talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

27 ottobre 2013

Gomma bucata

Ieri mattina era sabato, sono uscito con Pietruzzo e la sua bici per trovare uno straccio di meccanico che aggiustasse la ruota davanti bucata. E’ stato un delirio. Abbiamo preso il 117 a San Giovanni, l’autobussino elettrico, perché avevo visto su Internet che a Monti c’erano dei posti dove avrei potuto farmi aiutare, anche se al telefono non rispondeva nessuno.

A San Giovanni è salita una comitiva di turisti greci, l’autobussino era stipato come non mai, i sampietrini e la bici da tenere in equilibrio un mix infernale. Per fortuna i greci sono scesi dopo una fermata a Santo Stefano Rotondo. Il 117 si è svuotato. Siamo passati dai Fori, davanti al Colosseo, dove è salita una seconda ondata di gente.

In tutto questo c’erano circa 30 gradi e io mi ero portato stupidamente la giacca di jeans e una giacchetta per Pietro, che ho subito cacciato nel borsello. Ero carico come un mulo e circondato di gente. In via Cavour ho deciso di scendere, ho fatto lo slalom con la bici, pesantissima, per scendere, dribblando vecchiette con il carrello della spesa, due arabe con il velo e famigliole con il passeggino. Siamo scesi ed ero già in un bagno di sudore ma almeno ero all'aperto.

Siamo passati dal meccanico di Monti, di fronte a piazza Santa Maria ai Monti. Serrande abbassate. Ho ripiegato sull’associazione Ciclonauti, l’officina dei ciclisti, al mercato coperto di Monti. Chiuso. Resta aperto dal lunedì al giovedì. Sono passato davanti ad un ferramenta, ho chiesto indicazioni, mi hanno detto che l’unico posto pensabile era in piazza Lodi, che si trova alla fine di via La Spezia. Troppo lontano, impensabile.

Pietro cominciava a protestare, gli ho detto di stare tranquillo. Ci siamo incamminati in salita in via Cavour verso via In Selci, dove c'è un altro meccanico. Saracinesche abbassate anche lì. Via In Selci è una salita in stile gran premio della montagna. Io tiravo la bici, digrignando i denti. Una turista tedesca in discesa, grassa, si è messa a ridere incrociandomi. Le avrei tirato un sampietrino in faccia. Pietro arrancava, già prima, in via Lanza, si era allungato a pelle di leopardo sul marciapiede, perché era inciampato in una mattonella sconnessa. Per fortuna ha messo prontamente le mani avanti e non si è preso una facciata fracassandosi i denti, se no chiedevo i danni al Comune.

Stremato, bagnato fradicio, con la giacca di jeans inutile che mi zavorrava, sono andato dal biciclettaro che affitta le bici ai turisti di fronte alla torre di via Lanza. L’ho supplicato di aiutarmi, anche se sapevo già che non fa riparazioni. Glielo avevamo chiesto già lo scorso weekend, e ci aveva detto che non si occupava di riparazioni.

Questa volta c’era il meccanico delle bici, un ragazzo con la barba fantastico, che si è offerto di aiutarci. Un grande, ha smontato il copertone, ha estratto la camera d’aria, ha individuato il buco, lo ha marcato con la penna, ha preso la colla speciale e un cerotto, ha riparato il buco e ha rimontato la ruota. Ha gonfiato le ruote, anche quella dietro, e poi ha pure messo a posto il cambio sul manubrio, che era montato male. Il tutto con Pietro che lo assisteva, ronzandogli intorno come fa lui. Un grande e poi non si è fatto nemmeno pagare. Grazie, meccanico delle bici, mi hai salvato il weekend. Ti porterò una torta, ti sei fatto un amico per la vita.

Poi, siamo andati a Colle Oppio in bici, Pietro moriva di fame, voleva andare al Burgher King, che è a chilometri di distanza a Piazzale Flaminio. Ho avuto un colpo di genio, siamo finiti al venditore di chicken di fianco alla fermata di Piazza Vittorio in via Carlo Alberto. Credo che siano filippini, ma c'era un traffico di gente di tutto il mondo, srilankesi, arabi, cinesi, thailandesi ecc. Tutto l'Esquilino era lì a prendersi il chicken, che tra l'altro non è oleoso e le patatine sono eccezional. Pietrone si è fatto una coscia di pollo fritto e patatine da competizione. Tutti felici e contenti, io pollo piccante. Poi sono arrivati anche Stefano e Bianca, hanno mangiato anche loro. Clientela super multietnica, pollo e patatine 3,50 euro. Un affare.

