine è una bestemmia del calcio. Io se fossi Quagliarella me ne andrei di filato in un’altra squadra, Lazio o Samp che sia, perché uno così deve giocare per andare al Mondiale nei 22.

Domenica la Samp gioca in casa contro il Bologna, speriamo che le cose girino bene perché ci servono ancora 19 punti per la salvezza. Ma se giochiamo come stasera ce la possiamo fare. Contro Napoli e Juve un punto almeno ci stava tutto, Gabbiadini fatti un giro alla Madonna della Guardia perché se avessi un pizzico di culo in più saresti fortissimo.

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Gitarella al Parco degli Acquedotti

Oggi siamo andati al parco degli Acquedotti, posto davvero stupendo. La prossima volta ci voglio andare con la bici, è perfetto per farsi dei bei giretti nel verde fra alberi e rovine. C’è uno scenario meraviglioso. Pietro si è mosso parecchio, all’inizio era un po’ riluttante, ma poi ha apprezzato anche lui, o almeno così credo.

Ha giocato con un cane, ha tirato un bastone a mo’ di giavellotto, ha inseguito un Rayanair che stava atterrando a Ciampino, si è fatto fregare il bastone da un’orda di cani che giocavano fra loro sul prato, ha frantumato quattro o cinque bastoni di legno contro diversi alberi, ha cercato di camminare in equilibrio su un grosso tronco di albero che però era molto scivoloso e ricoperto di funghi e muffe.

Alla fine siamo pure finiti in un’area giochi con dei gonfiabili e per 2 euro ha fatto venti minuti di scivolo sul gonfiabile.

In motorino con lui da casa al parco degli Acquedotti al Quadraro saranno più o meno una ventina di minuti. Al ritorno siamo andati a Monti. Ho fatto la ricarica dello smartphone e siamo andati a mangiare alla Suburra. Una sicurezza. Mi sono spazzato via tonnarelli ai carciofi, abbacchio alla cacciatora (meraviglioso), cicoria ripassata da deca e lode. Pietro un piattone di lasagne e patatine fritte. La Giusy scamorza fritta e prima un bel piatto di verdure. Mezzo litro di rosso 60 euro totale, gran magnata.

Siamo tornati a casa con Pietro, lui si è visto Ratatouille, io mi sono letto La Stampa, sempre il mio quotidiano di riferimento, gli mancano soltanto le cronache, per il resto è perfetto come quotidiano, in un’ora e mezza te lo leggi tutto.

Alla Suburra seduti nel tavolo di fianco al nostro c’era una coppia con il tizio sui 45-50 anni, imprenditore del nord est, accompagnato da una stennardona russa sui 25 anni. Lei parlava italiano così così, lui faceva il maestrino di italiano e Pietro faceva un gran casino intromettendosi nella loro intimità. Grande Pietro, spacchino professionista.

Il tizio cercava di imbarcare la russa dicendo che i rigatoni con la pajata si mangiano soltanto a Roma in tutto il mondo. Belin, che latin lover. Se li è calati in un sol boccone, poi ha chiesto al cameriere se c’era l’insalata russa, voleva fare colpo sulla stennardona russa che, secondo me, si stava rompendo le palle a sangue.

Poi, il tizio, meraviglioso, ha messo il traduttore nello smartphone e cercava insalata russa per far capire alla tizia russa cos’è l’insalata russa. Non l’ha trovata. Belin, che babbo di minchia il latin lover. Che poi a un certo punto, esasperato dal bordello che stava facendo Pietro, soprannominato “il terribile” dal cameriere della Suburra che a un certo punto gli ha pure detto fra il serio e il faceto “ma li monrtacci tua Pie”, ha pure detto ma si vede che è figlio unico. Gelo della Giusy e a quel punto a Pietro non l’ho più imbrigliato e gli ho fatto fare quello che voleva per rompere le palle al latin lover con l’insalata russa. Che babbo di minchia. Che alla fine ha ordinato la scamorza pure lui ma gliel’hanno data dura come la suola di una scarpa e ci godevo non poco con il mio abbacchio alla cacciatora da premio Oscar per la musica culinaria che mi produceva nelle papille gustative.

