talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

29 ottobre 2017

Eurogol di Torreira il mio re del fantacalcio

Gli mancava solo il gol al mio titolarissimo del fantacalcio Lucas Torreira. E oggi addirittura doppietta d’autore, con due gol fantastici. Oggi la Samp ha asfaltato il Chievo, 4 a 1. Risultato bugiardo, loro dovevano essere 3 a 0 per loro almeno nel primo tempo, ma oggi ci è girato tutto bene. Meglio così, anche se a onor del vero abbiamo preso delle rumbe e tante botte. Il Chievo è una squadraccia di ferrai che gioca benissimo.

Sono qui per celebrare la super doppietta di Lucas Torreira, che oggi ha fatto due gol favolosi, i suoi primi in serie A. Torreira dall’anno scorso è un mio titolarissimo del fantacalcio, lo metto sempre, se comincia anche a fare gol – e io stavo soltanto aspettando che cominciasse a rompere il ghiaccio, l’anno scorso aveva preso soltanto una traversa contro il Pescara in tutto il campionato – allora mi ritrovo in squadra un campioncino.

Oggi al fantacalcio giornata positiva, finora, doppietta di Torreira, gol di Zapata e De Paul che mi è subentrato al posto di Nainggolan che ieri contro il Bologna è rimasto tutta la partita in panchina. Peccato le tre pere che si è preso Consigli contro il Napoli, un gol potrebbe essere anche autogol, però direi che oggi Torreira mi compensa del mio problema con il portiere al fantacalcio.

Comunque, Torreira è un signor giocatore e non si scopre oggi. E’ forse il miglior giocatore della Samp. Oggi non a caso c’erano gli emissari dell’Atletico Madrid a visionarlo e ne hanno ben donde. Torrerira è un giocatore da palcoscenici importanti. Se Soriano gioca nel Villareal, Torreira può tranquillamente ambire ad una grande di Spagna come l’Atletico Madrid, tanto più che da uruguagio non avrebbe nemmeno il problema della lingua. Ma per quest’anno ce lo teniamo stretto.

Oggi contro il Chievo abbiamo ballato di brutto in difesa. Ripeto, ci è andata di stralusso e il risultato è più che bugiardo. D’altra parte, in avanti quest’anno siamo pericolosi. Zapata, Quagliarella, Caprari, Ramirez quando entra fanno paura. E poi segnano anche i centrocampisti, oggi terzo gol di Linetty in campionato, manca solo il gol di Praet adesso.

Resto dell’idea che Sala sia sempre pericoloso per noi, non chiude e non offende, mentre Strinic oggi dopo le rumbe che ha preso di brutto nel primo tempo è cresciuto alla distanza. Il Chievo oggi si è divorato letteralmente tre o quattro gol nel primo tempo, che si è chiuso 3 a 1 per noi che abbiamo segnato ad ogni occasione che abbiamo avuto. Meglio così, però secondo me dobbiamo stare attenti perché già a Milano contro l’Inter e a Udine si era vista questa fragilità difensiva che può costarci molto cara nelle prossime partite e la prossima è il derby. A buon intenditore poche parole.

E non a caso oggi Giampaolo non si è presentato in sala stampa, perché per onestà intellettuale avrebbe dovuto dire che nel primo tempo soprattutto abbiamo subito tutto il tempo il Chievo che ci ha surclassato. Il calcio è bello anche per questo, oggi è andata bene, abbiamo visto Torreira goleador, ma non è sempre domenica e dobbiamo essere molto più solidi dietro per non prendere delle imbarcate di gol come quella che sarebbe stata direi legittima oggi contro un Chievo sfortunato e sprecone. E comunque Meggiorini è la nostra bestia nera, meno male che oggi si è creato due gol fatti, lui e uno Bastien, gol fatto.