Poi, ci siamo allungati in Piazza Vittorio, alle giostre, c’era un sole da spiaggia. I bambini si sono scatenati alle giostre. Io ero distrutto, mi sembrava di aver fatto una tappa del Giro d’Italia, un gran premio della montagna ma la domanda è come è possibile che tutti i meccanici di Monti e dintorni siano chiusi il sabato mattina? Ma non c’è la crisi? Quando credete che uno abbia tempo di pensare alla sostituzione della gomma di una bici se non il sabato e la domenica? Alla fine, dopo 7 euro di giostre, siamo andati a prendere un caffè da Ciamei e mi sono comprato un sugo per la pasta calabrese al peperoncino con dei pescetti che ha un aspetto molto invitante. Vasetto da 6,50 euro, ci stava tutto come premio del tour.

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San Mustafi

Ieri la Samp ha vinto 1 a 0 con l’Atalanta, gol di testa di Mustafi su calcio d’angolo. Grande Mustafi. E’ il primo gol che segniamo su corner quest’anno, speriamo che i difensori si mettano a segnare anche loro. Adesso siamo a 9 punti in 9 partite, la classifica è meno pesante, speriamo che i ragazzi si siano un po’ ripresi dall’inizio di campionato disastroso che hanno fatto.

Anche ieri è stata una sofferenza, perché una volta in vantaggio e nonostante la superiorità numerica non siamo riusciti a chiudere la partita. Il pareggio sarebbe stato più giusto, però diamo atto a Delio Rossi di aver cambiato la squadra nell’intervallo, dopo un primo tempo agghiacciante.

Da questa partita si può dire che Palombo non può giocare a centrocampo, non riesce più a impostare un’azione. Dipende probabilmente dal fatto che ormai gioca sempre in difesa, non ha più il passo del centrocampista. E’ stato un bene levarlo alla fine del primo tempo, anche perché Palombo era nervoso e ha polemizzato in modo plateale con i tifosi. Certe ruggini con l’ambiente tornano a galla, ma la squadra non può permettersi di farsi zavorrare da atteggiamenti negativi di nessuno, nemmeno da capitan Palombo. Primedonne non ce ne sono in questa Samp.

Il suo sostituto, il greco Gentsoglu, ha fatto la sua parte senza strafare e non ha fatto rimpiangere il Krsticic di questo inizio campionato, permettendo lo spostamento sul centrosinistra di Bjarnason, positivo per l’assetto dei blucerchiati. Che nel secondo tempo sono partiti con il piglio giusto e hanno messo sotto l’Atalanta che nel primo tempo ci aveva dato delle rumbe. Probabilmente gli orobici non si aspettavano una trasformazione di questo tipo e sono stati presi in contropiede.

Resta il fatto che la Samp è fatta da un gran numero di giocatori piuttosto mediocri, però se giocano di squadra e ci mettono la grinta si può sempre fare male all’avversario. Imporre il nostro gioco in casa è dura, perché mancano i costruttori di gioco. Però ieri almeno in difesa abbiamo retto, e questa è la prima partita che finiamo senza subire gol. Un’iniezione di fiducia per tutto l’ambiente.

Da Costa più sicuro, Mustafi buona gara al di là del gol, Costa ottimo. Gastaldello nervosetto, De Silvestri sempre grintoso anche se nel primo tempo non riusciva ad attaccare. Regini così così, Obiang buono, peccato che non riesca a essere più concreto in fase di conclusione, Bjarnason speriamo che migliori e si ambienti, però qualche fallo utile nel secondo tempo lo ha guadagnato. Gentsoglu ordinato, Eder buono, il suo lo fa sempre, speriamo che non si faccia male perché è il più pericoloso degli attaccanti. Gabbiadini inespresso e nervosetto, Soriano buono quando è entrato, Pozzi così così, non sempre lucido.