Poi, quando siamo tornati a casa, mi sono tolto dalle tasche del piumino i mattoni che Pietro aveva raccolto al Parco degli Acquedotti e lui li ha puliti nel lavandino del bagno. Gran bella giornata.

E comunque lo smartphone è un gadget tecnologico eccezionale, ieri ho pure imparato a mettere i widget e ho rimesso il meteo come salvaschermo al 50% del display. Ora provo a inviare una mail con le foto del Parco degli Acquedotti sul pc per metterla nel blog a corredo di questo post. Eccolo lì, Pietro con il cane e l'acquedotto romano sullo sfondo del Parco degli Acquedotti.

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12 gennaio 2014

Doppio turno al Carlo Felice

Oggi è domenica, ma la Samp gioca domani. Partita del lunedì, alle 19,00 a Marassi contro l’Udinese. La domenica senza Samp, mentre tutte le altre giocano, è allucinante. Tanto più che domani non credo che riuscirò a vedermela. Pazzesco.

L’aggettivo pazzesco negli ultimi tempi è diventato un tormentone nelle cronache calcistiche. Tiro pazzesco, parata pazzesca, giocatore pazzesco. Ogni volta che qualcuno in campo fa vedere un numero, un dribbling, un gol d’autore allora si tira fuori l’aggettivo pazzesco. Fiorillo,parata pazzesca contro la Roma. Povertà linguistica galoppante.

E’ tutto semplicemente pazzesco, un po’ poco per descrivere le azioni di gioco. Troppo facile dire tiro pazzesco, più difficile descrivere la parabola del tiro o il gesto tecnico che c’è dietro. Insomma, un termine abusato che è diventato in poco tempo la panacea di ogni descrizione.

Una domenica senza Samp mentre giocano tutte le altre può anche essere un vantaggio, magari i giocatori entrano in campo più concentrati perché sanno cosa hanno fatto le concorrenti per la salvezza. Ma io preferivo quando tutte le partite si giocavano in contemporanea, il “Monday night” è una pratica voluta dal palinsesto televisivo che non fa giustizia al campionato e nemmeno ai tifosi.

Spalmare il campionato come la Nutella è una pratica legata alla pay tv che impoverisce uno degli aspetti più belli del campionato, cioè la schedina secca con tutti i risultati in tempo reale e l’aggiornamento della classifica in un’unica tornata.

Un altro orario assolutamente innaturale del campionato è il match delle 12,30 della domenica. L’anticipo di solito è una partita più moscia delle altre, si vede che i giocatori fanno fatica a giocare così presto e la Samp non brilla quasi mai negli anticipi.

Questa mattina con Pietro siamo andati al Carlo Felice. Abbiamo fatto un doppio turno. Prima siamo scesi con lo skateboard, ma il terreno di gioco era impraticabile. Troppe foglie, troppe ghiande e sassolini. Pietro non riusciva ad andare. Così siamo tornati su a casa, abbiamo preso la bici e il pallone e siamo tornati giù. Pietro in porta è forte. Prende anche le palle alte.

Doppio turno fino all’una, poi abbiamo pranzato, anche se Pietrone ha mangiato soltanto due polpettine perché in questi giorni era disturbato di stomaco. Ma almeno così si sta di nuovo svuotando e sta smaltendo le scorie natalizie. E’ un po’ palliduccio.

Ieri, visto che era malatino, siamo stati in casa quasi tutto il tempo, a parte una puntatina a piedi da Game Stop, vicino a piazza Re di Roma. Si è preso un gioco usato del Nintendo 3DS “Transformers”. Poi siamo rientrati. Di mattina avevamo completato due puzzle. Il terzo dell’Italia non sono riuscito a finirlo, era troppo complicato perché ho cominciato a montarlo in verticale dal lato orizzontale del tavolo. Lo Stivale non ci stava.