Però godo perché Maran, fin dai tempi in cui allenava il Varese, e il Chievo dei vari Dainelli, Castro, Tomovic, Cacciatore (rosica poco per essere stato ceduto) non li reggo, sono dei picchiatori allucinanti e gioca ancora Pellissier, ma basta. Vecchi mastri ferrai che picchiano come pochi.


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La pallanuoto nella mia vita

Era da tanto tempo che volevo scrivere qualcosa sulla pallanuoto, uno sport cosiddetto minore che da qualche anno ha un ruolo sempre crescente nella mia vita.

Lo faccio ora con un senso di rispetto per questo sport che da sempre mi affascina anche se non l’ho mai praticato di persona. Ed è forse per questo che mi piace così tanto, soprattutto perché mio figlio, romano de Roma, è a tutti gli effetti un pallanuotista in erba e quindi passo sempre più tempo a vederlo giocare e allenarsi, il sabato e la domenica, con la sua squadra.

La pallanuoto è uno sport durissimo, fra i più duri per chi lo pratica. Per giocare devi nuotare come un pesce, devi essere allenato, e una partitella così, fra amici, è difficile da organizzare e per questo devi stare in una squadra. O nuoti e ti alleni oppure è meglio se fai uno sport meno impegnativo e meno di squadra, perché la pallanuoto è uno sport di squadra. Punto.

Da ragazzo, quando vivevo a Genova, d’estate, vedevo sempre i campi di pallanuoto improvvisati in mare, negli stabilimenti balneari fra Sturla e Bogliasco, con le boe gialle messe a rettangolo a delimitare il campo e a ritagliare quella fetta di mare immenso con le due porte pronte per giocare.

Vedevo questi campi in mare dall’autobus o dal motorino, mentre passavo sul lungomare dal Monumento di Quarto ai Sette Nasi, e i ragazzi che giocavano, con la palla gialla e le cuffie, anzi le calottine, da lontano. Li vedevo e li ammiravo molto sul mio motorino perché soltanto l’idea di galleggiare e nuotare e pensare di prendere la palla in quelle condizioni mi faceva venire fatica al pensiero.

Per questo ho sempre ammirato i pallanuotisti, con quei fisici statuari che non hanno nulla a che vedere con quelli dei culturisti perché sono forgiati dall’acqua e dalla fatica. Qualche volta ho fatto dei passaggi a pallanuoto al mare, un nostro amico portava la palla a Pontetto, ma poi ho mollato subito, per me improponibile come sport, troppo pesante.

Insomma, è sempre stato un sogno nel cassetto per me e ricordo che all’università avevo fatto amicizia con un ragazzo che giocava nella Pro Recco e in Nazionale e ogni volta pensavo, belin guarda questo che atleta pazzesco che è. Altissimo, snello, muscoli ma senza ostentazione, grandissima umiltà, erano una parte di lui che era un pallanuotista della Nazionale.

Un’altra cosa che mi piace della pallanuoto è che ci giocano ragazzi robusti, diciamo pure con la panza, perché l’importante nella pallanuoto è la forza e se hai dei chili in più, supportati dalla forma fisica, è un vantaggio per la squadra, non devi per forza essere una silfide per giocare a pallanuoto. Anzi.

Molti ex pallanuotisti sono degli armadi, basti pensare a Bud Spencer, perché continuano a mangiare come mangiavano quando erano in attività. Dopo l’allenamento gli viene una fame lupigna ai pallanuotisti, si mangerebbero anche un vitello, lo vedo su Pietro quando esce dalla vasca, si magnerebbe quel mondo e quell’altro perché mi sa che bruciano una quantità di calorie spaventosa in acqua e alla fine devono riequilibrarsi di brutto.

Una volta vorrei che il mio amico Cosimo, che ha giocato in serie A, venisse a vedersi con me una partita di pallanuoto per dirmi che succede sott'acqua e spiegarmi le regole, a volte non capisco i falli, palla sotto e altre cose.