Però, ce l’abbiamo fatta e la ruota gira prima o poi gira. Mercoledì giochiamo a Verona e domenica prossima contro il Sassuolo. Bisogna fare punti, giocare senza paura, senza regalare un tempo agli avversari come è accaduto ieri contro l’Atalanta. Purtroppo, le nostre punte non riescono a difendere il pallone e a far salire la squadra. Così si fatica enormemente a fare gioco.

Che dire, resta la consapevolezza di una squadra operaia, che non può mai abbassare la guardia. I ragazzi si vede che giocano con la paura di sbagliare.

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20 ottobre 2013

Samp rialza la testa

Sofferenza pura oggi. La Samp ha vinto la sua prima partita di campionato a Livorno. Rigore decisivo, segnato con brivido da Pozzi al 52° minuto del secondo tempo. Belin, da morire quest’anno. Eppure oggi è andata un po’ meglio rispetto alle altre volte.

Da Costa ha parato, la difesa è andata abbastanza bene, con tutti i limiti che conosciamo. Peccato che Eder si sia mangiato il gol del 2 a 0, errore clamoroso, dopo lancio bellissimo di Krsticic che lo aveva messo davanti al portiere. Eder lo ha sbagliato in modo indegno uno dei pochi palloni giocabili che gli sono arrivati in area.

Poi ci hanno schiacciato per tutto il secondo tempo. Però, il centrocampo ha giocato meglio di altre volte. Obiang buono, Krsticic in miglioramento, anche se all’inizio era spaesato e ha perso due o tre palloni in maniera banale. Ottimo De Silvestri, l’unico giocatore insieme ad Obiang di un certo spessore della squadra. Non male Palombo, oggi. E nemmeno Gastaldello e Costa hanno sfigurato.

Molti altri invece purtroppo peccano di personalità. Mi riferisco a Bjarnason, che ha giocato tutto il match ma mi sembra ancora un po’ mollo e fuori dagli schemi. Barillà fa quello che può, arriva dalla Reggina e non si può pretendere miracoli da lui.

Purtroppo Gabbiadini è in fase involutiva. Non è una prima punta e soprattutto non tiene una palla. O gliela dai in velocità, oppure è palla persa perché spalle alla porta lo anticipano sempre e non riesce a fare male. E poi gira sempre al largo, così dentro l’area non c’è mai nessuno.Meno male che Delio Rossi non guarda in faccia nessuno e che lo ha tolto ad un certo punto. Non che Sansone sia molto meglio, ma almeno procura punizioni e cartellini gialli.

Bene Pozzi quando è entrato, almeno ci mette il fisico. Speriamo che non si rompa perché in questo contesto è utilissimo. Benissimo Regini, che con la sua proiezione in area avversaria al 52° del secondo tempo ha procurato il rigore partita. Strano destino, quello di Regini. E’ un difensore, Delio Rossi quest’estate lo ha provato fluidificante. Poi lo ha scartato in quel ruolo. Lo ha messo in panchina come difensore di rincalzo, ma oggi è stato decisivo in avanti. Un po’ di fortuna, finalmente per i blucerchiati.

Adesso siamo a 6 punti, un po’ di ossigeno ce l’abbiamo. Sabato alle 18,00 c’è l’Atalanta in casa. L’importante è fare punti. Con questa squadra in queste condizioni psicologiche ci vorrebbe un po’ di fortuna per riprendere fiducia. Mamma mia che sofferenza anche oggi. Pareggio del Livorno al 92° e gol partita di Pozzi al 96°. Sei minuti di recupero, la partita è finita al 97°. Da morire.

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16 ottobre 2013

Super Farmer, gioco da deca e lode

C'è un gioco da tavolo che non conoscevo, si chiama Super Farmer, ed è davvero da deca e lode. E’ un gioco da 5 stelle sulla guida Michelin: l’obiettivo del gioco è comprarsi un cavallo, dopo aver alimentato la personale fattoria fatta di conigli, pecore, maiali con il pericolo incombente dell’arrivo del lupo e della volpe, che rischiano di rovinarti la festa.

Super Farmer si gioca con due dadi a 12 facce, dove sono stampigliati i singoli disegni dei diversi animali che si possono vincere e scambiare per ottenerne degli altri che ne valgono di più. Ad esempio, per accaparrarsi una pecora servono sei conigli. I conigli sono gli animali che escono più di frequente lanciando i dadi, mentre arrivare al cavallo è un’impresa perché prima bisogna aver conquistato conigli, pecore e maiali a volontà.

