talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

20 febbraio 2016

Bici rotta

Oggi è sabato, scrivo un po’ perché voglio tenere vivo il mio blog che langue. Sono le sette e venti, ho già preso il caffè, spesso il sabato mi sveglio presto.

Stamattina voglio riuscire a portare la bici dal biciclettaro, l’ho ritrovata giù nella rimessa senza la valvola della camera d’aria l’ultima volta. Chissà com’è andata, penso che qualcuno me l’abbia smontata e se la sia fregata. Il pirulino della valvola si sono sciattati.

Ho una gran voglia di farmi un giretto in bici, è da tanto che non vado. Qualche mese. Ho bisogno di una bella sgambata indovina dove, alla Caffarella.

Sto weekend Pietro ha le sue solite attività: pianoforte di mattina e allenamento di pallanuoto di pomeriggio. Lo accompagno io però oggi esco con la bici, così ne approfitto per portarla a riparare. Mi devo organizzare e mi sa che oggi non vado a fare la spesa.

Stasera c’è Inter-Sampdoria, una partita che sembra già scritta. Vedremo. Cerco di essere fiducioso, magari ci va bene e strappiamo un pareggio.

A questo punto dobbiamo pensare soltanto a fare quanti più punti possibile, sperando che arrivi un po’ di fortuna.

E’ vero che siamo scarsi però la sfiga quest’anno non ci ha risparmiato. Di solito prima o poi arriva anche un po’ di fortuna, magari la ruota comincia a girare anche per noi, non si sa mai.

Belin, niente, ha cominciato a piovere proprio adesso. Belin, niente bici. Parlando di sfiga. E non mi sembra una pioggerella passeggera, anzi. Ma belin che sfiga. Sono le sette e ventinove. Magari smette e riesco a portare lo stesso la bici a riparare. Speriamo.


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14 febbraio 2016

Come rovinarsi la domenica

Niente, quest’anno c’è da soffrire e da sperare che la fortuna giri perché secondo me ce la vedremo brutta fino alla fine, soprattutto se il Frosinone comincia a vincere fuori casa mentre noi non vinciamo più nemmeno a Marassi.

La Samp di quest’anno rischia di brutto. E’ appena finita Samp-Atalanta, partita oscena finita zero a zero. Ma se non vinci più mai nemmeno in casa sono dolori.

Oggi squadra inguardabile. L’unica nota positiva è che non abbiamo preso gol, anche se nel primo tempo hanno annullato una rete all’Atalanta per un fuorigioco inesistente, episodio favorevole prontamente compensato nel secondo tempo da un rigore sacrosanto non fischiato alla Samp per fallo di mano netto di Masiello in area. Favori alla Samp manco morti, ma con un presidente come il nostro non mi stupisce.

Da piangere il gol ceffato da Ricky Alvarez di testa a due minuti dalla fine. Una cappella imperdonabile, e una cappella dietro l’altra il Frosinone è a tre punti da noi, sempre più impauriti e in piena lotta per non retrocedere.

Penosi e con il braccino ormai facciamo pietà. La paura attanaglia una squadra di una lentezza esasperante che non riesce quasi mai a concludere a rete. Un pianto.

Domenica andiamo a Milano contro l’Inter e buschiamo, quella dopo con il Frosinone in casa diventa uno spareggio. Quello che posso dire è che la Samp di Montella oltre tutto è sfigata e quindi il fattore c… non ci arride e questo non è secondario. Tutti gli episodi contro: a Bologna rigore contro a tre minuti dalla fine, col Toro pareggio avversario al 94°, a Roma traversa nostra al 94°.

Oggi rigore per noi con il mani di Masiello non dato, identico a quello subito a Bologna. E’ vero che oggi hanno annullato quel gol di Pinilla che non era fuorigioco, ma è altrettanto lampante che se per caso andassimo in B non gliene fotterebbe niente a nessuno, se non a noi tifosi blucerchiati.

Siamo zeppi di doppioni in attacco (Cassano-Alvarez-Correa, Quagliarella-Muriel), in compenso avevamo due mancini (Regini e Zukanovic), improvvidamente ceduti entrambi a gennaio per fare cassa e non sostituiti da un giocatore di ruolo. Venduto anche Eder, il nostro miglior giocatore in tutti i sensi.

