talentaccio

mi è tornata voglia di scrivere

30 maggio 2014

Pizzettaro e altre cose

Da un paio di giorni porto al polso sinistro un braccialetto fatto di elastici con i colori della Sampdoria. Me l’hanno fatto l’altra sera la Giusi e Pietro, con il telaio e gli elastici piccolini. E’ molto bello. Solo che ogni volta che mi infilo una giacca l’elastico sale e mi strappa un po’ di peli del braccio. Ma soffro in silenzio, per ora me lo tengo perché mi piace troppo.

Oggi a pranzo siamo andati con Luca e Alessandra dal pizzettaro di via Salaria. Belin, che buona la pizza la taglio di questo pizzettaro. Oggi me la sono presa con i fiori di zucca e le alici e un pezzetto con formaggio e prosciutto. Buonissima, sette euro di pizza con la lattina di Coca Cola. E’ il pranzo del venerdì.

L’altra volta sempre di venerdì siamo andati dall’arabo, mi sono preso un kebab di pesce da urlo. Quello vicino a piazza Fiume, un kebab enorme, dentro la carta stagnola e infilato in un bicchiere di carta perché non ti si apra sotto. Da favola, da quattro palmenti e doppiomenti.

Ho cominciato a mettermi le camicie a maniche corte, fa calduccio in città. Domani se non piove – il meteo però è brutto – vorrei andare in piscina ma mi sa che sarà chiuso perché è il 31 maggio e qui in Italia prima di giugno le piscine (cretine) non aprono. Ci vorrebbe una bella piscina tedesca in mezzo a Roma, siamo nella Ue e allora perché non vengono un po’ ad aprire delle belle piscine già a maggio? Ieri sono andato a un convegno, c’erano più o meno 30 gradi nella sala, c’era una tizia italiana con una giacchetta di camoscio tipo Tex Willer, belin, ma sei scema? E non sudava nemmeno. L’altra sera c’erano trenta gradi e ho sentito una signora che diceva di avere freddo. Fuori di cavezza.

Ormai non mi arrabbio neanche più, lascio perdere.

Senza campionato me lo meno. Baleno, menamelo meno, Baleno, menamelo meno, Baleno, menamelo meno. Con la musica della pubblicità.

Sto leggendo l’autobiografia di Jung, è fighissima, sono al punto in cui descrive la rottura con Freud e me la sto godendo, peccato che me la posso leggere soltanto di sera, un quarto d’ora prima di dormire. Poi, alla fine, quando gli occhi mi si chiudono, spengo la Tolomeo e dormo come un sasso. Fino alle sei, quando suona il cucù.

Oggi Pietro a scuola si è preso una botta in testa da un compagno in cortile. Ha un mega bernoccolo all’altezza dell’osso dell’occhio, il livido si estende sulla tempia, ma non sembra nulla di grave. Voleva giocare con i Nerf prima, gli ho detto che almeno quando ha preso una botta in testa deve stare tranquillo.

Abbiamo giocato con le carte del McDonald’s e ha vinto lui tre partite.

Domani è il 31 maggio e invece ora mi sto finendo un pacchetto di Fortuna Blu, in questi giorni sto fumando come un dannato, domani se non vado in piscina e non ci vado, se non piove, me ne vado alla Caffarella e mi affitto la bici per due ore.

Sono indeciso se tagliarmi la barba, tanto poi semmai ricresce.

Il gelato al cioccolato non mi piace mica tanto, il cioccolato normale invece sì, soprattutto il Toblerone solo che non lo mangio mai. Il Toblerone lo vendono sempre ai duty free degli aeroporti, avrà una convenzione.

Il mio blog sta andando a gonfie vele, più di cento visualizzazioni al giorno anche se lo aggiorno poco e anche se non lo socializzo. Però la mia audience ormai è più americana che italiana. Chissà chi mi trova online dagli Usa, se mi trovano per sbaglio. E i cinesi? Ma chi sono i cinesi che mi entrano nel blog?