Tutto il duro lavoro di costruzione delle scorte di animali rischia di andare perso se esce una volpe, che si mangia tutti i tuoi conigli, e peggio ancora se esce un lupo, che spazza via in un colpo solo tutti gli animali conquistati. Per difendersi dalla volpe e dal lupo si possono schierare in campo dei cani, uno piccolo, in grado di difendere i conigli, un altro più grande, che può respingere l’attacco del lupo cattivo.

E’ un gioco di fortuna, ma anche di bravura perché bisogna pensare ad una strategia di difesa e non soltanto puntare sulla fortuna dei dadi. Bisogna prevedere i rischi, tamponare il pericolo e raggiungere la meta finale con intelligenza. E’ un misto fra la tombola, il Risiko, Yatzy e altri giochi di abilità. E’ molto divertente e veloce.

Super Farmer è stato inventato durante la seconda guerra mondiale da un matematico polacco, e di certo c’è un bel ragionamento dietro. Serve molto per aiutare i bambini a prendere confidenza con i primi rudimenti della matematica. Ma è un gioco da tavolo che piace anche agli adulti. Insieme a Uno è il gioco che va di più in casa nostra, con Pietro che a 6 anni si diverte molto anche se non sa ancora perdere.

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15 ottobre 2013

Lavoro, alcol e supposte

Se ci pensi bene il fatto che il lavoro sia somministrato, come fosse una medicina magari una supposta o una siringata di qualcosa, è una cosa ben strana. Ci stavo pensando oggi, con un certo sdegno, io non sono mica tanto contento che il lavoro mi venga somministrato, manco fosse un alcolico, perché un altro modo di usare questa parola, somministrazione, riguarda i locali dove vendono alcol.

Cos’hanno in comune il lavoro, le medicine e l’alcol? Vengono tutti somministrati. Belin, ma allora quando mi somministrano un lavoro ci vuole una ricetta medica. E allora il lavoro è una medicina, magari una supposta, oppure della penicillina. O peggio ancora un lassativo. E te lo somministra un medico. O un datore di lavoro, travestito da medico della mutua.

Oppure, è un bel gin tonic. O un Negroni, che te lo somministra un barman o un oste. E quindi chi ti somministra un lavoro è uno che sta dietro un bancone di un pub, volendo. Oppure è il gestore di un’osteria. Se me lo somministrano, il lavoro, alloro vuol dire che ci sono delle dosi, come le medicine. Due pillole di lavoro al dì, a stomaco vuoto.

Non so, mi sembra che sta cosa della somministrazione del lavoro, che implica la presenza di un somministratore e di un somministrato, uno che si prende la sua dose di lavoro, magari part time o a tempo o a intermittenza, sia simile ad una ricetta medica o a una terapia. Due sedute al dì, per 15 giorni, poi bisogna fare il richiamo per non perdere gli effetti benefici. Se però il contratto somministrato è a tempo, allora poi devi trovarti un nuovo somministratore. Sempre che ci sia in giro del lavoro da somministrare.

A sto punto tanto vale andare al pub e farsi somministrare un bel Negroni doppio e magari un whisky di richiamo per non perdere l’effetto benefico della sostanza somministrata. Sempre su licenza del Comune, ovviamente. E te lo fai somministrare, l'alcol, dal gestore titolare del permesso di farlo. Belin, me la somministri una bella pinta di lavoro? Chiaro, per favore, senza schiuma.

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09 ottobre 2013

Colpo da magister

Belin, ho appena dato il bianco a biliardo. Ho massacrato il computer, più o meno. Mi venivano dei colpi da magister. Così per non esagerare dopo tre vittorie su quattro ho spento. Perché se no alla lunga perdi.

E’ tornato Pietro da scuola. Ha fatto le scale a piedi in salita, non ho capito perché. L’ascensore funziona. Ha preferito venire su a piedi, e mentre saliva parlava tutto il tempo. Niente fiatone.