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06 gennaio 2014

Befana amara per la Samp

Befana triste per la Samp che busca 2 a 0 contro il Napoli. Per carità, risultato giusto, anche se oggi la fortuna non è stata amica dei blucerchiati, con un clamoroso doppio legno, Gabbiadini e Sansone, e un rigore piuttosto netto negato a Regini. Peccato. C’è da dire che Da Costa ci ha messo del suo, sulla punizone del secondo gol – foglia morta alla Platini di Mertens – si è mosso al rallentatore. Certi episodi in partite così tirate purtroppo pensano doppio.

E dire che nel primo tempo la Samp aveva avuto due occasioni da gol grandi come una casa, sullo 0 a 0: prima con Krsticic su splendida verticalizzazione di Palombo, che lanciato a rete ha voluto saltare il portiere invece di fare il pallonetto. Poi su girata in controbalzo di Eder, bellissima, alta di un soffio.

La traversa di Gabbiadini sull’1 a 0 grida ancora vendetta, che sfiga pazzesca. Subito dopo il rigore su Regini, spinta di Armero evidente, era rigore ma nessuno ha nemmeno protestato. La Samp deve farsi sentire in questi casi. Per il resto, secondo me una punta di ruolo manca e mediamente la squadra ha manifestato chiari limiti di costruzione del gioco. Speriamo di vincere le partite in casa, domenica prossima c’è l’Udinese, forse si gioca lunedì. Bisogna fare punti.

Dietro vedo in ripresa il Catania, che ha ripreso Lodi e può di nuovo schierare Bergessio, che non a caso oggi ha segnato. Bergessio, esattamente quello che servirebbe a noi. Più scarso di noi, secondo me, il Chievo. Il Bologna non so, certo che anche loro con Curci in porta non se la passano benissimo.

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04 gennaio 2014

Belin che palle

Mi sto annoiando e allora scrivo. Oggi è stato brutto tempo tutto il giorno. Siamo usciti con Pietro, per inaugurare il suo skateboard nuovo, ma al Carlo Felice c’erano troppe foglie per terra e non riusciva ad andare. Poi era tutto bagnato in terra e ha fatto due o tre voli d’angelo sull'asfalto.

Alla fine abbiamo deciso di andare a Piazza Vittorio, agli altri giardinetti, per vedere se la situazione era migliore. In effetti era meglio: meno foglie per terra e asfalto più liscio e così ha fatto un paio di giretti senza volare. Però non aveva voglia di andare in skateboard, in effetti oggi non era la giornata ideale.

Voleva la bici, ma ormai eravamo troppo lontani da casa e ho avuto il mio bel daffare per convincerlo a non arrendersi con lo skateboard. Piano piano si sono fatte le 11,30 mezzogiorno e siamo passati dall’appartamento nuovo. C’era la Giusi con gli operai. Finalmente dopo mesi ho conosciuto Ovidiu, il capo cantiere. Molto simpatico. Siamo rimasti un bel po’ in casa, in mezzo ai lavori con gli operai, erano in cinque.

In due stanze c’era la calce fresca. Non si poteva entrare. Pietro era esaltato perché aiutava gli operai con lavoretti vari. La Giusi parlava e organizzava le cose con Ovidiu, io me lo menavo.

All'edicola di Piazza Vittorio abbiamo comprato Zagor, il seguito della storia del licantropo. Pietro ci ha messo sopra le mani tutte sporche di Twix e lo ha completamente lordato di cioccolato. Stasera mi riservo di leggergli la storia come lettura della buona notte.

Siamo tornati a casa verso l’una, pioveva. Abbiamo mangiato tortellini al burro, buoni. E ci abbiamo dato dentro con i dolcetti al cioccolato. Oggi è il 4 gennaio, siamo in festa dal 21 dicembre, una festa infinita, meno male che fra due giorni è la Befana e finisce questo periodo di feste natalizie infinite. Non ne posso più di non fare nulla, anzi di stare tutto il tempo a casa o al parco giochi con Pietro.