Quando vedo le partite di pallanuoto di mio figlio la cosa che mi piace da matti è vedere i movimenti senza palla dei giocatori che si avvicinano alla porta avversaria, magari in contropiede. Sembrano dei siluri, dei sottomarini che cercano di avvicinarsi il più rapidamente possibile all’area avversaria, magari nuotando a dorso o a stile per coprire la distanza fra il centrocampo e l’attacco. Lasciano una scia in piscina, e poi se ricevono il lancio si rincagnano per tirare o passare al centro. Una vera figata, sembrano un siluro in vasca e si vedono questi accoppiamenti che si formano fra difensore e attaccante, le coppie e poi la palla da passare o portare avanti veloce.

Mi piacciono le marcature a uomo e non oso immaginare cosa succede sotto il pelo dell’acqua fra calci e trattenute di vario genere fra graffi e trattenute, che a volte ci sono giocatori che restano senza costume perché l’avversario gliel’ha sfilato sott’acqua. A volte vedi qualcuno che si allaccia con l’avversario e affonda. Poi torna a galla e cerca di riprendere il respiro. Non ci sono quasi mai proteste dei giocatori a pallanuoto, anche perché devono risparmiare il fiato per galleggiare e tutto il resto.

Basta che ti guardi una partita di pallanuoto in tivù per capire cosa succede, con le inquadrature sott’acqua.

Ieri in amichevole contro la Lazio Pietro ha piazzato una doppietta da centroboa, un evento da segnalare negli annali perché non segna quasi mai, è un difensore. Però adesso sta imparando ad attaccare e se riesce a far valere il fisico ha fatto vedere che può far male anche in attacco e ieri ero davvero contento per lui perché ha messo in pratica lo schema che l’allenatore gli ha detto in tempo reale.

Sono molto contento per lui, dopo due o tre anni di pallanuoto dura comincia a divertirsi anche lui che è molto bravo distruggere il gioco avversario in difesa ma che prima non superava mai la metà campo per attaccare. Ieri invece lo ha fatto in modo efficace, due volte, ricevendo palla spalle alla porta in posizione centrale, tenendo a distanza il difensore che lo marcava, girandosi e piazzando due gol fotocopia con il movimento classico del centroboa alla Bodegas.

Ero davvero positivamente stupito da questa evoluzione e ho pensato alle stranezze della vita, che dovevo trasferirmi a Roma dove il mare non c’è per vedere il mio sogno di essere un pallanuotista avverarsi con Pietro che, chissà, magari prima o poi una partita a pallanuoto al mare nei campi fra Sturla e Nervi se la farà per davvero. Lui il fiato e il fisico ce li ha di certo!!

L’anno scorso sono andato due volte a vedere il Vis Nova al Foro Italico, contro la Lazio e il Posillipo. Vedere le partite dal vivo è una figata, sono velocissimi i rovesciamenti di fronte ed è uno sport che consiglio a tutti, anche a chi non lo pratica come me, perché soltanto assistere ad un match dagli spalti dà grosse emozioni.

La piscina dei Mosaici al Foro Italico è bellissima, prima o poi voglio assolutamente andare a vedere una partita della Pro Recco o del Nervi in un impianto a Genova. Mi sa che la piscina del Nervi è all'aperto, nel porticciolo se non ricordo male, me la ricordo all'aperto.

Tra l’altro quest’estate Pietro si è allenato un paio di settimane al campo estivo di nuoto alle piscine di Albaro, dove si allena di solito la Pro Recco (se non ho capito male) e di certo gli ha fatto molto bene respirare l'aria di Genova (l'aria di casa) e allenarsi lì, anche se è stato duro, perché quest’anno mi sembra che sia tornato con un altro piglio agonistico a Roma. D'altra parte la pallanuoto è uno sport fisico. Chissà cosa direbbe Bammaeo se vedesse giocare Pietro a pallanuoto, penso che sarebbe contento.