A scuola ha preso un “No”, non aveva capito una cosa in una scheda e gliel’ha dovuta rifare la maestra. Però, da solo si diceva che sono cose che possono capitare. Bel paraculetto, Pietruzzo. In compenso ha preso anche una stellina a scuola. Gli ho detto che insieme al “No” deve dire anche che ha preso una stellina, se no uno non lo sa.

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Pellè blaugrana

Oggi ho letto su Repubblica che Graziano Pellè potrebbe finire al Barcellona. Ti dico soltanto che se per caso Pellè finisce in blaugrana sono felicissimo per lui. Due anni fa è venuto sei mesi in prestito alla Samp, in B. E’ arrivato a gennaio, con Iachini. Ha giocato poco in blucerchiato, era la riserva di Pozzi dopo che la Samp ha mandato via il pifferaio Piovaccari e il povero BigMac Maccarone.

Pellè a fine stagione l’anno scorso è finito al Feyenoord e in Olanda ha fatto una valanga di gol. Tipo 37 gol in 38 partite. E’ diventato a furor di popolo capitano della squadra di Rotterdam. Lui ha sempre detto che nel campionato italiano non si trova bene. In Olanda ci aveva già giocato, nell’AZ Alkmaar, insieme a Romero. Guarda caso anche Romero se n’è andato dalla Samp. Io dico purtroppo, anche se non mi sembra che si sia ambientato fino in fondo nella Serie A.

Peccato Pellè transfuga, secondo me è un ottimo calciatore, forte fisicamente, buona tecnica, bel colpo di testa. Un bell’attaccante che in Italia non è mai riuscito ad esprimersi, anche se da giovane era una promessa.

Alla Samp ricordo una sua doppietta contro il Cittadella e un gol contro la Nocerina, se non sbaglio, con una sassata da fuori area sotto la Sud. Il suo contributo alla promozione lo ha ampiamente dato, poi è tornato al Parma, proprietario del cartellino, ed è stato girato al Feyenoord dove sta facendo faville. L'allenatore guarda caso è una vecchia conoscenza del Barcellona, e della Samp: Ronald Koeman. E non aggiungo altro.

Se finisce al Barcellona, Pellè è un grande. Ha dimostrato che è un signor attaccante e in blaugrana potrebbe togliersi delle soddisfazioni mica da ridere. Certo per il nostro calcio sarebbe un discreto smacco, un giocatore incompreso completamente a casa nostra che trova fortuna prima in Olanda e poi in Spagna. Io glielo auguro, mi è simpatico.

Non so come commentare questa incapacità delle squadre italiane nel valorizzare certi tipi di giocatori. Forse sono giocatori che non riescono ad accettare la mentalità del calcio italiano, strettamente connessa alla ricerca del risultato ad ogni costo. Non saprei.

Anche Pirlo è nel mirino di qualche grosso club europeo, si parla del Real Madrid.

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Giornate di decantage

Sono giornate un po’ così queste, senza lavorare dopo un po’ ti rompi. Giornate di decantage. Non è la prima volta che resto a casa, però ogni volta ci devi passare come se fosse la prima, e non è una passeggiata. Di mattina sto facendo la terapia per l’adduttore, laser e tecar. Almeno mi passa la mattinata, ma poi il pomeriggio diventa lungo e in più di notte non dormo benissimo.

Troppi pensieri, intorno alle tre di notte mi sveglio di soprassalto. Non c’è verso di riaddormentarmi e allora mi vado a fumare una sigaretta. Stanotte mi sono messo a leggere il giallo di Piazzese, mi sono fatto un terzo di baguette con la marmellata di limone biologica, quella che ci eravamo comprati da Eataly, e un bicchierone di latte con i biscotti “Atene” della Doria, buonissimi, non hanno nulla da invidiare ai Gentilini, anche se costano un terzo.

Non ricordo se erano in offerta, ma l’ultima volta al Conad ho fatto la spesa io e ho speso pochissimo, ho preso tutta la roba in promozione, 40 euro e ho riempito il carrello. Belin, mi sto pure rincoglionendo, questa cosa della spesa low cost l’avevo già scritta nell’ultimo posto di sabato, si vede che sono sbalestrato. Vorrei vedere te, senza lavoro.

E così sto cercando di fare un po’ di auto marketing, non sono proprio un genio in queste cose, però ci provo. Sto stendendo qualche rete qua e là, sto guardando LinkedIn e chiedo il collegamento alle persone. Insomma, cerco di fare un po’ di network, come si suol dire. Speriamo che venga fuori qualcosa.