Giugno di solito è un mese che mi piace.

Non comprate mai i calamari ripieni al supermercato, sono un pacco.

Il vino bianco mi fa venire mal di testa. Anche il rosso, ma meno.

Nottetempo si scrive tutto attaccato?

Pinco Palla era uno che si chiamava davvero così? Esisteva veramente?

La regola del fuorigioco nel calcio non mi convince.

Vorrei avere un’agenda con degli impegni segnati, giusto per sapere cosa farò domani. C’è un sacco di gente che ha l’agenda, io da quando non vado più a scuola non ce l’ho più.

Io come diario a scuola avevo quasi sempre quello di Snoopy perché c’erano le vignette.

Buonanotte, vado a letto. Domani mi compro la Settimana Enigmistica. Stamattina ho fatto il pieno al motorino.

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25 maggio 2014

Picnic a Villa Ada

Stamattina siamo andati a votare alla Di Donato, non c’era molta gente. Poi siamo andati al Conad a fare la spesa, mi sono comprato dei calamari ripieni schifosi, mi sa che erano avariati, ne ho preso un boccone stasera e poi li ho cacciati diretti nella pattumiera e li ho portati giù diretti nel cassonetto.

Un bel pacco mi sono preso, mi era venuta voglia, mi erano tornati in mente i calamari ripieni che mi mangio in Sicilia. Mai più calamari ripieni al Conad.

E dire che sono pure tornato al supermercato per prenderli, la Giusi se li era dimenticati lì, era meglio lasciar perdere.

Poi con Pietrone siamo andati alla festa di Tommi a Villa Ada. Doveva venire pure la Giusi, ma all’ultimo momento ha avuto un’emergenza di lavoro e le è toccato andare in ufficio. Che pacco. Tommi me lo ricordo quando era più piccolo, sui sei anni, anche lui raccontava sempre delle barzellette di Pierino, penso inventate da lui, sarà per questo che anche Pietro in questo periodo racconta anche lui un sacco di barzellette di Pierino inventate.

A Villa Ada ottimo picnic, Pietro si è divertito con gli altri bambini, la Giusi è arrivata tardi. Villa Ada è davvero stupenda, con il laghetto e tutto verde. Il picnic mi è piaciuto un sacco e anche la torta e le lenticchie con le fragole, la prossima volta che ci torno ci voglio andare con il badminton. Mi voglio comprare la sacca da badminton, la vendono i cinesi e sarà il mio prossimo acquisto.

Oggi ho visto bambini giocare a calcio, a tennis quello attaccato al paletto con una corda la pallina, a baseball, a nascondino, a botte, all'altalena, con il cane, a rincorresi, a gattonare, a stare sulle spalle del nonno e a stare in piedi facendo le prime mini passeggiate. Ho fatto il pieno di bambini e mi sono letto il giornale sdraiato sul telo da picnic.

Stamattina ho visto Pietro chiamare maestro un carabiniere all'ingresso della Di Donato, che è il nostro seggio elettorale, e mentre gli stavo dicendo che quei due signori carabinieri non sono il maestro, alle nostre spalle è comparsa la maestra vera di Pietro che andava a votare e che sicuramente ha assistito a nostra insaputa al siparietto con i carabinieri.

Stasera ho visto le proiezioni di affluenza alle urne, molto basse. Credo che Grillo farà il botto di voti anche perché ho sentito diverse persone che il Pd non lo votano a questo giro e se non si sposteranno tutti sulla lista Tsipras sicuramente vireranno verso i Cinque Stelle. Sempre che vadano a votare.

Notizie di calciomercato, la Samp pensa al portiere Viviano o a Brkic. Speriamo che prendano uno dei due, vanno bene entrambi per me. Che dire, domani è lunedì e sono curioso di vedere come andranno le elezioni. Picnic si scrive tutto attaccato.

