talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

31 maggio 2015

Biciclettata

Oggi sono andato a farmi un giro in bici sull'Appia Antica. Faceva molto caldo, però ormai con i miei nuovi gadget, cioè il casco e la borsetta da appendere alla canna, sono davvero professional.

E' stata una bella sgambata, c'era un sacco di gente sull'Appia Antica, sia in bici sia a piedi.

C'era un ragazzino con una videocamera Gopro sul casco, una ragazzina con la coda dell'occhio l'ho vista scivolare sui sampietrini: faceva la scemetta, stava in equilibro sul bordo di sampietrini che divide la strada dal sentierino laterale, è scivolata e si è presa una salaccata notevole. Si è messa a piangere come un'aquila, però poi le è passata. I genitori urlavano anche loro, però dai stacci attento, pensaci prima. E' ovvio che rischia di cadere così. Faceva l'equilibrista.

A un certo punto mi si è infilata un sacco di erba nei cambi, la catena sfrigolava quando pedalavo, e mi sono dovuto fermare per togliere i fili d'erba che si erano attorcigliati intorno al cambio dei cerchi della catena. Una bella menata, ma alla fine ho risolto.

Se tutto va bene, ci torno anche martedì in bici così non perdo l'allenamento.


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30 maggio 2015

Prove di scrittura

Scrivo direttamente sull'editor, se si chiama così. Ho regalato a Giusi - senza y finale, ho visto che tutti lo scrivono con la i e mi adeguo alla maggioranza - e dentro al pc non c'è word. Pazienza. E' un post di prova per vedere come si scrive con il nuovo pc. Si scrive bene.

Non scrivo mai direttamente su Blogger, di solito apro word e scrivo il mio post poi lo copio su Blogger. Però va bene anche così, anzi meglio perché se sbaglio qualcosa me lo sottolinea in rosso e posso correggere. Ho già fatto tre errori di battitura. Ma ho corretto.

Stasera andiamo mangiarci una pizza alla Garbatella con Giorgio, Nicoletta e i bambini. La pizzeria è buona, quindi tutto ok. L'unico problema è che mi sento un po' gonfio, ho mangiato una valanga di gnocchi al sugo a pranzo e mi sento lievitato. Il pranzo del sabato è sempre così, mangio senza ritegno. Oggi abbiamo pranzato a mezzogiorno, d'altra parte alle 7,00 eravamo svegli quindi con i tempi eravamo giusti.

Figurati che intorno alle 8,15 eravamo già al mercato dell'Esquilino. Abbiamo fatto il pieno di frutta, olive, spezie e molte altre cose, verdure ecc. Poi Pietro è andato a musica e noi abbiamo fatto il secondo round di spesa al Conad. Belin, alle 10,30 erano più o meno due ore che facevo la spesa.

La tastiera del nuovo pc è molto bella, solo che le frecce, le quattro frecce, sono messe diverse da prima e quindi faccio un po' di casino. Io non ho ancora capito se quando scrivo al pc guardo i tasti o lo schermo. Dipende dalle volte. Adesso per esempio mentre scrivo guardo i tasti.

Stasera mi sa che mi faccio una pizza con le cipolle, così mangio anche un po' di verdura che fa bene.

Domani c'è l'ultima di campionato. E' finita un po' truce, settimi, niente Europa League. Siamo arrivati bolliti a fine stagione, anche se in realtà è tutto il girone di ritorno che ha fatto un po' pietà. Speriamo che arrivi Sarri, o Donadoni. Per il resto non mi pronuncio, non ho voglia di girare il coltello nella piaga. E' chiaro che c'è delusione.

L'altra sera siamo andati a mangiare in un ristorante molto buono, si chiama 'Sol fa', in via Santa Croce in Gerusalemme. Ho mangiato rigatoni con la pajata, coratella di abbacchio, cicoria ripassata, tortino di mele. Ci siamo fatti fuori due bocce di rosso e una di cacchione, una specie di champagne un po' più ignorante. Buonissimo. Ultimamente ci sto dando dentro di brutto a tavola, bisogna che mi dia un minimo di regolata.

Su questo pc si scrive bene, poi sto digitando al rallentatore per non fare troppi errori di battitura. Sembra un po' una macchina da scrivere. Noi a casa la macchina da scrivere ce l'abbiamo, in ingresso, di bellezza, è una lettera 22 Olivetti. Di quell'azzurrino schifoso, sai. Sì quella.