Dopo pranzo mi sono sdraiato sulla chaise longue e mi sono letto La Stampa. La notizia di giornata è lo spread sotto i 200 punti. Buona notizia, considerato che a novembre di due anni fa eravamo a 575 di spread. Speriamo che duri, lo spread, certo che però non è che le prospettive siano proprio rosee per il nostro paese, che è l’Italia. C'è tutta la menata della nuova legge elettorale, delle tre proposte di Renzi, metodo spagnolo, sindaco d'Italia, maggioritario ecc. Belin, quante parole.

Oggi pomeriggio il viceministro dell’Economia Fassina ha rassegnato le dimissioni, dopo che Renzi lo ha offeso rispondendo “Fassina chi?” ai giornalisti. Belin, siamo messi bene. Altre notizie di oggi, il dibattito sulle unioni civili fra gay, siamo ancora fermi a questo genere di dibattiti qui.

Dopo la lettura del giornale ho dormito, circa due ore. Non dormo mai di pomeriggio, ma oggi ero stanco morto. Non so di cosa, visto che sono in vacanza da circa venti giorni, ma ero stanchissimo. Forse ho bevuto troppo vino a pranzo, un rosso molto buono calabrese che però era troppo forte e mi ha dato una bastonata in testa. Ero bombardato dopo pranzo. Mi sono spostato sul divano con la coperta, sono stato immobile a dormire per due ore.

La Giusi è uscita, si è vista con Muriel. Pietro è rimasto in casa, giocava con l’iPad, credo, mentre io dormivo. A un certo punto è venuto a svegliarmi e si è guardato un pezzo dei “Croods”, un bel film di animazione, molto meglio di "Piovono polpette 2" che sono andato a vedere con lui e Giusi al cinema la settimana scorsa, una porcheria, anche se Pietro preferisce "Piovono polpette 2" ai "Croods". Abbiamo fatto merenda, mi sono fatto un caffè, ho finito di leggere il giornale.

E’ tornata la Giusi, ho lavato i piatti, mi sono guardato un pezzo di Arsenal - Tottenham 2 a 0, anche se il segnale di Sky non funziona quando c’è brutto tempo e quindi ho staccato e riattaccato la spina tre volte, senza risultati però, perché si continuava a vedere male, a scatti. Mi sono visto una carrellata di partite Roma-Juve dal 1981 ai giorni nostri.

Abbiamo cenato, pasta al ragù, ottima. E ora sto scrivendo. Pietro è appena entrato e non so cosa vuole, sì, vuole uno scatolone vuoto che ci serve per il prossimo trasloco. E’ una testa dura questo Pietro, certi giorni davvero è dura averci a che fare. Oggi è uno di quei giorni. Prima abbiamo pure giocato a Indovina Chi, ha vinto lui 5 a 2. Anche se io la domanda “è uomo o donna” non la faccio mai, secondo me non vale, ma a lui gliela concedo. D’altra parte ha sei anni e se perde fa una tragedia. Però per il resto non è che l’ho lasciato vincere.

Domani per fortuna riprende il campionato.

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03 gennaio 2014

Cassano non è un centravanti

Cassano non torna alla Samp e i doriani non si strappano i capelli. E’ questa la sintesi dell’ultima puntata della telenovela del genio di Bari Vecchia, che ieri in conferenza stampa da Collecchio ha voluto rassicurare urbi et orbi i tifosi e la piazza di Parma giurando che lui “in gialloblu ci sta da re”. Ribadendo però che il suo sogno è quello di tornare alla Sampdoria, che in questo momento ha scelto di non riprenderlo. E ha fatto bene, perché Cassano non è un centravanti e alla Samp invece serve un 9 vero, non falso. Adesso sarebbe un lusso che non possiamo permetterci non tanto per i soldi, quanto per com'è costruita la squadra.