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Giornata piena

Oggi è sabato, fa caldo, è da piscina il tempo ma siamo ancora a maggio e le piscine aprono a giugno. Non capisco perché le piscine non possano aprire un po’ prima, se fa caldo fa caldo. Oggi se era aperta la piscina me ne andavo lì a fare un bel bagnone e invece no, siamo a maggio.

Però fra un dieci giorni è giugno e il primo weekend di giugno me ne vado in piscina, sicuro come l’oro. Speriamo che sia bel tempo.

Non vedo l’ora di andarmene in piscina e che sia ufficialmente estate. Così ce ne andiamo in piscina e poi a seguire al Burger King. All’uscita dalla piscina.

Oggi pomeriggio Pietro ha la garetta di nuoto al Santa Maria.

Mi sono messo una maglietta a maniche corte perché stamattina al parco con la camicia mi sono fatto la sauna sotto il sole. Ci saranno 25-28 gradi come minimo. Oggi.

Ci siamo appena mangiati un brunch a casa. Oggi sono un po’ rintronato, di solito mi capita il sabato. Sono le scorie della settimana, sono rintronato da una settimana di computer.

Ieri sera mi sono visto su Youtube il documentario “Dal profondo dell’anima”, una sorta di biografia di Jung. Molto bello, c’erano le interviste alle figlie di Jung e un sacco di immagini della sua vita, le sue gite, la sua famiglia, le sue sculture, i sogni ecc. A seguire mi sono visto un’intervista a Jung di repertorio, sulla Bbc. Un bel trip.

Non funziona la connessio e internet, capita abbastanza spesso in questa casa. Strane cose, non funziona nemmeno Sky da una decina di giorni, lunedì mattina viene il tecnico. Il decoder non è guasto, deve essere qualcosa con la parabola, credo, anche se me l’hanno messa da meno di due mesi. Boh.

Ho appena spento il modem, spegnere e riaccendere, vediamo se ora si riconnette a Internet. L’altra volta quando mi era capitato avevo fatto così e aveva funzionato. Vediamo un po’ che succede, si stanno riaccendendo le lucine verdi del modem. Tre su cinque sono accese. La quarta ora lampeggia.Si è rispenta. Sta rilampeggiando. Si è accesa, ora è il turno dell quinta lucina. E’ l’ultima. Lampeggia, si è accesa. Ora ne rilampeggia un’altra. Ora dice che è connesso. Vediamo.

Non va. Mi sono disconnesso e ho riattivato, vediamo se va. Belin, non va. Niente. Sono offline.

Mi sono fatto un caffè con la Nespresso. Non è male questo caffè e la macchinetta non è troppo ingombrante e così ci sta bene sul bancone. La macchinetta l’abbiamo rilevata da Giorgio, era il suo regalo ma ce l’aveva già la macchinetta del caffè, così l’abbiamo presa noi. Bell’acquisto.

Domani si vota per le Europee, andrò a votare nel nuovo seggio elettorale, dopo il trasloco ho cambiato seggio.

Ho ancora un durone rosso sangue nella mano, dopo la pitturata della scuola due settimane fa. Non mi fa più male, però mi si era formato questo durone di sangue all’altezza del callo che ho fisso nella mano, che mi viene per il motorino.

Sto fumando le Diana blu perché le Fortuna dal tabaccaio erano finite. Le Diana blu non mi piacciono più, è un problema perché spesso le Fortuna non ci sono dal tabaccaio. Non so perché ma spesso non ci sono. Mi ricordo una volta in viaggio in Spagna che fumavo sempre le Ducados, ma sono fortissime. Se dovessi cambiare marca di sigarette non saprei cosa fumare. Magari le Merit.

Ma intanto il prossimo step è la pipa. Voglio cominciare a fumare la pipa, magari smetto di fumare le sigarette. La sigaretta elettronica invece non la sto più fumando. Me la porto sempre dietro, nel borsello, ma la ignoro da mesi. Magari riprendo.