Intanto, c’è da registrare la mia prima vittoria al fantacalcio. Ho vinto 3 a 2, ho segnato con Cacciatore, Pirlo, Di Natale, Gervinho ha preso 8 e ha fatto un assist gol. Ottimo Gervinho, avevo tenuto in panca Inler che ha preso 7 più 3 perché ha segnato mentre Cambiasso ha preso 5. Per fortuna il mio avversario questa volta non mi ha fregato. Così, su quattro partite, due sconfitte, un pareggio e una vittoria. Già meglio dello scorso anno. Meno male.

Nel weekend vado a Genova, ci sto da venerdì a lunedì, così incontro mio fratello e mia madre. Mi fa piacere rivederli e stare un po’ insieme.

Ieri pomeriggio ho passato tutto il tempo a fare un lavoro assolutamente inutile, oggi ho fatto un pentatlon di giochi online: rigori, rovesciate, parate in premier league e vedi tu come sto messo. Domani almeno ho un colloquio di lavoro. In questi giorni mi sto allenando con il mio nuovo smartphone LG. Sto imparando a scrivere gli sms con il touch screen, usando il pollice e il display messo per lungo, almeno i tasti sono un po’ più grandi. E’ una figata. Ho anche imparato a rispondere al telefono, trascinando il dito. All’inizio squillava, cercavo di rispondere ma non ci riuscivo. Però con un po’ di pratica sto migliorando.

Altre cose tecnologiche che mi sono successe oggi, il cordless di casa ormai è moribondo. Oggi parlavo con la Pina e si è scaricato dopo cinque minuti. Peccato che non me ne sono accorto e continuavo a parlare, ma ero da solo e alla fine la Pina ha richiamato. Squillava l’altro cordless, ma io pensavo di essere al telefono. Alla fine me la sono data perché mi ha richiamato sullo smartphone. E sono riuscito a parlarci.

Ieri ho cercato di collegare la stampante al pc ma niente da fare. Sono tre anni che ho due stampanti in casa ma non so installarle. Ci vuole un dischetto. E comunque non c’è il toner. Sono super tecnologico, io, non lo sapevi? Però ci provo. E con la testa dura che mi ritrovo vedrai che alla fine ce la faccio a furia di capocciate contro il muro diventerò un super utente da smartphone.

Adesso non piove più, stamattina mi sono un po’ bagnato all’uscita della terapia laser più tecar. Le cure servono, mi sento molto meglio di prima, riesco a muovere molto meglio il muscolo e a tenerlo in tensione con meno sforzo. Però lo stiramento figlio dello strappo di quattro mesi fa si fa ancora sentire. Si vede che il muscolo era infiammato da molto tempo.

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06 ottobre 2013

Turchinetto e tartana

Settimana Enigmistica, Antonello, schema libero n. 4252, 40 orizzontale: Conferisce al bucato un'ombreggiatura azzurrognola. La soluzione è turchinetto. Di conseguenza, la 19 verticale, Barca da pesca con una sola vela latina, la soluzione è tartana (nella foto). Vedete un po' voi, io l'altra volta ho messo la soluzione del terzo mese di Marat, la soluzione è frimaio, e ho avuto un mare di contatti. Vediamo stavolta.

Stamattina, domenica, siamo andati a Porta Portese con Giusy, Ivana e Giorgia. Da parte mia, mai più. Un bordello che non si poteva camminare, poi uno che vendeva dvd si è pure piccato perché ci voleva vendere la trilogia in cofanetto di "Ritorno al futuro" - "Una rarità da collezionisti", diceva - a 20 euro. La Giusy gli ha detto "E' troppo, grazie lo stesso, lo trovo su Amazon alla metà". E sto qua ha risposto secco: "Grazie signora, fare affari con voi ricchi è sempre un piacere". Ma almeno negozia un po' se vuoi davvero vendere e comunque trattare i clienti a pesci in faccia non mi sembra una mossa particolarmente astuta, mister simpatia.