Parole, quelle di Fantantonio, che lasciano il tempo che trovano. Troppe volte il giocatore ha dato fiato alle trombe senza pensare a quello che diceva. Le sue bizze ormai non fanno più notizia anche se indubbiamente, in questo caso, il genio di Bari Vecchia un merito ce l’ha: ha parlato chiaro, ha detto quello che pensa esprimendo cose che pochi altri avrebbero avuto il coraggio di dire così chiaramente e pubblicamente. Fosse per lui tornerebbe di corsa alla Samp.

Se fossi un tifoso del Parma oggi non sarei per nulla contento. Sapere che il giocatore più forte ed estroso della rosa resta soltanto perché non è riuscito a “tornare a casa”, come dice Cassano, non mi farebbe fare i salti di gioia. Bisogna vedere la prossima volta che gioca al Tardini come sarà accolto dai tifosi, fossi in loro lo tratterei quanto meno con freddezza, perché la classe da sola non basta. Ci vuole anche il cuore in quello che fai, anche se ti chiami Cassano e hai il talento nel sangue.

Insomma, Cassano con il Parma ha detto più o meno questo: “ok, resto qui soltanto perché la Samp, che è il mio vero e unico e amore, non mi ha voluto. Ma se per caso mi rivolesse, magari a giugno, non ci penserei due volte e tornerei di corsa a Genova. Nel frattempo, giocherò al massimo per il Parma. Stop”.

E’ come se un uomo dicesse ad una donna, ok, resto con te, ma in realtà amo un’altra e appena quella mi rivorrà tornerò da lei. Mi sembra un atteggiamento difficile da accettare. Se fossi un tifoso del Parma farei pressioni sulla società per cedere il giocatore.

C’è però un problema grosso come una casa in tutta questa vicenda. La Sampdoria non vuole Cassano. E si capisce il motivo. Cassano è un grandissimo giocatore, ma alla Samp ci sono almeno due giocatori che giocano già nel suo ruolo, si tratta di Eder – il migliore della Samp fino a questo momento del campionato – e Gabbiadini, che per ora ha avuto un rendimento più altalenante, ma che rispetto a Cassano ha una decina di anni di meno.

E che in prospettiva, se restasse in blucerchiato, potrebbe garantire diversi anni di copertura nel ruolo di seconda punta. La Samp in questo momento ha bisogno di una prima punta e secondo me saggiamente non ha preso Cassano, che avrebbe creato non pochi problemi di gestione nello spogliatoio.

Sia chiaro, per me Cassano è un grandissimo giocatore. Quando se ne andò fui molto deluso da Garrone per la sua impuntatura che ci costò la serie B. Ma riprenderlo ora sarebbe un azzardo, anche perché l’uomo ha dimostrato in tutti i modi la sua natura ondivaga e non basta amare la Samp per garantire poi un rendimento in campo che per la squadra in queste condizioni è una premessa fondamentale per puntare alla salvezza.

Cassano "falso nueve", "falso centravanti", non ce lo vedo. Ha ragione Mihajlovic. Spero che la società prenda una punta vera, servirebbe come il pane, magari lo stesso Amauri che però fa il prezioso. Una soluzione creativa sarebbe quella di riprendersi Icardi, un altro che in pochi mesi ha scialacquato quanto di buono ha fatto l’anno scorso in blucerchiato. La ricostruzione di Icardi sarebbe una sfida all’altezza di Mihajlovic, che secondo me sarebbe in grado di rimettere in sesto un giovane che per colpa sua, della sua amante e di Twitter sta mettendo a repentaglio la sua carriera. L'ideale sarebbe stato Paulinho, ma non è voluto venire.

Ma questa è una mia opinione, come del resto le mie personali opinioni su Cassano, un grande del calcio capace di autogol clamorosi. Ad esempio, perché dopo l’Europeo Prandelli non lo ha mai più preso in considerazione? E dire che quest’anno a Parma Cassano sta giocando alla grande e in nazionale non mi sembra che il talento abbondi. Cassano è un grandissimo fuoriclasse, rivederlo in blucerchiato mi piacerebbe tantissimo ma con una punta centrale di ruolo che la butta dentro, se no è sprecato.