Oggi a pranzo la Giusi ha preparato il brunch, è quasi più buono che al pub, anche se al pub quando prendo il brunch è come se avesse un gusto diverso che a casa. Strano perché gli ingredienti sono gli stessi, a parte i pomodori al forno, al pub, e i fagioli e la salsiccia bianca del Marconi.

Il prossimo inverno voglio andarmene a sciare con regolarità.

La Giusi ha cominciato a usare il Kobo che le ho regalato, mi fa molto piacere che lo apprezzi. Mi sembra un bell’acquisto, ieri sera si è finita un romanzo erotico, un ebook che di certo in cartaceo non si sarebbe mai comprata. Il Kobo può diventare lo strumento con cui si legge dei libri che non si comprerebbe mai in cartaceo.

Sto riprovando a connetermi, ma sono sempre offline. Strano e irritante.

Allora, Pietro ha fatto la gara di nuoto, rana, grande è arrivato terzo anche se appena si è tuffato in acqua ha perso gli occhialini ma ha continuato a nuotare lo stesso.

Poi, ha giocato a calcio nel campetto del Santa Maria, c'erano 35 gradi, lui aveva gli scarponi da montagna addosso.

Poi, siamo andati a prendergli un film dal filmaro, Highlander e a seguire dal gelataio Ornelli in via Merulana. Lì abbiamo incontrato la sua compagna di classe Maria Chiara e siamo andati a Colle Oppio con lei e con suo papà Filippo (mio secondo turno a Colle Oppio).

Ivi è arrivato Stefano, con Tina, c'erano un bel po' di bambine che giocavano sotto, verso il bar. Bianca, Luna, Nora, poi ci siamo spostati lì. C'era Giancarlo e alla fine siamo venuti qui a vederci la finale di Champions League, ci tenevo, non prima di aver comprato la pizza dal pizzettaro di San Martino ai Monti. C'erano Francesca e Giancarlo, Tina e Stefano, io e Giusi, Bianca, Nora e Pietro di là hanno visto due film facendo un picnic in salotto. Amen.

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20 maggio 2014

Mihajlovic ci hai fatto tribolare

Mihajlovic resta alla Samp, sono contento anche se le titubanze juventine del mister mi hanno fatto tribolare, come dicono a Genova, belin, non l’avevo mai usato il verbo tribolare ma in questo caso ci sta tutto.

Almeno spero che adesso la Samp faccia una discreta campagna acquisti e con il mister serbo in panchina dall’inizio del campionato si possa vivere una stagione meno sofferta delle ultime. Perché essere doriano non è una passeggiata.

Detto questo, cosa aggiungere: meno male che non è successa la stessa cosa che era capitata con Del Neri dopo il quarto posto, certo che la Juve è sempre lì che runsa e quando abbiamo qualcuno buono, allenatore o giocatori, sono sempre problemi.

Lo stesso era successo l’anno scorso con Icardi, appena ce n’è uno buono ce lo scippano. Certo che ora Mihajlovic non potrà più fare troppi discorsi sull’attaccamento alla maglia ai giocatori. Vedo in forte dubbio per l’anno prossimo Gabbiadini, che tra l’altro è mezzo bianconero e magari se lo riprenderanno subito. Secondo me dipende molto dal fatto se prenderanno Sanchez dal Barcellona.

Spero per l’anno prossimo che restino Soriano, Eder, Mustafi, Krsticic, De Silvestri e Okaka. Spero che arrivi Paulinho, ci potrebbe anche stare, oppure Bergessio. Maxi Lopez per me può andare, ma vediamo cosa decidono in sede di campagna acquisti.

Ci vorrebbe un bel portiere, magari Consigli o Brkic, quello dell’Udinese, dove sembra chiuso da Scuffet. Se non ricordo male fu Mihajlovic a lanciarlo nella Fiorentina. Ma mi sbaglio, Brkic non ha mai giocato nella Fiorentina. Vabè, vediamo, comunque sono contento che sia rimasto Mihajlovic.