Ora la carico come foto di questo post. Vediamo come viene questo post. Mi mancano un po' di comandi che ho di solito di default. Li copio qui così se mi servono so dove trovarli: .

No no, si scrive bene su questa tastiera, a parte la massa di refusi che faccio, ma forse sono un po' dislessico, però per ora ho corretto tutto. Io poi con la sinistra uso soltanto l'indice per scrivere, con la destra l'indice e il medio, quindi sono basico a scrivere.

Si scrive talmente bene e rilassato che sto continuando a scrivere così, per mio piacere personale. I tasti fanno un bel suono quando digiti, in realtà ora che sto fumando - sto attentissimo con la cenere, non voglio che cada sulla tastiera nuova di pacca - uso anche l'anulare della sinistra per scrivere, sostituisce l'indice occupato a tenere la sigaretta.

L'ho spenta e sono tornato a indice con la sinistra, indice e medio con la destra.

Non so voi, però c'è un'espressione da anziano che ormai uso sempre. La usava sempre mia zia Anna, l'espressione da anziano è: 'Abbi pazienza'. Non so perché, ma mi è entrata in circolo nel vocabolario e la uso sempre. Voi la usate? Io non è che la senta tanto in giro. Però mi viene.

Oggi sotto i portici di Piazza Vittorio mi sono fermato davanti alla vetrina del negozio di scarpe, sono scarpe da anziano, mi ci fermo sempre perché i negozi di scarpe mi piacciono, però non credo che ci sia un paio di scarpe lì dentro che mi potrei comprare perché evidentemente il target è anziano. Io ancora anziano non sono, almeno di età anagrafica. E' vero che uso espressioni da anziano, tipo 'Abbi pazienza' ed è vero anche che uno può essere anziano dentro anche a cinque anni.

In vetrina ci sono delle scarpe tipo da jogging ma estive. Sono anche moderne e di design, ma di un design da anziano e di quei colori sfumati, tipo azzurrino e grigetto, troppo da anziano. La verità è che non mi dispiacciono nemmeno, però non me le posso comprare lo stesso. Abbi pazienza.

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24 maggio 2015

Domenica col caschetto

Dopo il calvario della partita contro l’Empoli, siamo usciti in bici con Pietro. Quando decidiamo di andare in bici c’è sempre il rischio pioggia. E anche oggi è stato così. Siamo arrivati a Villa Celimontana e ha cominciato a piovigginare, così abbiamo messo le bici sotto il gazebo e Pietro ha giocato un’oretta con due fratelli che erano già lì ai giochi.

Dopodiché siamo andati al Carlo Felice perché Pietro non aveva voglia di andare fino alla Caffarella.

Al Carlo Felice ormai il cielo si era aperto. Caldo. Siamo rimasti un po’, poi siamo rientrati. In tutto un giretto discreto di un paio d’ore all’aria aperta.

Devo dire che girare con i caschetti mi dà più sicurezza. Prima di partire ho gonfiato le ruote con la pompetta piccola, che sta dentro il borsello apposito che si attacca alla canna della bici. Bell’acquisto anche quello.

Dopo la partita ero davvero depresso, la Samp ha fatto pena a Empoli e oggi si è decretata la matematica esclusione dall’Europa League, che potrebbe essere ribaltata in extremis per l’estromissione del Genoa per la mancata concessione della licenza Uefa.

Semmai sarebbe una pesante ingiustizia. A questo punto sarebbe meglio non andarci in Europa League, anche perché l’anno prossimo l’obiettivo non può essere altro che i 40 punti della salvezza. La Samp in questo momento è un giocattolo che va rimontato.

Troppe situazioni sono da rivedere completamente a partire dalle motivazioni di un gruppo che, orfano di Mihajlovic, non ha più un briciolo di grinta. Un gruppo allo sbando, che peccato.

Ieri sera siamo andati a vedere Youth, di Paolo Sorrentino. Per me un film fantastico, molto poetico. Mi ha colpito l’ambientazione in Svizzera, in questo albergo extra lusso che sembrava il sanatorio della Montagna Incantata di Tomas Mann. Dopo il film ho scoperto che la location è la stessa dove è stato ambientato il romanzo di Tomas Mann e non mi sembra poi così casuale la cosa, perché il film stesso è come un grande affresco esistenziale, la Montagna Incantata di Paolo Sorrentino.