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22 ottobre 2017

La Samp di Zapata

Duvan Zapata si sta rivelando un grande acquisto per la Sampdoria. E’ un giocatore molto forte fisicamente, che corre e ha una buona tecnica. Forte di testa, oltre a segnare fa sempre qualcosa di utile per la squadra. A Genova si è subito integrato e non fa rimpiangere Muriel. Ieri ad esempio contro il Crotone ha procurato il rigore con un’incursione di potenza in area e poi ha fatto l’assist, credo peraltro voluto – non mi sembrava un tiro sbagliato – per il gol di Caprari.

Il giocatore mi sembra poi molto umile e tranquillo, credo sia un ottimo affare per la Samp, potenzialmente ai livelli di quello che fu Pazzini come peso specifico per i blucerchiati.

Zapata è mille volte più utile di Muriel. Io lo sanno tutti sono stato un grande fan di Muriel, tecnicamente è un giocatore splendido, però Zapata è più consistent come dicono gli inglesi, più concreto. Insomma, per me è un grande acquisto che ci darà molte gioie anche perché il tandem con Strinic ripropone un duo di giocatori ex Napoli che ha molto da dire.

In generale, la Samp di Giampaolo quest’anno, il suo secondo anno, è una macchina oliata nei meccanismi che in più può contare su almeno due giocatori per ruolo quasi dello stesso livello. Non siamo costretti a puntare soltanto sui titolarissimi e questo è un bel vantaggio per la concorrenza interna che tiene alta l’attenzione e la dedizione di tutti alla causa. Nessuno ha la maglia assicurata in questa Samp, a parte Torreira insostituibile e Silvestre e Praet mi sembra di capire.

A partire dall’ottimo dualismo Puggioni-Viviano, e finché Puggioni continua a parare così lo terrei titolare, gli altri dualismi sono Berezinsky-Sala – i due bene o male si equivalgono, anche se Berezinsky mi sembra un filino più affidabile -; Strinic-Murru, con Strinic nettamente titolare e bella sorpresa per noi, finalmente abbiamo di nuovo un terzino sinistro che sa crossare; Silvestre titolare, al suo fianco Ferrari (molto forte) o Regini; a centrocampo Torreira sontuoso e insostituibile (il povero Verre deve ancora crescere e tanto per pensare di fare il Torreira), Praet quest’anno fortissimo; Linetty sempre concreto, in alternativa Barreto; trequartista Gaston Ramirez, che per ora mi è piaciuto ma la grande sorpresa potrebbe essere l’utilizzo sulla trequarti di Caprari, un giocatore dalla classe sopraffina; davanti l’inossidabile e generoso Quagliarella e la ciliegina è Zapata, che ha avuto un impatto clamoroso con la Samp. Il giovane Kovnacki mi sembra anche lui un bel giocatore.

Tenere fuori Ramirez per far giocare Caprari è la prova provata di quanto forte e abbondante e completa sia la rosa della Samp di quest’anno. La bravura di Giampaolo sarà quella di ruotare tutti i giocatori e di mantenerli tutti a questi livelli. Qui se perdi il posto da titolare una domenica diventa difficile riprenderselo poi, vedi Sala che ha fatto un sacco di panchina e Ramirez, scivolato in panchina come Viviano, Barreto e Linetty. Però questa concorrenza interna e il fatto di rimescolare così spesso l’undici titolare sta tirando fuori delle ottime prestazioni da parte della squadra.

Parlando di Praet, di lui mi spingo a dire che Giampaolo sta facendo un capolavoro, un po’ come quello che ha fatto con Zielinski ai tempi dell’Empoli. Praet quest’anno è un altro giocatore rispetto allo scorso campionato. Recupera una marea di palloni e poi riparte con verticalizzazioni meravigliose e assist-gol al bacio. Vederlo giocare è un piacere.