Nessun giocatore è determinante, Fernando non è scarso ma è un paracarro e predica nel deserto, nessuno inventa, Soriano è sparito, nessuno salta l’uomo (a parte Dodò), zero personalità, difesa colabrodo, i casini giudiziari di Ferrero e il personaggio in generale sono una iattura, per non parlare dei suoi problemi finanziari che investono la stessa tenuta della società, un personaggio oltre tutto maldigerito dall’ambiente e dalla tifoseria.

Il paragone con il Parma ha toccato un nervo scoperto, ahimé, sarà la volta semmai che mi disintossicherò dal calcio per qualche anno.

Un gioco lentissimo, esasperante, senza sbocchi e senza idee. Una squadra che ha una paura fottuta, nessuno che vuole avere la palla nei piedi. Tutti fermi ad aspettare il passaggio. Allucinante.

Comunque, lo dichiaro pubblicamente adesso: se per caso andiamo giù, l’anno prossimo disdico l’abbonamento a Sky. E mi riservo di fare lo stesso se i presupposti della Samp resteranno questi perché il sangue marcio che mi faccio con la Samp non ha senso.

Il giocatore che più mi irrita è Correa. Lentissimo, scarsissimo, inutile, non crea e non copre, non tira, non la passa. Un pacco gigante. Non che Ricky Alvarez sia meglio, oggi ha sbagliato un gol di testa che era un gol fatto, l’unica occasione (solare) che abbiamo creato in 95 fottutissimi minuti. Allucinante.

Dopo questa partita sono completamente distrutto psicologicamente e fisicamente. Ho fumato come un dannato e mi è venuta un’ansia assurda.

E’ incredibile che non sia ancora scoppiata la contestazione dura della tifoseria, ci vogliono i tifosi della Samp per continuare a fare il tifo per questa squadra messa insieme senza nessun tipo di criterio.

Considero Montella incolpevole di tutto e anzi spero davvero che lui, sampdoriano doc, riesca a tenerci su in qualche modo anche se non sarà certo facile.

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06 febbraio 2016

Breve resumée

Negli ultimi tempi sono stato un po’ assente, chiedo venia ai miei lettori e faccio un rapido riepilogo delle ultime novità salienti della mia vita.

Parto dalla Samp. La Samp fa schifo quest’anno e ci sarà da soffrire fino alla fine. E’ un peccato, sarà un anno amaro per noi doriani, alle prese con scelte tecniche e societarie da manicomio.

La partenza di Eder non è stata poi così inattesa, era prevedibile che il giocatore volesse partire per provare a giocarsela in una grande. Non so se l’Inter sia il massimo per nessun giocatore, Mancini in questo periodo mi sembra un po’ troppo nevrastenico. Però ci può stare che Eder se la giochi, chi se non lui può essere la spalla ideale per Icardi.

Detto questo, la mancanza di programmazione della società è sotto gli occhi di tutti e l’acquisto in zona Cesarini di Quagliarella è soltanto un palliativo, anche se confido in alcuni gol pesanti del bomber (5 gol per fare punti gli chiedo). Spero anche che Muriel possa giocare con continuità. Almeno questo.

L’equivoco Cassano non è certo servito, col senno di poi e con la squadra che abbiamo imbastito a inizio campionato era meglio tenersi Zenga.

Incomprensibile la cessione di Regini e Zukanovic, in simultanea, che ha lasciato la fascia sinistra completamente sguarnita. Dodò è un’ala sinistra, non sa difendere.

Ranocchia, due partite, ci ha fatto prendere due gol. Da paura Ranocchia.

Per non parlare di Moisander & C. Il povero Barreto massacrato, ma non è certo colpa sua. E dire che doveva essere il colpo del mercato. Litigare con Zamparini per Barreto, ci vuole solo la Samp! E ora è relegato tristemente in panchina.

Speriamo bene, ma già domani sera all’Olimpico contro la Roma la vedo male, con la difesa a tre che fa acqua e la paura che attanaglia una squadra consapevole di tutte le sue lacune che l’anno scorso venivano coperte con grandissima maestria da Mihajlovic, il cui valore a questo punto è ancor più evidente.

Montella deve stare attento e molto calmo. Scegliere un undici titolare e non fare troppi casini di modulo perché i giocatori non ci capiscono niente se cambia troppo le carte in tavola. Il pareggio al 94esimo contro il Toro è stato allucinante.

Ma basta Samp.