Una menzione speciale per il giovane attore Paul Dano, un personaggio meraviglioso quello dell’attore nel film di Sorrentino.

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Samp ce la puoi fare

Mancano 180 minuti alla fine del campionato, la lotta per l’Europa League non è ancora finita, ma alcune cose sulla Sampdoria si possono già dire indipendentemente dall’esito finale.

Oggi a Empoli dobbiamo vincere e non sarà una passeggiata perché la squadra si sta progressivamente sfaldando. Ridursi così è una tristezza per noi doriani.

Il processo di sfaldamento è cominciato alla fine del girone di andata con la cessione di Gabbiadini al Napoli e con le prime voci di partenza di Mihajlovic che hanno cominciato a destabilizzare l’ambiente, incapace di gestire un girone d’andata eccezionale terminato con 35 punti.

Nel girone di ritorno la Samp ha fatto finora 19 punti, se vincessimo le ultime due, a Empoli e in casa con il Parma, sarebbero 25 punti nel girone di ritorno. Dieci punti in meno della prima parte di campionato.

La Samp nel girone di ritorno ha pagato con gli interessi lo scotto della cessione di Gabbiadini, un giocatore forse sottovalutato nell’economia generale della Sampdoria. Se fossimo riusciti a trattenerlo fino a giugno probabilmente ora non saremmo in questa situazione.

C’è da dire che l’infortunio di Eder a sette turni dalla fine è stata la seconda calamità che rischia di compromettere la stagione blucerchiata, che in ogni caso è andata ben oltre le aspettative. Ciò non toglie che la gestione del girone di ritorno non è stata ottimale da parte della società e nemmeno dei giocatori che hanno mostrato una evidente involuzione di gioco, carattere e motivazioni. Forse credevano di avere l’Europa League già in tasca e per questo hanno perso occasioni d’oro per dare il colpo di grazia al campionato.

Se nel girone d’andata ci girava tutto bene, in quello di ritorno abbiamo pagato tutto con gli interessi. Gol mancati per un soffio e problemi di formazione a gogò.

I nuovi innesti di gennaio, poi, non sono entrati subito nel meccanismo. Correa resta un punto interrogativo, Eto’o ha la sua età, Muriel ha scontato la mancanza di abitudine a giocare e ha fallito gol incredibili, penso soltanto a quello mancato contro il Cesena.

Insomma, tanti rimpianti per il girone di ritorno con la certezza che a fine campionato Mihajlovic se ne andrà al Napoli e porterà con sé non pochi giocatori: si parla di Obiang, De Silvestri e Soriano. Vedremo ma si sente ormai da mesi un’aria prematura di smobilitazione. Tutte queste distrazioni ci hanno danneggiato in modo incredibile.

Tutto questo processo di lenta ma inesorabile caduta è coinciso con la crescita del Genoa, che oggi gioca un calcio spumeggiante. Che il Genoa sia più forte della Samp come valori tecnici e come gioco non è una sorpresa, già nel derby di andata il gap con i cugini era evidente. In quella partita si vinse grazie ad un capolavoro su punizione di Gabbiadini. E non fu un caso che segnasse proprio lui, che lo ricordo fu determinante anche allo Stadium di Torino, con un gol meraviglioso dal limite segnato da subentrato.

La classe non è acqua.

Ora, forse la Samp ce la può ancora fare vista la situazione del Genoa estromesso dall’Uefa dalle competizioni europee per questioni formali. Bisogna fare sei punti e poi si vedrà. Però a questo punto i sei punti si devono fare, il problema come dice Raffo è farli. A Empoli sarà il momento della verità.

Peccato davvero. Quest’anno mi sento di dire che al di là del ribaltone di gennaio la Samp ha sbagliato un solo acquisto, ma fondamentale, cioè quello di Bergessio. Io da Bergessio mi aspettavo che segnasse, ha fatto un gol in tutto il campionato e poi è rimasto tristemente in panca come riserva di un Okaka che è passato in poco tempo, troppo poco tempo, dalle stelle alle stalle. Non era un fenomeno prima ma non è un brocco adesso che non vede più il campo dopo essere stato per lungo tempo l’incarnazione in campo di Mihajlovic, il quale sicuramente in tutto questo checché ne dica le sue colpe le ha.