Belin, da prenderlo a sberle sto qua, se non fossimo stati in mezzo al labirinto di bancarelle, completamente fuori casa. Poi nel pomeriggio la Giusy ha preso un dvd singolo di Ritorno al futuro in libreria e ha pagato 6 euro per un disco nuovo. Fai tu, il tizio di Porta Portese ci voleva fare la sola e gliene veniva ancora a lui, furbacchione rosicone.

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Samp, pareggio amaro col Toro

La Samp di quest'anno è scarsa e non ci vuole Mandrake per capirlo. Però se segni un gol e te lo annullano per un motivo assurdo, un gol che ti porterebbe sul 2 a 0 alla fine del primo tempo, allora le partite si mettono male per motivi che non dipendono da te.

Il gol di Pozzi al 48° del primo tempo contro il Toro avrebbe probabilmente messo il match su un altro binario. Il Toro nella ripresa ha fatto il suo gioco, meritatamente è andato in vantaggio e poi alla fine della partita l’arbitro, con la coda di paglia, ci ha fischiato un rigore a favore inesistente come compensazione. Gol di Eder e pareggio finale.

Ma è un punto che non può che scontentare tutti. Un risultato figlio degli errori dell’arbitro. Certo noi siamo davvero grammi, ma non me la sento di buttare la croce addosso alla squadra, perché ovviamente nel secondo tempo hanno giocato in qualche modo condizionati negativamente dal mancato 2 a 0. Che mi sembrava sacrosanto. La nostra pochezza è sotto gli occhi di tutti, se in più ci tolgono i gol regolari che facciamo allora l'impresa si fa proibitiva.

Non ho visto il primo tempo, però posso dire che Gabbiadini o non sta bene fisicamente o è in fase pesantemente involutiva. Non ha visto una palla in tutta la ripresa, non so nel primo tempo, ma anche defilato sulla fascia non incide, in questo momento è da panchina.

Mustafi sulla sinistra è fuori ruolo. Se hai Regini, mettilo titolare. Almeno è mancino. Basta giocatori fuori ruolo. Lo stesso vale per Palombo, libero al centro della difesa è pericoloso, anche oggi nell'episodio del rigore è stato lui a falciare D’Ambrosio, anche se non escludo che il giocatore granata si sia tuffato, non mi sembrava che ci fosse stato alcun contatto.

Per il resto, ottima prestazione di Da Costa, che ha negato il gol del 3 a 1 a Cerci con una signora parata, decisiva ai fini del risultato. Diciamo, in sintesi, meglio un punto che niente, ma oggi dovevamo vincere e alla fine del primo tempo con un arbitro normale saremmo stati 2 a 0. E’ il secondo gol regolare che ci annullano ingiustamente, dopo quello di Wszolek contro il Cagliari per un fuori gioco inesistente.

Mi spiace tantissimo per Pozzi, gli hanno soffocato la gioia del gol in gola. Era distrutto per questa cosa. La difesa nostra fa acqua, Palombo è uomo di esperienza ma in mezzo alla difesa è troppo lento e risulta deleterio perché per fare giocare lui metti fuori ruolo anche Gastaldello, che rende meglio al centro della difesa. Non so perché si voglia insistere su Palombo in quel ruolo. Gentsoglu titolare oggi, non so che dire, ma forse leggermente meglio di Krsticic che dopo la mazzata di Matuzalem dell'anno scorso non è più lui. Alla settima partita siamo penultimi a tre punti insieme con il Bologna, peggio di noi soltanto il Sassuolo a due punti, e a quattro punti c’è il Chievo. Quest’anno sarà durissima.

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05 ottobre 2013

Sightseeing con il 117

Siamo andati al Maxxi con Giusy, Pietro, Ivana e Giorgia che sono venute a trovarci dalla Sicilia. Sempre molto bello, il Maxxi. Pietro si è perso il Burt Simpson del Burger King nella ringhiera del Maxxi, che termina con un buco nero invisibile d’acciaio. Era impossibile recuperarlo, allora sono tornato al Burger King e la ragazza bionda me ne ha dato un altro.

Ho fatto un sacco di foto al Maxxi, però con il mio nuovo smartphone LG con mega display, favoloso per fare foto e video, non ho ancora capito come si fa a salvare la foto che vorrei mettere sul blog. Appena lo capisco, metto la foto giusta.