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02 gennaio 2014

Colpo da magister

Sono le 8,20 e scrivo un altro post per alimentare il mio blog. Ho tempo di scrivere, o per meglio dire, ho tempo di svagarmi un po’, come direbbe molta gente, e allora ne approfitto. Ho visto le statistiche del mio blog e la cosa incredibile è che ho più pubblico, quasi il doppio, nel Regno Unito che in Italia.

Belin, sono uno esportatore di made in Italy nel mondo, ho pubblico anche in Usa, Serbia, Russia, Germania, Francia, Svizzera, Polonia e – udite udite la new entry che non t’aspetti, il colpaccio della domenica – in Cina.

Belin, ma chi è che mi legge in Cina e in Polonia. Vorrei vedervi in faccia, magari siete degli spammer ma vi adoro, pubblico internazionale del made in Italy.

Il mio blog ormai fa faville, con una media di visitatori de paura. La cosa più bella del mio blog è mettere le foto. Io la cosa più bella è scegliere la foto del post e caricarla. Ci sballo con la foto e ci perdo quasi più tempo a mettere la foto che a scrivere.

L’altro giorno, per mettere la foto dell’”Elogio dello small talk” ho fatto una ricerca su “chit chat”, che vuol dire spettegolare e poi ho scelto la foto delle due donne che spettegolano come dannate. Colpo da magister, ci avrò messo venti minuti a scegliere la foto e dieci minuti a scrivere. Belin che sballo scegliere la foto.

Io di solito quando scrivo non penso al mio pubblico, se fossi un paraculo sceglierei degli argomenti ad hoc per i miei mercati emergenti, cioè la Serbia, la Cina e la Polonia. Invece no, scrivo quello che dico io, se mi facessi condizionare dal pubblico non mi verrebbe mica tanto da scrivere.

Anche se le statistiche del mio blog le guardo sempre. Ad esempio, adesso in testa ai post più cliccati c’è il mio post sulla sigaretta elettronica, che ho scritto un tot di tempo fa. Si vede che siamo alla fine dell’anno e un tot di gente pensa come proposito di inizio anno di smettere di fumare e fa delle ricerche online su sigaretta elettronica e finisce nel mio post.

Se fossi un paraculo che pensa al suo pubblico scriverei qualcosa sulla sigaretta elettronica, e invece, visto che non sono un paraculo, non lo faccio. Anche perché io fumo sempre sigarette normali e la sigaretta elettronica, la Oval, la tengo nel borsello di emergenza.

Una cosa che mi piace un sacco dei romani è che invece di borsello dicono e molto spesso scrivono borzello invece di borsello, borza invece di borsa. Questo utilizzo creativo della z dei romani mi piace.

Veramente sono stranito dal mio pubblico polacco. Belin, ma chi è che mi legge in Polonia, e soprattutto perché qualche polacco o polacca dovrebbe leggermi. Boh. Potenza della Rete internet e del made in Italy nel mondo.

Oggi è il 2 gennaio, sono ancora libero dal lavoro, riprendo il 7. Mi sono rotto di restare a casa, vorrei andare al lavoro, è dal 21 dicembre che sono libero e non ne posso più di mangiare come un maiale e di non fare niente. E’ per questo che ho più tempo per scrivere sul mio blog, che tra l’altro mi dà un sacco di soddisfazioni gratuite. Come mettere le foto e sforzarmi di scrivere delle cose che non siano di calcio allargando i confini internazionali del mio pubblico. Anche se ho perso Taiwan, l'altra volta ce l'avevo. Ma ora ho la Cina, tiè.