Insomma, alla Samp gli è venuto il braccino nel momento clou della stagione, non ha chiuso i conti quando avrebbe dovuto farlo, in casa con Cesena e Verona, ha perso punti clamorosi a Cagliari nel girone d’andata e la frenata del girone di ritorno purtroppo, checché ne dica Mihajlovic, compromette tutto quanto di buono era stato costruito all’andata.

Da tempo ormai non facciamo nemmeno più gol su palla inattiva, una soluzione che nella prima parte di stagione ci ha portato caterve di punti.

Oggi a Empoli forse gioca Djordjevic al posto di Eto’o. Questo la dice lunga su come siamo messi. Muriel titolare e sono contento perché comunque la palla la sa giocare. Per il resto, vediamo ma l’amaro in bocca resta per una squadra che si è sciolta troppo presto al sole.

Se il Genoa fosse ripescato non ci sarebbe nulla da ridire. Se per caso dovessimo andare in Europa League al posto dei rossoblu la società dovrà fare il mea culpa e tentare di ricostruire un ambiente ormai logoro con umiltà e puntando su un allenatore che vede la Samp come un punto di arrivo e non di passaggio. E’ stata questa la pecca maggiore di Mihajlovic al quale resto comunque grato per questi due campionati.

Troppe chiacchiere, Osti incapace di prendere le redini della società, troppe sparate, troppo casino. Però, Samp ce la puoi fare.

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08 maggio 2015

Momento clou

Siamo arrivati al momento clou della stagione, che Dio ce la mandi buona. La Samp arriva al rush finale con il fiato corto, dopo un super campionato, ma purtroppo è in fase calante. Mancano soltanto quattro partite e bisogna fare punti perché dietro stanno risalendo. Io ci spero ancora nell’Europa.

Domenica a Udine la prima delle quattro finali. Sembra un po’ come i play off della serie B. Allora però c’era Pozzi che ha sempre segnato, questa Samp invece non segna più, non sa più segnare, e senza gol non vinci.

Domenica gioca Muriel pirma punta al Friuli, con Eto’o e Soriano. Mi sembra intelligente giocare con due attaccanti in questa fase, anche se ormai la Samp è abituata a giocare con Okaka là davanti, ma probabilmente la nostra punta di manovra, come lo chiamano, è alla frutta. D’altra parte ha giocato tutto l’anno e comunque meglio tenerlo semmai per la ripresa e non azzardare Bergessio dall’inizio, che purtroppo è stata l’unica vera delusione del nostro campionato. Belin, non segna mai Bergessio.

Senza Eder siamo spuntati. Speriamo in un gollonzo di un difensore. Tra l’altro domenica non ci saranno nemmeno Romagnoli, al suo posto Munoz, De Silvestri, sostituito da Wszolek, e Obiang, al suo posto Acquah.

Nell’Udinese non ci sarà invece Allan, forse il più forte dei bianconeri. All’andata mi ricordo che l’Udinese ci mise in grossa difficoltà e che pareggiamo 2 a 2 in modo fortunoso. L’Udinese gioca bene, l’ho vista poche domeniche fa contro l’Inter che ha vinto rubando, 11 contro 9 al Friuli e con un rigore regalato.

Vediamo come va domenica, poi avremo la Lazio a Genova, l’Empoli fuori casa e il Parma all’ultima giornata in casa.

Non so quanti punti servano, diciamo che se non perdiamo a Udine è già buono, visto come siamo messi, anche se tre punti sarebbero provvidenziali. Penso che l’unica vittoria quasi certa la possiamo fare con il Parma, mentre a Empoli, a meno di strane cose, sarà dura portare via i tre punti, idem con la Lazio. Bisogna vedere se la squadra riuscirà a metterci la grinta che manca da alcune domeniche e se ci girerà bene. Diciamo che contro Cesena e Verona in casa non siamo stati fortunati e abbiamo buttato al vento almeno due punti, in particolare contro il Cesena.

Io ci spero, Eto’o al fantacalcio mi ostino a metterlo titolare, e a questo giro ho messo in campo anche Acquah e Regini.

La cosa che mi ha un po’ deluso nelle ultime partite della Samp è la lentezza di manovra. Spero che domenica siano più rapidi delle ultime partite. Insomma, speriamo bene.

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