Ieri Pietro poveraccio si è messo l’apparecchio fisso per ampliare la parte superiore della bocca dove c’è troppo affollamento di denti. Gli è già caduto un canino da latte sopra, che in teoria dovrebbe cader quando hai 11 o 12 anni, e non c’è assolutamente lo spazio fisico perché possa crescere. Questo apparecchio nuovo è una morsa agghiacciante, interno, che deve spingere i denti superiori per aprirgli il palato e creare lo spazio perché il canino e gli altri denti possano crescere.

Pietro ha il morso inverso come la madre e questo primo apparecchio è fondamentale per cominciare a correggere il difetto.
Il problema è che Pietro non riesce più a mangiare bene le cose solide, scatarra in continuazione per la salivazione prodotta dall’apparecchio che deve essere stretto tutti i giorni per aumentare la pressione che consente il divaricamento del palato.
Quando parla, sembra che Pietro abbia una patata in bocca e scatarra spesso e volentieri.

L’unica cosa positiva è che in questo modo dimagrirà e che giocoforza parla meno.

Questo apparecchio se lo deve tenere per sei mesi, poi passerà ad un altro apparecchio meno invasivo e mobile. Insomma, non una situazione del tutto agevole per il nostro Pietro, stamattina al supermercato gli ho comprato un bel po’ di budini al cioccolato, actimel e cose molle che riesce a mangiare più facilmente.

Altro capitolo su Pietro è la pallanuoto.

Adesso lui si allena a nuoto due volte a settimana, poi il sabato (oggi) fa l’allenamento di pallanuoto alle 14. E’ bellissimo vederli giocare in vasca, sono fortissimi! Pietro sta in difesa, tipo Pietro Vierkowood dei vecchi tempi. E’ un difensore nato, grande difensore e l’altra settimana al torneo che hanno fatto ad Anzio, dove hanno sbaragliato gli avversari vincendo quattro partite under 9, ha sfondato il centravanti avversario che per disturbarlo continuava a schizzargli acqua in faccia.

Al ritorno in macchina era talmente stanco che si è addormentato.

In tutto questo, Giusy ha cambiato lavoro da gennaio e torna più tardi a casa la sera. Però in questo modo passo più tempo io con Pietro perché ceniamo insieme, spesso solo io e lui in attesa che la Giusy arrivi a casa quando fa tardi.

Non è male questa cosa, perché così stiamo insieme di più in maniera più “maschile”.

Film, ultimamente mi sono visto Sherlock Holmes giovane, molto carino, in dvd affittato dal filmaro di via Merulana. Ieri sera invece ci siamo visti in dvd il film Everest, molto inquietante. Lo consiglio.

Libri, ieri sera mi sono finito un libro di Mausering (si chiama così?) sul campione di scacchi Aleskine, il seguito del libro La Variante di Lunemburg sempre sul gioco degli scacchi. Un libro molto triste di Adelphi. Ne valeva la pena ma ora vorrei leggermi qualcosa di più leggero per compensare un po’.

La mia calvizie avanza sul cucuzzolo, l’altra sera Pietro mi ha detto stai perdendo i capelli sul cucuzzolo, gli ho detto lo so, poi mi ha detto devo fregartene. In effetti me ne frego anche se un po’ mi dispiace se penso a tutti i capelli che ho sempre avuto in testa.

Al lavoro va abbastanza bene, mi sono abituato anche io a nuove mansioni che mi sono state affidate, con qualche difficoltà iniziale, un po’ come l’apparecchio di Pietro. Una discreta morsa. Però dai, tengo botta.

La Giusy mi dice che sono sempre sulla difensiva e che dovrei attaccare di più. Forse ha ragione, ma la filosofia dura a morire è che per prima cosa, la cosa più importante, è la difesa, cercare di non prendere gol. E’ vero che il catenaccio non paga sempre, però prima la difesa, poi l’attacco se ti rimane abbastanza birra.

Certo giocare sempre di rimessa non è il massimo del divertimento, bisogna contare sulla distrazione dell’avversario, però se non puoi proprio imporre il tuo gioco tanto vale non perdere. E se c’è l’occasione buttarla dentro da cecchino.

Capisco meglio perché Eder ha voluto provare ad andare in una squadra più forte. Non è detto però che gli vada bene, anche perché l’Inter fosforo a centrocampo poco.

Altre cose, oggi spero di leggermi tutto il giornale, la Stampa, così mi faccio un recap della settimana.

Stasera tonno e cipollata, belin che buono.

Fra poco brunch, uovo fritto con formaggio vorrei. Ora vado a preparamelo.


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