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18 maggio 2014

La Samp per me è quella di Boskov

Ieri sera è finito il campionato, la Samp ha pareggiato 3 a 3 a Udine. Ho visto gli highlights, bella partita con tripletta di Di Natale (grandissimo) e gol di Okaka, Eder e Soriano che sono stati fra i migliori della Samp quest’anno. Mihajlovic prende tempo, non si sa se resta l’anno prossimo.

Io personalmente spero di sì, è un grande allenatore, ha avuto un impatto eccezionale sull’ambiente blucerchiato, ma potrebbe ricevere offerte irrinunciabili: Lazio e Juve su tutti. In questo caso non avrei nulla da ridire, certo che se restasse e se gli garantissero qualche innesto di valore (un portiere, un regista e una punta da 15 gol e il nome c’è già: Paulinho) l’anno prossimo la Samp potrebbe fare un bel campionato.

Vedremo, io ci spero. Comunque vada, grazie Mihailovjc, hai avuto un impatto fortissimo sulla Samp, paragonabile a quello avuto da Iachini due anni fa. L’unica cosa davvero spero che il tuo destino sia ancora blucerchiato, sarebbe bello vederti seduto sulla nostra panchina almeno per un’intera stagione.

L’altro giorno un mio amico mi ha detto che gli piacerebbe leggere qualcosa su Vujadin Boskov, scritto da me. In questi giorni ci ho un po’ pensato ma non mi è venuto nulla di particolare. Insomma, nessun necrologio o coccodrillo o cose così. Però alcuni flash sì dell’era di Vujadin Boskov, mister della Samp quando eravamo noi dei ragazzi.

Una volta ricordo che sono entrato nei distinti, era una domenica, prima di una partita. Erano i distinti vecchi, prima dei lavori per Italia ’90. Con mio grande stupore ho visto i giocatori della Samp che non si sa perché si riscaldavano lì, nei distinti, all’entrata prima del match. C’era Fausto Pari, che faceva degli allunghi. Portava le Superga e mi sono domandato chissà perché proprio le Superga, non mi sembravano adatte, le Superga basse blu per fare riscaldamento. Dietro di lui c’era Vierchowood.

La nostra bestia nera era l’Avellino e Ramon Diaz. Ricordo un Sampdoria Avellino 0 a 2 doppietta di Ramon Diaz.

Mi ricordo le sventagliate di Toninho Cerezo e Cerezo una volta che l’ho beccato un giovedì pomeriggio che si allenava con i figli al parchetto di Quinto. Io ero in motorino e dall’alto, mentre passavo, mi giro e vedo Cerezo che corricchia in riva al mare, al parco sotto al parchetto di Quinto. Era un po’ una giornata di pioggia e Cerezo con i figli faceva due passaggi così, a Quinto, un giovedì pomeriggio, con le Superga blu basse anche lui. Ho pensato speriamo che non scivoli sulle mattonelle rosse.

Boskov mi ricordo la finale di Wembley, lui in piedi vicino alla panchina, che dà una pacca sul culo a Aldo Buso quando sta per entrare al posto di Vialli nei supplementari. Ecco, secondo me lì Boskov ha fatto una cappella, io Vialli lo avrei tenuto in campo tutta la partita perché anche se quella fu una serata stregata per lui, Vialli dico, anche se era già stato venduto alla Juve, ecco io Vialli non lo avrei levato.

L’anno che la Samp vinse lo scudetto ero in Svezia. Boskov quell’anno lì l’ho visto soltanto in tv col suo impermeabile.

La cosa bella di Boskov è che è riuscito a tenere lo spogliatoio e a vincere. Quella Samp avrebbe dovuto vincere molto di più ma va bene così. Partite eccezionali contro il Malines e la Dianmo Bucarest di Camataru.