Oggi aiuterò Pietro a fare i compiti, mi diverto quando fa i compiti anche perché vedo che lui si impegna a farli, è molto volenteroso. L’unica cosa è che lui fa fatica a concentrarsi su una cosa alla volta, sembra sempre che stia navigando su internet e che si muova nel mondo reale come guidato dal mouse di internet, navigando di qua e di là fra un sito e l’altro. Soltanto che non è online ma in cucina. Non so se mi spiego.

Ora cerco la foto, belin che sballo. Venti minuti ci metterò. Ma cosa ci metto di foto? Ora vedo. Belin, non so che foto mettere. L’ho trovata la foto, sono le 8,49.

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La sosia di Muriel

Ieri siamo andati al cinema a vedere “American Hustle”. A parte che il film mi è piaciuto moltissimo, la protagonista Amy Adams è la sosia di Muriel. All’inizio non me n’ero accorto, ma dopo un po’ ho visto la somiglianza e più vedevo il film e più mi veniva da ridere pensando a Muriel che faceva quella parte nel film. Una truffatrice patentata.

Il film è davvero incalzante nel ritmo, due ore di entertainment allo stato puro. Le cose più belle sono il riporto di capelli finti del protagonista, la sua panza, i suoi vestiti anni ’70 e il catenone d’oro con camicia aperta del poliziotto.

Chissà se Muriel ha visto il film, ma comunque ci deve andare per vedere la sua sosia all’opera sul grande schermo. Faceva impressione, in certi momenti sono uguali, forse sarà anche perché Muriel spesso si veste con dei colori molto vivaci, simili all'abbigliamento anni '70 del film.

L’attrice Amy Adams ha un sacco di espressioni uguali a Muriel, sembra che si sia vista dei video di Muriel prima di interpretare il film. Hanno gli stessi colori rossicci di capelli e la stessa espressione del volto, fa impressione.

Ieri sera con Pietro abbiamo finito di leggere insieme un fumetto di Zagor, mi tocca comprare il numero nuovo perché la storia del licantropo finisce sul più bello con la classica frase “continua”, come nei telefilm infami che si interrompono sul più bello.

Non si vede il volto del licantropo e bisogna assolutamente comprare il nuovo numero del fumetto per capire chi è l’assassino. Speriamo che il numero 277 sia già uscito in edicola. No, ma penso che sia il numero 227, comunque è un albo trimestrale e il nuovo numero esce a gennaio, quindi ci siamo.

Alla fine del fumetto, erano le 23 passate, volevo andarmene a dormire. Ma mi era venuta fame e mi sono scofanato il resto degli avanzi del capodanno. Un’insalata russa mignon con gamberetti, buonissima, un rimasuglio di puntarelle e una fettina di pesce spada panato.

Il tutto innaffiato da un buon bicchiere di vino bianco. Stamattina avevo il mal di testa e mi sono dovuto prendere un Moment, a me il vino bianco, per non parlare del prosecco e delle bollicine, mi fa venire mal di testa, ormai l'ho capito. E' l'unico tipo di alcolici che mi fa questo effetto, il bianco dico.

Pietro non ci pensava nemmeno a dormire e mi ha fatto compagnia.

Si è calato qualche pezzo di pizza bianca e poi finalmente è andato a dormire pure lui, non ha mai sonno di sera.

Al cinema Fiamma di via Bissolati ci siamo andati con Francesco, che è venuto dietro al motorino. Eravamo in quarta fila, ma al Fiamma la quarta fila non è troppo vicino allo schermo, anzi e poi ci sono le poltrone con il velluto bordeaux molto comode e incassate. Niente puzza di popcorn deo gratias.

Ormai il mio motorino Caffè Nero Benelli 125 è una realtà consolidata, è stato davvero un ottimo acquisto. Molto comodo per il secondo passeggero, l’unico difetto è che dietro è un po’ alto e per salire chi sta dietro deve alzare molto la gamba. Ma una volta che sali, tu che guidi quello dietro praticamente non lo senti, quello dietro sta come un papa ed è molto solido e stabile senza sbilanciamenti.

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