Per il resto, prima abbiamo preso il 117 da San Giovanni fino a Piazza del Popolo e abbiamo fatto un bel sightseeing. In piazza c’era uno stand dell’Arabia Saudita, abbiamo fatto un giretto e abbiamo pure rimediato un piccolo contenitore in vimini, carino.

Poi, siamo entrati nella chiesa e abbiamo visto due quadri di Caravaggio, favoloso quello di San Pietro crocifisso a testa in giù, con un tizio ritratto nell’atto di sollevare la croce rovesciata, con i piedi giustamente neri visto che era senza calzari. Sembrava in movimento, la scena, e i chiodi del povero San Pietro sembrano veri. Grande Caravaggio, meglio dello smartphone.

Poi, siamo andati al Burger King, che non sarà il McDonald’s ma secondo me è molto sottovalutato come fast food. Tanto più che il Whopper è ottimo e se la gioca alla grande con il Big Mac. Anche se nei miei ricordi adolescenziali un hamburger che di diritto va nella top ten anzi se la gioca per il podio è il Mac Feast, ma non l’ho mai trovato qui in Italia al McDonald’s, forse c’è stato soltanto per un periodo, me lo ricordo a Stoccolma nei tardi anni ’80. Forse non ha sfondato, il Mac Feast, c'era un mare di cipolla cruda dentro.

Poi, abbiamo preso il tram, siamo andati al Maxxi (fermata piazza Apollodoro). Oggi l’ingresso era gratis e ai bambini è piaciuto. Il Maxxi è da deca e lode, con tutte quelle salite e le televisioni nel pavimento, sotto il plexiglass con un film di Charlton Heston, le vetrate immense che sembra di stare fuori, sospesi a venti metri di altezza. Però non si può fotografare. Io due foto le ho scattate lo stesso di nascosto per le scale.

Al ritorno loro sono andati a Villa Borghese, i bambini a fare un laboratorio di scienze, le madri alla caffetteria, io sono venuto a casa, sempre con il 117. Grande 117, sight seeing perfetto in una giornata semi piovosa, ma pensavo peggio.

Mi sono letto la Stampa, che è il mio giornale preferito, è lagom come direbbero in Svezia, nel senso che non è un pachiderma da 73 pagine come la Repubblica che se te lo vuoi leggere tutto ci metti almeno due ore. L'unica pecca della Stampa è che non c'è la cronaca di Roma, se no sarebbe perfetto anche per la Capitale dell'Italia, che è Roma, e farebbe diretta concorrenza al Messaggero.

Domani la Samp a Marassi in notturna gioca contro il Toro, che insieme al Cagliari è l’altra bestia nera dei blucerchiati escludendo l'Avellino di Ramon Diaz. Spero vivamente in una prova di orgoglio dei blucerchiati, se non altro perché indossare la maglia più bella del mondo insieme a quella dell'Ajax e della Juve Stabia e della Ternana, secondo me, anche se ultimamente mi piace molto anche quella del Borussia Dortmund, del Camerun e del Paraguay, è un privilegio raro.

I tre punti sarebbero d’uopo contro il Toro. Maresca non convocato, Barillà sì e Gavazzi probabile in campo, potrebbe giocare Gentsoglu ex Livorno. E’ greco, non l’ho mai visto. Speriamo bene, anche la maglia del Goteborg non è male.

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01 ottobre 2013

Si rivede Maresca

Ho appena visto che Maresca è stato reintegrato in gruppo. Meglio tardi che mai. Non dico che Enzo Maresca sia Maradona, però nella rosa della Samp ci sta tutto.

Soprattutto in un momento in cui la squadra è in difficoltà e stenta a fare gioco. Può essere una valida alternativa per cercare di servire le punte e dare i tempi alla Samp.

Per il resto, si parla anche di un utilizzo di Petagna come punta centrale. Con Gabbiadini a sostegno. Credo che sarebbe una scelta saggia, anche se oggi il ragazzo è stato convocato per la nazionale under 19 e ha risposto presente.

Vedremo, l’anno scorso fu lo stesso Delio Rossi ad opporsi alla convocazione di Icardi con l’Argentina under 20 e di lì si è costruita la salvezza (insperata fino a quel momento dei blucerchiati) con la vittoria alla Juventus Stadium con doppietta di Maurito.

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