Penso che fatte le debite proporzioni Mihajlovic quest’anno alla Samp abbia riportato un po’ di quel vento boskoviano nella casa dei blucerchiati.

Ricordo la presentazione di Mihajlovic a Marassi, ero nella gradinata Sud e mi ricordo chiaramente che dentro di me ero sicuro che sarebbe stato un grandissimo acquisto per noi. E così è stato.

Mi ricordo una volta Luciano Spalletti in via XX Settembre, era in macchina, io ero in motorino di fianco a lui, al semaforo rosso e lui che mi chiede scusa, ma dov'è la sede della Sampdoria? Belin, siamo messi bene ho pensato, era appena arrivato a Genova Spalletti.

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17 maggio 2014

Gallery fotografiche

Le gallery fotografiche sono la cosa più bella che c’è. Mi sono appena visto le foto di alcuni calciatori che andranno al mondiale in Brasile e c’è il confronto di com’erano otto o dieci anni fa. Eto’o e Iniesta sono uguali e com’erano, spiccicati.

Cristiano Ronaldo e Messi invece sono cambiati molto, entrambi sono più asciutti. Pirlo è barbuto e nel 2006 nella foto del mondiale in Germania aveva una capigliatura curatissima, scalatissima, sembrava appena uscito dal casco del parrucchiere. Robben aveva i capelli otto anni fa adesso non più, però il sorriso è sempre lo stesso. Non ci ha perso molto senza capelli.

Ultimamente sto rivalutando il ruolo dei pelati. Penso che alla fine perdere i capelli non sia così grave. Certo se li hai persi tanto vale tenerli corti quelli che ti restano, dai meno nell’occhio. E poi molto dipende dalla forma della testa.

Un’altra gallery che ho visto stamattina su Repubblica.it è quella delle parole famose. C’era Emma Marrone che diceva che non puoi piacere a tutti e che piuttosto che essere criticata preferirebbe una sana indifferenza da parte dei detrattori. Che dire, forse ha ragione Emma, a me Emma piace come cantante e come personaggio e penso che qualche critica anche pesante faccia parte del gioco. Quindi, non sono d’accordo. Meglio le critiche dell’indifferenza.

Ho aperto la finestra per far uscire il fumo, speriamo che non venga un piccione sul davanzale. I piccioni mi mettono in agitazione, sul davanzale. Ho paura che entrino in stanza e lì sarebbe davvero un casino perché ricacciarli fuori non è una passeggiata.

Stamattina c’è la notizia di un ragazzo di 25 anni che ha ammazzato con un punteruolo i nonni anziani e la zia di 56 anni. Poi è fuggito e si è costituito in un’altra città. Dicono i vicini che era una famiglia tranquillissima, dicono sempre così i vicini. Ma allora vuol dire che la violenza è tranquilla, o che la violenza fa parte della normalità perché questi gesti quasi sempre li fa qualcuno di insospettabile. La violenza è insospettabile oppure è una cosa normale di cui ci stupiamo sempre ma invece non ci dovremmo stupire.

Ieri sera ho finito il libro “Cosmopolis” di Don De Lillo. E’ il primo libro che leggo di questo autore molto importante della letteratura americana. Ne leggerò altri perché Cosmopolis mi è piaciuto molto. E’ tutto ambientato in una limousine bianca, il protagonista è un miliardario che si è arricchito nel mondo della finanza, ossessionato dall’andamento irregolare dello yen su cui lungo il tragitto in limousine perde tutta la sua fortuna immensa. La sua scommessa va a rotoli e progressivamente lui, il protagonista Eric, finisce all’inferno. Finisce con una scena cruenta. Lui di fronte al suo assassino che si spara volontariamente nella mano.

