talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

23 ottobre 2022

Colle Oppio, un Tour della monnezza e del degrado con vista Colosseo


L’Esquilino è una cloaca, la solita cloaca di sempre. Da quando c’è il nuovo sindaco Gualtieri, al quale ho pure dato credito votandolo, non è cambiato nulla. Aveva promesso che le cose sarebbero migliorate nei suoi primi cento giorni di governo. E forse non ha avuto del tutto torto, perché per assurdo che possa sembrare le cose sono persino peggio di prima.

Vorrei soffermarmi su una situazione che conosco bene in prima persona, le condizioni penose in cui è ridotta Colle Oppio. Qualche tempo fa è venuta a trovarmi mia madre, mi ha accompagnato a fare il solito giro che faccio col cane a Colle Oppio. Due giorni fa mi ha confessato di aver avuto dei conati di vomito durante questo tour della monnezza, con vista Colosseo.

Come darle torto? E’ vero che mia madre vive in un’altra città, un po’ migliore ma nemmeno troppo. Di certo, l’impressione che le ha fatto Roma centro non è delle migliori.

Mi ci è voluta questa frase di mia madre per rendermi conto di quanto sia degenerata la condizione igienica del nostro povero quartiere. Sotto gli occhi dei turisti, montagne di monnezza non raccolta, anzi abbandonata a fermentare i suoi miasmi troppo spesso malati. Deiezioni canine ma soprattutto vera e propria merda umana sparsa bellamente ovunque. Soprattutto nelle aree verdi di Colle Oppio, sopra la Polveriera che sicuramente conosce molto bene anche la nostra Premier Giorgia Meloni. Fra poco ci sarà una qualche epidemia di colera o di tifo. Torneranno i monatti? Vicino ai centurioni del Colosseo i monatti di Colle Oppio, nuove foto ricordo per i turisti da postare sui social.

Da troppo tempo poveri disperati senza fissa dimora vivono a Colle Oppio senza che nessuno gli dica nulla. Lo sanno tutti da anni e nessuno interviene. Dormono, cagano, mangiano, lasciano rifiuti e malattie di ogni genere nei praticelli pieni di micro plastiche e scatolette di tonno e bottiglie di Peroni abbandonate ovunque a Colle Oppio. E’ una situazione rivoltante con vista Colosseo. Deiezioni umane ovunque. Gente, disperati, che si lava alle fontanelle en plain air, senza ritegno a tutte le ore del giorno, gente che fa il bucato e stende stracci fra le rovine di fronte al Colosseo. E tutti zitti, va bene così.

Ma soprattutto di fronte agli occhi attoniti dei turisti, per lo più stranieri, che si fanno questa immagine davvero ributtante di Roma e del Colosseo. Loro a caccia della Domus Aurea, talmente mal segnalata che ogni volta che sono lì con il cane qualcuno mi chiede indicazioni: ‘Where is Domus Aurea?’. Ma non ce lo potete mettere un bel cartello, ma bello grande?

E' grave che i turisti vedano tutto questo e l'inerzia che c'è dietro è colossale. Non è degna di una città come Roma.

Qualche tempo fa il gladiatore Russel Crowe si è fatto diverse foto al Colosseo, con la famiglia al seguito. Ho sentito che è diventato il testimonial di Roma. Chissà se ha allungato la passeggiata di qualche centinaio di metri ed è salito per caso a Colle Oppio.

Il gladiatore avrebbe potuto vedere con i suoi occhi il degrado delle fontane, dei prati pieni di cartacce e rifiuti che nessuno dell’Ama si sente in dovere di raccogliere. Avrebbe potuto vedere questa varia umanità che vive all’ombra del Colosseo, lavandosi, lavando i vestiti, spogliandosi senza ritegno, cagando, dormendo, bevendo, facendo barbecue come i sudamericani che la domenica letteralmente occupano il prato sopra il Colosseo lasciando un sequel di rifiuti e ossa di pollo che come una scia coprono l’area verde insieme ai piatti di plastica mezzi mangiati dai cani. Di fianco ad un campo da skate board enorme ma chiuso da mesi (perché?). Il tutto con vista Colosseo e colonna sonora del bar con palco incorporato spuntato quest’estate davanti al nostro monumento sul pratone antistante.

Malattie dietro l’angolo e attenzione alle zecche e ai topi, grandi come pantegane che ingrassano fra i sacchi dei rifiuti e i cestini del tutto insufficienti a rispondere alla quantità di gente che gira nel centro di una Capitale davvero oscenamente sporca ma incredibilmente piena di turisti. Occhio ai monatti.


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