Per ora, dall’inizio del campionato, abbiamo sbagliato la partita di Udine (grosso errore di Berezinsky e cappella di Puggioni per il primo rigore su Maxi Lopez) e secondo me abbiamo perso due punti a Verona, dove avremmo dovuto vincere ma siamo stati un po’ molli, anche se il palo interno di Zapata alla fine del match grida ancora vendetta. Con l’Atalanta siamo stati fortunati a ribaltare il risultato in casa, la Dea doveva essere tre a zero alla fine del primo tempo ma non è stata capace di concretizzare la sua superiorità e noi siamo stati cinici nel secondo tempo. Con il Milan abbiamo meritato. Per il resto, ieri con il Crotone bellissima prova contro una piccola (seconda vittoria con una piccola dopo il Benevento), ottima vittoria a Firenze e pareggio d’oro contro il Torino. A Marassi quest’anno siamo fortissimi, ma mi sembra che anche fuori casa facciamo sempre il nostro gioco.

Giampaolo indubbiamente grande allenatore, d’altra parte Schick, Muriel, Bruno Ferandez e Skriniar sono in gran parte sue creature. Certo, restano i suoi tic, come Ricki Alvarez, Ricki Maravilla, ma tutti sono innamorati di qualcosa, di un'idea, e per ora anche Alvarez ha fatto il suo quando è stato chiamato in causa. Mi spiace, personalmente, per Duricic, ci avevo sperato, e per Dodo.


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Mouse a sinistra

Mouse a sinistra. Al lavoro da qualche settimana ho spostato il mouse a sinistra per vedere se mi passa completamente il dolore che ho alla spalla destra. Io sono mancino, quindi per me il mouse a sinistra, in teoria, è anche più naturale. In effetti, il mouse a sinistra non mi dà fastidio, anzi mi sembra che vada meglio. Lo consiglio a tutti i mancini, basta resettare le impostazioni del mouse, spostando i comandi dei tasti.

E’ un’operazione piuttosto facile da fare, il mio mouse è wireless ed è stato semplice modificare le impostazioni. Se poi tutto questo servirà, nel lungo termine, a migliorare il dolore alla spalla destra è tutto da verificare. Per ora il dolore alla spalla destra è stazionario, ma almeno non è peggiorato. Un’altra misura che avevo adottato in precedenza per migliorare il dolore alla spalla destra – penso di avere una capsulite adesiva, anche se esattamente cosa ho non lo so, niente di grave ma qualcosa che non va c’è – è stato cambiare la spalla su cui appoggio il borsello. L’ho spostato a sinistra il borsello. Per ribilanciare la situazione.

Molta gente che conosco mi ha chiesto di riprendere a scrivere sul blog. Di solito ignoro questa richiesta, ma ora mi è venuta voglia di tornare a scrivere. Non prometto niente, non prendo impegni solenni, però l’idea è di riprendere a scrivere sul mio blog.

Già adesso posso dire che mi piace rivedere la pagina che si riempie, mi piace spostare i blocchi di frasi e ricreare l’editing e organizzare le cose che scrivo.

Il problema mio con la scrittura, più che altro, è che sono pigro e che di solito non ho voglia di sedermi a scrivere. Un po’ come mio figlio che non ha voglia di esercitarsi a pianoforte. L’latro giorno dopo la lezione del sabato diceva che per lui il pianoforte è un hobby, non un lavoro. Per me uguale, la scrittura è un hobby, non un lavoro, però se non scrivo mai mi passa il tocco. Quindi, con molta tranquillità, dico solo che voglio tornare a scrivere, a strimpellare un po’ sulla tastiera. Senza impegno.

Quello che ho appena scritto è una palla pazzesca, perché in realtà per scrivere, come per suonare il piano, o scrivi e suoni sempre, oppure è meglio che non lo fai proprio per niente. Più che altro per me la scrittura è un po’ come un’esigenza, negli ultimi tempi non l’ho rispettata, ma ora spero di aver cambiato registro.

Ora provo a mettere questo post in pagina per vedere se mi ricordo come si fa e poi magari scrivo qualcosa sulla Sampdoria con particolare attenzione a Duvan Zapata.


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