Ma ci sono delle scene favolose, come gli scontri di piazza, lui sdraiato nudo sull’asfalto insieme ad una marea umana, tutti nudi e immobili sull’asfalto è una scena di un film. Lui che si taglia i capelli dal barbiere della sua infanzia. Ecc. Ora devo mollare questo post perché ne voglio fare un altro su Vujadin Boskov. Me l’hanno chiesto. Belin, i piccioni volteggiano minacciosamente nel cortile.

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10 maggio 2014

Pulizia della scuola

Stamattina siamo andati a ridipingere i muri della scuola di Pietro. Era la prima volta che prendevo un pennello e un rullo in mano e mi sono divertito tantissimo. Vernice gialla, abbiamo fatto due pareti in classe e un tratto di pareti fuori nel corridoio.

E’ stato molto divertente, ho capito la tecnica del rullo e l’importanza fondamentale dello sgocciolamento della vernice prima di applicarla al muro. Un po’ sbattimento la pulizia del battiscopa dopo gli sbafi di vernice.

Anche la vernice che si secca sul pavimento è difficile da togliere senza raschietto, alla fine per fortuna ne abbiamo trovato uno e siamo riusciti a togliere il grosso.

L’adesione alla giornata aperta per la pulizia della scuola non è stata massiccia. Certe parti del corridoio sono rimaste come erano, cioè non riverniciate, perché i genitori di certe classi non c’erano e ogni famiglia si è concentrata sulla classe del figlio.

Però tutto sommato è stato un bel lavoretto. Alla fine eravamo schizzati di vernice ovunque sulle scarpe e sui vestiti. Pietro era totalmente ricoperto di vernice, anche nei capelli, perché i bambini si sono messi a rullare anche loro e alla fine è stato un gran casino perché si divertivano come matti con pennelli e tutto il resto.

A pranzo abbiamo mangiato alla mensa, due piattoni di pasta al sugo di pomodoro buonissima, un piatto di formaggio e prosciutto cotto con fagiolini e pane. Ottima la mensa e anche la pausetta in cortile con il basket. Insomma, un bel clima e una scuola tutto sommato molto accogliente.

Alla fine abbiamo rimesso tuttora posto, al meglio delle nostre possibilità. E siamo andati a prenderci un gelato da Ornelli, io mi sono preso un cremino allo zabaione. A casa ci siamo fatti una mega doccia e poi è venuta a trovarci Chiara. Domani se tutto va bene io e Pietro ce ne andiamo alla Caffarella a fare un picnic con la bici. Pietro si porta la sua, io me ne affitto una lì. Se ce la fa viene anche Chiara e poi Giusy ci raggiunge, perché deve andare a lavorare domani mattina. Domenica mattina, belin.

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04 maggio 2014

Ponte lungo

Oggi domenica di bel tempo, siamo stati nell’ordine 1) al Carlo felice con la bici; 2) da McDonald’s con la bici al seguito; 3) al parco di Re di Roma. Poi siamo rientrati intorno alle 15,00. Il bambino dopo un’ora è andato alla festa di compleanno di una sua compagna.

In precedenza, ero andato con mia mamma in visita da una decina di giorni a fare la spesa al Conad. C’era poca gente, si vede che molti erano fuori per l’ultimo scampolo di un lungo ponte del primo maggio.

Al Carlo Felice ci siamo allungati due passi a Santa Croce in Gerusalemme, mia mamma non l’aveva mai vista e così adesso anche lei conosce il triangolo della Cristianità, insieme a San Giovanni e Santa maria Maggiore.

Ieri è venuta Chiara e siamo andati a mangiare da Marconi che si conferma una sicurezza. Il pub era vuoto, abbiamo panzato ai quattro palmenti e doppiomenti: io il misto di carne, mia mamma e Chiara il goulash, ottimo dicono; la Giusy wuerstel e Pietrone super-wuerstel.

Oggi la Giusy ha regalato un borsello a tracolla a Pietro, era felice come una pasqua, si vede che me lo ha visto addosso da sempre e lo voleva pure lui. Non se ne è separato nemmeno quando eravamo al parco. La bici funziona sempre bene. Ottimo così.

Ieri dopo il pub siamo andati a fare due passi a Monti. Abbiamo visto in un noegozio di via Pianisperna due sedie come le nostre, danesi, 550 euro l’una. Bisogna farsele ritappezzare e rinforzare perché se non sedersi è pericoloso, sono molto fragili. In via Panisperna ho visto un mio pezzo su Epolis, del 2010, appeso ad una vetrino contro i lavoro della Metro C. Resiste, e fa piacere vederlo ancora lì, testimone di sbattimenti non da poco nelle pagine di cronaca romana. Bel lavoretto, anche la foto e il titolo:

Metro C, comitati del Celio: “San Giovanni-Colosseo inutile”

Ieri a Monti in piazzetta Pietro si è preso una facciata nei sampietrini. Faceva lo scemetto e si è inciampato. Per fortuna niente di grave, siamo andati al bar e ci hanno dato del ghiaccio così oggi aveva soltanto un piccolo bernoccolo. Poteva andare peggio. Poi per tornare a casa abbiamo preso il 117, pieno a uovo. Un mare di turisti.

Oggi la Samp ha perso 2 a 0 a Parma, brutta partita di fine campionato dei blucerchiati che non hanno più nulla da chiedere. Soriano sostituito al 27esimo del primo tempo, mossa punitiva di Mihajlovic anche se francamente non mi sembra che Soriano abbia giocato peggio degli altri, anzi.

Fiorillo in porta nelle ultime partite non mi sta dispiacendo, si potrebbe pensare a lui per il prossimo anno, anche se in effetti ci vorrebbe un portiere forte e routinato per fare un campionato un po’ meno di sofferenza. Vedremo, secondo me se ne andranno un po’ di giocatori a fine anno. Obiang, Mustafi, Maxi Lopez, Berardi, Costa via (secondo me). Vediamo se prenderanno qualcuno per migliorare la squadra.

In questi giorni abbiamo fatto delle cose simpatiche: un aperitivo davanti a San Clemente, la settimana scorsa; passeggiate a Colle Oppio e pic nic alla Caffarella, un parco molto bello e bucolico con mucche, pecore, cavallo, asini e galline per la gioia dei ragazzini. Ci siamo presi una lamata da Caronte, un po’ esoso come ristorante; abbiamo passeggiato in piazza Vittorio sotto i portici e ai giardini; abbiamo mangiato di brutto in casa. Abbiamo acquistato gli sgabelli per il bancone in cucina.

La Juve ha perso malamente contro il Benfica in semifinale di Europa League, grossa delusione. Ho letto il Messaggero, era da tempo che non leggevo le cronache di Roma e mi ha fatto molto piacere. Vedere le firme di giornaliste che conosco bene e con cui ho lavorato a lungo ai tempi di Epolis.

Ho mangiato un panino al salame a Villa Borghese. Una rosetta con il salame milanese, buonissimo. Secondo me pane e salame liscio è una sicurezza. E poi ho visto nuotare Pietrone, a rana, dorso, stile libero, sott’acqua e tuffarsi di testa senza panciate. Grande Pietrone in vasca.

Abbiamo giocato a pistole, letto Zagor, fatto i compiti di matematica insieme (problemi), giocato a Pirata. Visto i Dalton e Oggy a più riprese.

Ho spiegato a mia madre alcune cose dell’iPad, lei si è vista diversi telefilm in svedese qui in casa da noi. Insomma, una permanenza simpatica anche perché in casa con due bagni si sta bene anche con un ospite in più perché la casa è modulare e ognuno ha un bagno suo. Non ci si pesta i piedi.

Lavastoviglie, lavatrice e asciugatrice sono andate a pieno ritmo. Tutto a posto. Ho letto la Stampa e risolto parecchi cruciverba.

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